Lezioni di vita dall'India: memorie di una donna
di Hemalatha Gnanasekar
Recensione di Maria Teresa De Donato
Coloro che fossero interessati a conoscere la cultura
indiana così come vissuta e vista da una normale giovane donna della media
borghesia, dotata di un atteggiamento premuroso e amorevole e un approccio
pratico e concreto alla vita, ameranno questa pubblicazione.
Il libro inizia con la descrizione di un pujari
(sacerdote) che esegue abhishekam (bagno) alla dea nel santuario davanti
a tre pilastri neri mentre la congregazione canta preghiere.
Una domanda innocente posta da una bambina che vuole
sapere "dove si trova la dea" visto che le uniche cose che si
presentano ai suoi occhi sono proprio le tre colonne nere, riporta alla mente
dell'Autrice esperienze e pensieri simili a quelli avuti durante la sua
infanzia, incluso anche il momento imbarazzante quando lei stessa aveva posto una
simile
domanda, pur ammirando la grande devozione e fede che le persone hanno in Dio. L’Autrice, tuttavia e per sua stessa
ammissione, è più propensa a vedere "dio" nelle brave persone, in coloro
che sono pronti "a dare una mano in caso di pericolo o difficoltà"
(p. 6) e che sembrano essere inviati da Dio piuttosto che vedere quest’ultimo
in cose inanimate.
Da quel momento in poi un ricordo dopo l'altro riaffiora
nella sua mente: l'uomo con le borse "piene di verdure e provviste"
(p. 6) che, tornando a casa, si fermava regolarmente a pregare il Dio Sole; le
processioni religiose che si svolgevano lungo la strada dove le persone
trasportavano le statue degli dei e facevano esplodere petardi o mettevano in
scena drammi per dimostrare le capacità fisiche e/o la forza degli uomini; come
il tutto lasciasse alcuni spettatori stupiti e altri completamente inorriditi
(pp. 7, 8); l’avventura o disavventura, a seconda di come la si percepisca, del
viaggio in un paesino lontano organizzato da suo padre quando lei era ancora
una bambina.
Una volta suo marito aveva noleggiato un furgone, da 12 posti e con
autista, per andare con la famiglia e alcuni parenti a una cerimonia di piercing
delle orecchie. Arrivato davanti al cancello della loro casa, avevano notato che
il van era molto vecchio e molte sue parti arrugginite. Durante il tragitto
tanti erano i rumori che il van aveva prodotto quanto grande l’incertezza nei
passeggeri che potesse portarli a destinazione. All'improvviso il furgone si
era fermato in una zona lontana dal centro abitato perché ... il gasolio era
finito.
Tra l’altro, nonostante il furgone disponesse solo di 12
posti, 20 erano le persone che, accalcandosi, erano riuscite a salire a bordo e
a tenere i bambini seduti sulle gambe. La vettura era riuscita, comunque, a
portarli a destinazione grazie a un signore che, passando lì per caso a bordo
di un motorino, aveva portato il conducente del van al distributore di benzina
più vicino e riportato dove era il van.
Le vacanze estive trascorse a casa dei nonni in paese; le
ingiuste punizioni ricevute a scuola e, poi nella Vita, anche sul posto di
lavoro; tutti i sacrifici fatti dai suoi genitori per dare a lei e ai suoi
fratelli la migliore educazione e le migliori condizioni di vita possibili,
sono tutti ricordi che, riaffiorandole alla mente, sottolineano la ricchezza in
termini di esperienze, avute prima da bambina, poi da adolescente e da giovane
adulta e gli insegnamenti e le lezioni che ha imparato, nonché il fatto che le
cose più preziose nella nostra esistenza umana che valgano la pena di essere
vissute siano in realtà pochissime.
Prendere le cose come vengono potrebbe aiutarci ad adattarci
alle nuove situazioni che ci si presentano nella nostra vita e a trarne il
meglio; accettare il passare del tempo e, conseguentemente, l’avanzare della
nostra età, come un privilegio piuttosto che come una maledizione, evitando di
essere eccessivamente preoccupati o addirittura stressati o depressi perché non
sembriamo più così giovani come vorremmo, è altrettanto fondamentale per mantenere
la nostra sanità mentale e il nostro equilibrio nella vita.
Accettare e apprezzare anche le cose più piccole che
otteniamo nella vita con amore e gratitudine è fondamentale. Come afferma l'Autrice:
"Oggi viviamo nell'era cibernetica... c'è una concorrenza spietata in
tutti i campi di attività. C'è anche una continua corsa al successo per
vincere, per raggiungere la vetta della scala sociale... " (p. 37) Il risultato è che molti tra noi non riescono
più a trovare appagamento e gioia nella Vita poiché sono sempre alla ricerca
della prossima meta da raggiungere. "...la nostra mente continua a vagare
da un obiettivo all'altro per tutta la durata della nostra esistenza... Non
riposiamo mai in pace e non sperimentiamo mai la tranquillità della mente e
l'appagamento." (pag. 38)
Saggiamente, l’Autrice ha capito che dare è meglio che
ricevere e che rendere felice qualcuno semplificandogli la vita facendo
qualcosa di utile potrebbe portare felicità a lui e a noi.
"Questo libro è il risultato di quel
desiderio." (pag. 97)
Lezioni di vita dall'India - Memorie di una donna è un libro scritto con un atteggiamento onesto e
premuroso verso tutte le persone da qualcuno che ha sofferto e imparato le
lezioni più importanti ed è pronto a condividere con i suoi lettori le sue
esperienze senza restrizioni né vergogna.
Lo stile di scrittura di Hemalatha è semplice ma
accattivante. I suoi messaggi sono universali e raggiungono direttamente il cuore.
Consiglio questo libro a tutti e ancora di più a quei
lettori che potrebbero essere affascinati dalle culture straniere e dalle biografie.