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Monday, October 1, 2018

Gruppo Aperto di Geomanzia L’Auberson (VD) 25.08.2018


Dr.ssa Maria Teresa De Donato
Naturopata Tradizionale, Omeopata, Life Strategist, Autrice



Gruppo Aperto di Geomanzia L’Auberson (VD) 25.08.2018





Introduzione

Nei nostri articoli di dicembre 2017 (https://holistic-coaching-dedonato.blogspot.com/2017/12/relazione-del-gruppo-aperto-di.html) e luglio 2018 (https://holistic-coaching-dedonato.blogspot.com/2018/07/rapporto-gruppo-aperto-di-geomanzia.html) abbiamo avuto l'opportunità di dare un'occhiata al fantastico lavoro di un gruppo di Geomanzia i cui membri si incontrano periodicamente in Svizzera e partecipano ad escursioni nella regione alpina. Attraverso i loro rituali, cercano di purificare e guarire la Terra dalle energie negative o anche solo stagnanti, in modo che Chi/Qi o Energia Cosmica possa liberamente fluire di nuovo così come dovrebbe.  Inutile dire che avere un ambiente salutare ricco di energia positiva è di grande beneficio per la salute di tutti gli esseri viventi insieme a tutto ciò che esiste.

Come abbiamo menzionato in passato, durante il rituale vengono usati alcuni rimedi/essenze.  In questo articolo, quindi, inizieremo chiarendo alcuni aspetti e termini della procedura che non tutti potrebbero conoscere.

Come probabilmente abbiamo letto nelle nostre relazioni precedenti, durante 
ogni rituale sono state utilizzate alcune soluzioni naturali, altamente 
diluite e potenziate ("dinamizzate", in omeopatia).  Queste soluzioni 
sono rimedi naturali impiegati sia dall’erbalismo sia dall'omeopatia. 
Anche se molte persone potrebbero erroneamente credere che questi due 
metodi olistici siano identici, questo non è vero.  Tuttavia, e per il 
momento, piuttosto che soffermarci sulla spiegazione di tutte le analogie e 
differenze che caratterizzano questi due sistemi, ci concentreremo solo su 
alcuni aspetti, cioè sui concetti di diluizione e di potenziamento (o 
dinamizzazione) che sono, in effetti, comuni ad entrambi.

Vogliamo iniziare dicendo che come metodologie olistiche, sia l'omeopatia sia l'erbalismo si basano sulla teoria del vitalismo, cioè sulla comprensione e convinzione che tutti gli esseri viventi sono animati da un principio vitale, chiamato anche Forza Vitale, che è di fatto la stessa energia che mantiene in vita tutti gli esseri viventi.  Poiché sono la quantità, la qualità e lo stato della Forza vitale presenti in ogni essere vivente in un dato momento che determinano lo stato di salute, così come la possibilità di mantenerla e/o di ripristinarla, tutti i rimedi erboristici e omeopatici hanno lo scopo di aiutare la Forza Vitale a rimanere il più sana possibile.  Poiché la Forza Vitale è energia, quindi qualcosa che vibra ad una frequenza molto più alta di tutto ciò che è materiale, inclusi quindi i nostri corpi, attraverso il processo di diluizione (o alta diluizione) e potenziamento/dinamizzazione, i rimedi, di qualunque natura essi siano, vengono altamente diluiti (in omeopatia, per esempio, questo potrebbe essere eseguito usando il 90% di alcool ed il 10% di acqua) e agitati vigorosamente in ogni fase della diluizione (in omeopatia questo, nel caso di sostanze solubili, è anche noto come "succussione").

In tal modo si ritiene che, ad ogni passaggio/diluizione, seguito/a da una/un conseguente dinamizzazione/potenziamento/successione, ciascun rimedio si rafforzi a causa del fatto che le proprietà medicinali contenute in ogni sostanza naturale nel suo stato grezzo si risvegliano e il potere di guarigione del rimedio viene attivato.  Ciò equivale anche a dire che più la soluzione è diluita, più il rimedio è forte, e, quindi, più potente è il suo effetto. Detto questo, la diluizione D52 è molto più potente, quindi più efficace, rispetto a D28, così come un rimedio omeopatico etichettato Ch 200 è molto più forte di quelli etichettati come Ch 6, Ch 9 o anche Ch 30.

La selezione delle risorse naturali e la conseguente preparazione di rimedi erboristici e omeopatici sono alquanto affascinanti e complesse e molto probabilmente saranno oggetto di un futuro articolo.

Spero che il seguente rapporto vi piaccia e che sarete incuriositi dalla meravigliosa connessione che noi tutti abbiamo con Madre Natura e con il nostro Pianeta mozzafiato.


Rapporto
(scritto da Sandy Stewart)


Ci incontriamo di nuovo per lavorare sul nostro progetto: il nostro obiettivo è 
disegnare linee energetiche in tutte e otto le direzioni cardinali, 
partendo dal centro di gravità della Svizzera fino al confine di stato.  
A nord (Koblenz, AG), a sud (Binntal, VS), a sud-est (Valle Morobbia, TI) e 
a nord-ovest (Ederswiler/Pleigne, JU); questa volta veniamo diretti 
verso ovest fino a L'Auberson (VD).
 
Il nostro punto d'incontro è un parcheggio all'ingresso di L'Auberson.  
I partecipanti sono: Petra Züger, Michael Walthert, Christoph 
Luginbühl, Sandy Stewart, Ursula e Stephan Meyer, Andrea e 
Daniel Kormann, Sonja Schreiber, Nadine Constantin e Nathalie 
Erard. Da lì guidiamo verso il Col de L'Aiguillon fino a una 
diramazione forestale, dove parcheggiamo.  Il cielo è grigio e piove.  
Il calo di temperatura è sorprendente e siamo tutti contenti delle 
giacche calde che abbiamo portato con noi.  Una breve passeggiata 
(circa 300 m/984 piedi) e siamo già al confine tra Svizzera e 
Francia.  Un muro di pietra rivestito di muschi alto circa 50 cm 
(circa 20 pollici), ricoperto dalla vegetazione, segna il 
confine e un cartello "Vietato entrare" avverte che l'accesso è vietato.  
Non è un limite naturale – una linea immaginaria separa due Paesi.  
Improvvisamente mi torna alla mente la seconda guerra mondiale:
Quante persone avranno provato ad attraversare quella linea - una linea 
che poteva significare per loro vita o morte, e quanti in realtà ce 
l’avranno fatta?  È davvero strano, come in alcuni luoghi siano stati 
disegnati i confini.




                                  Muro di confine a sud.         Muro di confine a nord.
 
 
 
 
                 E nel mezzo, il passaggio contrassegnato però dal segno "Vietato entrare".
 
 
 
È una foresta bellissima con una buona energia, caratterizzata da molti ceppi, felci e funghi.  Gli alberi devono essere stati abbattuti qualche tempo fa perché sono ricoperti da denso muschio.  Camminiamo a pochi passi dal confine a nord e scopriamo il luogo perfetto: circa otto ceppi di alberi, un tempo possenti, formano un cerchio e, in mezzo ad essi, c'è un altro ceppo di albero che assomiglia ad un altare.  L'energia qui è fantastica. Possiamo letteralmente sentire che questi alberi non sono affatto morti, ma piuttosto collegati l'uno all'altro attraverso le proprie radici, che hanno alberi giovani nella loro cerchia e tutti comunicano tra loro.  La saggezza dell'età e il dinamismo della giovinezza si manifestano qui attraverso una piacevole armonia.

Sta ancora piovendo, ma gli alberi giovani formano un tetto con le loro foglie, che ci protegge abbondantemente.  Dopo aver osservato il luogo e sentito [l'energia], ci prepariamo per il rituale.



Rituale

Come sempre, idee preziose arrivano da tutti i partecipanti, così che ci ritroviamo con un potente rituale.  Per prima cosa, abbiamo sistemato tutti gli utensili sull'altare del ceppo: due candele a forma di farfalla, due pietre dell'alpe di Älggi e l'acqua potentissima di guarigione dall'alpe di Älggi.  Siamo già alla potenza D52.  Andrea Kormann ha riempito la soluzione D52 in una bottiglia piccola e in una grande.  Per affrontare più livelli di consapevolezza, ha versato le porzioni inutilizzate di D1-D51 in una bottiglia piccola e in una grande.  Inoltre, sull'altare è stato aggiunto un pezzo di corteccia, che abbiamo trovato qui e decorato con doni della natura: una pietra, foglie rosse e verdi, un pezzo di legno, funghi e una pigna.  Il tutto è completato dalla lavanda che abbiamo portato da casa.



Come promemoria per chi non lo ricordasse più o per chi leggesse il rapporto [di Geomanzia] per la prima volta: Daniel Kormann ha macinato una pietra dall'alpe di Alfi, che aveva trovato insieme ad Andrea sotto gli abeti al centro di gravità simbolico.  Andrea ha aggiunto la polvere al 40% di alcool e l'ha messa al sole.  Questa prima mescolanza ha energizzato la diluizione.  Ciò significa: 1 parte di miscela di pietra e 9 parti di alcool al 25% vengono versate in una bottiglia ed agitate bene.  La bottiglia viene battuta 28 volte sulla mano o su un cuscino.  Questo produce D1.   Quindi 1 parte di D1 e 9 parti di alcool al 25% vengono mescolate, scosse e battute.  Questo produce D2.  Andrea ha continuato fino ad ottenere D52.



Ci sintonizziamo con la Terra e l'Universo, nonché con tutte le forme attuali di energia e di esseri.  Poi ci colleghiamo all'alpe di Älggi così come a tutti i luoghi che abbiamo già visitato nell’ambito di questo progetto.  Ad ogni fase della connessione, l'energia diventa più potente.  Infine, attingiamo l'energia dall'albero di Alfi fino a questo punto, al confine occidentale.  Lasciamo scorrere l'energia per un po' e poi mettiamo le due fialette con D52 o D1-51 in un buco davanti all'altare.  Ci sono anche cinque pietre dell'isola di San Pietro che simboleggiano i cinque elementi.  Collochiamo le due pietre dell'alpe Agrovi a sinistra e a destra della buca, appoggiate al tronco d'albero e seminascoste per metà nel terreno.  La corteccia decorata è lasciata in cima all'altare perché sentiamo che è la cosa giusta da fare.


Formiamo nuovamente un cerchio.  Successivamente, una persona lascia sempre il suo posto, camminando attorno al cerchio esterno fino a quando si trova di fronte all'altare, in modo che possa procedere dritta all'altare.  Come primo passo, distribuiamo il contenuto della bottiglia grande con D52 al punto di ancoraggio.  Nel secondo turno, ripetiamo la stessa procedura con la bottiglia D1-D51; l’unica differenza in questo caso è che alcuni di noi lasciano il cerchio e cospargono gli altri tronchi con il liquido.  Petra e Christoph completano il rituale impregnando successivamente il punto di ancoraggio con la quintessenza che cade Pallade Atena (Bellezza e Creatività) e Lady Nada (Amore che non conosce limiti).  Durante il rituale, smette di piovere, il sole irrompe e una leggera brezza soffia intorno a noi.  La natura sembra ringraziarci!

Salutiamo questo posto e ringraziamo tutti coloro che ci hanno supportato durante il rituale.

Sulla via del ritorno, Ursula pone due licheni di muschio, che ha irrorato durante il rituale con l'acqua curativa potenziata, sui due pilastri di pietra del valico di confine.


Non lontano dal punto di ancoraggio, ci imbattiamo in questo luogo interessante:



Qualcuno ha usato rami resistenti per estendere le radici del tronco d'albero e, nel tempo, il muschio ha ricoperto l'intera superficie - interessante e bella.  L'atmosfera ricorda la foresta magica di una fiaba.



Torniamo alle nostre macchine.  A causa del clima umido e freddo, cambiamo il programma originale e guidiamo fino al lago di Neuchâtel a Yverdon-les-Bains.  Dopo un picnic all'aperto e un drink di riscaldamento in un ristorante, ci sediamo sulla riva e del prossimo incontro che ci porterà in Alto Adige.  Il prossimo punto di confine non è così facile da raggiungere come quello di oggi!

discutiamo

Andrea chiede se potremmo essere interessati all'incontro con Thomas Rava sulla qualità energetica dell'anno 2019 dal punto di vista de I Ching.  Dato che c'è un grande interesse, cercherà di organizzare un evento del genere tramite una videconferenza di gruppo su Zoom a gennaio.  All'inizio dell'incontro di gennaio, Andrea mostrerà, a tutti coloro che sono interessati, come funziona il processo di potenziamento.



Stephan menziona l'abbazia di Einsiedeln come il nostro possibile prossimo progetto.  Ne discuteremo più in dettaglio nel nostro prossimo incontro e definiremo il piano annuale 2019.

Abbiamo passato una bella giornata, abbiamo sentito/percepito molto, ma abbiamo anche riso molto.


Pictures: MichaelWahltert©2018. All Rights Reserved.



Monday, July 2, 2018

Rapporto gruppo aperto di geomanzia Valle Morobbia (TI) 27-28 aprile 2018 - L'avventura continua ...

Dr.ssa Maria Teresa De Donato
Naturopata Tradizionale, Omeopata, Life Strategist, Autrice





L'avventura continua ...



Quale articolo di dicembre 2017 vi avevo presentato la Relazione del Gruppo 
Aperto di Geomanzia sulla loro escursione nella Binntal del 20 e 21 Ottobre.
Come già accennato in quella occasione, questo è un gruppo di volontari che si 
riunisce periodicamente per fare delle escursioni con il solo intento di aiutare 
Madre Terra a sanarsi.  Il male che l’essere umano ha perpetrato ai danni del 
Pianeta Terra soprattutto negli ultimi decenni è indescrivibile ed in molti casi 
sembra che si sia arrivati ad un punto di non-ritorno.
 
La Terra, tuttavia, se aiutata da parte nostra, ha in sé la capacità di recuperare.  
Mentre ognuno di noi può partecipare a questo processo attraverso scelte di stili 
di vita, di consumo e prodotti da acquistare e da usare o non, e rispetto nei 
confronti dell’ambiente, il nostro gruppo di amici lo fa operando sui flussi 
energetici specifici che ogni ambiente ed ogni area della Terra emanano.  

Il discorso legato alle forze e ai flussi energetici è una caratteristica che 
accomuna, di fatto, anche se in modo diverso, tutte le metodologie olistiche tra 
cui l’Omeopatia, la Medicina Tradizionale Cinese, i Chakra e la Teoria di Yin e 
Yang, l’energia Kundalini, il Feng Shui e la Geomanzia.  E questi sono solo 
alcuni esempi che possono rendere l’idea di come ed in quali ambiti – ambiente 
e salute in primis – il concetto di energia e di flussi energetici può essere applicato.
 
La Geomanzia nello specifico, così come intesa ed applicata dagli amici di questo 
meraviglioso e molto attivo gruppo, mira, attraverso escursioni periodiche, a far sì 
che tutti i partecipanti si sintonizzino con le energie degli specifici luoghi che 
vengono visitati, e attraverso un processo di osmosi totale con la Natura, essi 
assorbano o quantomeno identifichino la tipologia di energie in essi presenti, e, per 
mezzo di rituali basati su intenzioni e visualizzazioni precise, purifichino quelle 
negative rimuovendo anche quelle stagnanti in modo tale da consentire all’Energia 
Cosmica Chi/Qi/Prana/Respiro Cosmico dell’Universo di riprendere a scorrere in 
maniera fluida, dinamica e positiva in armonia con la sua natura ed il suo scopo.

Detto questo, auguro a voi tutti una buona lettura e di godervi quest’altra splendida 
avventura insieme a noi tutti.

 
Rapporto gruppo aperto di geomanzia
Valle Morobbia (TI) 27-28 aprile 2018
 


Dopo la pausa invernale, continuiamo con il nostro progetto, le linee energetiche dal 
centro di gravità della Svizzera nelle otto direzioni cardinali al confine di stato.  
Questa volta ci dirigiamo a sud-est, nella valle della Morobbia, nel Canton Ticino.
È una valle laterale abitata e stretta in Ticino, che è accessibile da Bellinzona.  
Superiamo Vellano e Carena e guidiamo fino a dove la strada ce lo permette.  Poco 
dopo l'ultima casa una barriera blocca il proseguimento del viaggio, il che significa 
che d'ora in poi dobbiamo continuare il nostro cammino a piedi.  Attraverso un 
bellissimo bosco di faggi risaliamo l’alpe Giumello. Il sentiero è ripido e a causa 
dell'inverno nevoso attraverseremo presto i primi nevai.  All'inizio è solo neve, ma 
ben presto ci troviamo nel bel mezzo di un nebbioso paesaggio innevato, affondando 
le ginocchia nella neve alta.  Non è così che immagini la Svizzera, questa “terrazza 
del sole”!



Dopo circa due ore raggiungiamo l'alpe e qui la neve ci mostra i nostri limiti: qui 
arriva al livello della nostra vita.  Da qui raggiungere il confine con la Bocchetta di 
Albano e da lì la cima del Mottone di Giumello (2027 m sul livello del mare) è 
semplicemente impossibile.  Per farla breve: cambio di programma.  Dobbiamo 
trovare un luogo adatto per ancorare il centro energetico del centro del cuore.  
Uno sguardo in giro mostra rapidamente che l'alpe non è adatta.  Durante 
l'arrampicata, Christoph ha visto un campo innevato con grandi alberi poco prima 
dell'alpe e suggerisce di seguire quel sentiero.   Ma prima di partire, facciamo una 
pausa per il picnic.
Rituale
Circa 3 minuti sotto l'Alpe troviamo il luogo che stavamo cercando: quattro alberi formano un'unità
e accanto ad essa ci sono altri duealberi.  Siamo tutti attratti dai quattro alberi e sentiamo di essere
davvero nel posto giusto.
Come sempre, idee preziose arrivano da tutti i partecipanti, così alla fine ha luogo
un potente rituale.  Questa volta notiamo un punto speciale tra gli alberi, è come il 
centro del cuore di un gruppo di alberi.  A questo punto disponiamo di tutti gli 
utensili: tre pietre dell'alpe di Älggi, bastoncini di incenso, legno sacro, licheni di 
muschi e pigne raccolte lungo il percorso e naturalmente la stessa acqua curativa 
potenziata dall'alpe di Älggi. Siamo già alla potenza D28.  Andrea ha riempito una 
bottiglia piccola ed una grande con la soluzione D28.  Per raggiungere più livelli di 
consapevolezza, ha versato le porzioni inutilizzate di D1-D27 in una bottiglia piccola 
e in una grande.  Le bottiglie piccole vengono interrate e il contenuto delle grandi 
viene distribuito nel punto di ancoraggio della linea di energia.

Come promemoria per chi non conoscesse ancora (il precedente rapporto) o per chi
leggesse il nostro rapporto per la prima volta: Daniel Kormann ha macinato una pietra 
dall'alpe di Älggi che aveva trovato insieme ad Andrea sotto gli abeti appena sotto il 
simbolico centro di gravità. Andrea ha aggiunto alla polvere il 40% di alcol e lo ha 
esposto al sole.  Questa prima miscela ha, quindi, acquistato potenza. Ciò significa: 
1 parte di miscela di pietra e 9 parti di alcool al 25% vengono versate in una bottiglia 
e agitate bene.  Successivamente, la bottiglia viene colpita 28 volte con la mano o contro 
un cuscino.  Questo fornisce [la potenza] D1.  Quindi 1 parte di D1 e 9 parti di alcool al 
25% vengono mescolate, agitate e colpite di nuovo.  Questo produce [la potenza]  D2. 
Andrea ha continuato fino a quando non ha ottenuto la potenza D28.

Vorrei spiegare brevemente perché questa volta ci sono tre pietre.  Le pietre dell'alpe di
Älggi sono nel mio giardino, accanto al segno Yin-Yang.  Ogni volta che abbiamo 
bisogno di selezionare due pietre per la prossima riunione di geomanzia, mi lascio 
guidare dal pendolo per scegliere quelle giuste.  Questa volta mi ha mostrato chiaramente 
due pietre e una terza a forma di cuore.  C'è molto odio verso l'Europa da sud-est, quindi qui 
la pietra a forma di cuore è veramente necessaria.
La pietra del cuore è posizionata nella direzione sud-est.

Oggi siamo nove persone, cinque donne e quattro uomini.  Formiamo un cerchio attorno al
centro del cuore e ognuno di noi si gira in una direzione, alternando uomini e donne in modo 
che ci sia equilibrio fra noi tutti.  Quattro donne sono diposte nel cielo principale, una donna 
è posta nel mezzo.
  
Christoph inizia con una presentazione.  Ci sintonizziamo con l’alpe Älggi e trasportiamo 
l'energia da lì a qui, al confine sud-est.  Mi trovo nel mezzo del cerchio con una vista verso 
sud-est e sento come l'energia scorre qui e mi spinge davvero avanti.  Le linee energetiche 
che disegniamo sembrano diventare più forti ogni volta che lavoriamo al nostro progetto.  
Devo davvero oppormi con forza a quest’energia affinché non abbia la meglio su di me e 
mi faccia cadere per terra.  Dopo un po' lasciai che la forza mi conducesse a sud-est e da 
Michael, che segna la direzione sud-est.  Metto cinque gocce di Aura-Soma "Lady 
Nada = amore senza limiti" sui suoi palmi.  Muovendomi in senso orario, vado da una 
persona all'altra e ripeto questo processo.  In tal modo, il flusso di energia viene 
nuovamente rinforzato e impregnato con l'informazione "amore infinito". Nathalie 
accende un bastone di incenso prima al centro e poi a tutte le donne nelle principali 
direzioni celesti.  Ben presto un delicato profumo di sandalo ci avvolge.  La nebbia inizia 
a dissiparsi a poco a poco e i pallidi raggi di sole colpiscono il "nostro" punto di 
ancoraggio.  Che bel segnale!  Successivamente, uso un coltello da sacco per picchiare il 
legno sacro sul punto di ancoraggio e poi, affinché la trasformazione yin rafforzi la terra, 
passo il coltello da sacco e il legno sacro a tutti i partecipanti.
Poi mettiamo le pietre, il lichene di muschio, le pigne e le due piccole bottiglie con D28 
in una buca già esistente accanto a noi e spruzziamo ciascuno a turno la D28 al punto di 
ancoraggio.  Nel frattempo, Nathalie recita un mantra e Michael ripete più volte un mantra.

Mentre Stephan, Michael, Daniel e Christoph si allineano nelle quattro direzioni celesti 
principali, noi donne (Petra, Nathalie, Nadine, Sonja e io) prendiamo la grande bottiglia di 
D1-D27 e, camminando insieme, raggiungiamo i quattro alberi del punto di ancoraggio.  
Lì distribuiamo l'acqua potenziata.  Infine, andiamo a due alberi che sono leggermente fuori 
mano, che simboleggiano per noi la terra oltre il confine, e spruzziamo il resto dell'acqua lì.  
Anche se i confini sono importanti, vogliamo simbolizzare che il nostro lavoro non si ferma 
al confine, ma si irradia ulteriormente.  I confini non dovrebbero essere intesi come una 
separazione, ma come un rispetto reciproco per essere diversi.
Ulteriori informazioni

Daniel condivide con noi le informazioni su quale chakra è assegnato a quale direzione:
• Chakra della radice - Sud-est
• Chakra sacrale - Sud
• Chakra del plesso solare - ovest
• Chakra del cuore anteriore - Nordest
• Chakra del cuore posteriore - sud-ovest
• Chakra della gola - nord
• Chakra terzo occhio - Est
• Chakra corona - Northwest
Escursione a Carena all'ex mulino a martelli
Dopo una colazione casalinga semplice ma amorevolmente
decorata nell'osteria di Vellano, guidiamo fino a Carena.  Oggi anche Andrea e
Julian, che ieri hanno seguito il loro programma personale, prendono parte al
gioco.  A Carena ci sono le rovine di una ex fucina.  Qui nella seconda metà del
XV secolo e nel periodo tra il 1700 e il 1800 il ferro veniva estratto e lavorato.  
Oltre all'altoforno e al mulino a martelli, l'impianto comprendeva alloggi,
depositi di carbone, forni di forgia e impianti di lavorazione del minerale.  
Il mulino a martelli fa parte dell'itinerario tematico "Via del Ferro", che conduce
agli ex siti dell'industria del ferro e delle miniere e dominava l'area dell'Alta
Valle della Morobbia.  Sulla strada ci sono altre testimonianze
impressionanti da scoprire di quel periodo: le misteriose miniere e la
Schau-Kohlenmeiler.  In questo luogo storico, condividiamo una percezione.  È
sempre affascinante scoprire che le percezioni sono diverse, ma tuttavia si
adattano perfettamente e rendono un quadro olistico.
Ecco i risultati più importanti riassunti:
Stephan
Un duro lavoro è stato fatto qui e le condizioni disumane hanno prevalso.  La 
rimozione del ferro mi sembra come punture di zanzara sulla terra.  Ma questi 
sono ben segnati, perché non è un problema sfruttare la terra se lo fai a mano e 
con il dovuto rispetto. Pertanto, qui non viene percepita nessuna energia negativa 
o pesante, è un luogo molto idilliaco.  Oggi la maggior parte delle persone lavora 
in modo diverso, senza rispetto. Queste cicatrici che stiamo ora portando sulla 
Terra sono di gran lunga peggiori.  Dovremmo cercare di ottenere benefici una 
tantum, dare e avere dovrebbero essere in equilibrio.
Julian
Mette una pietra in mezzo a noi, che assorbe tutte le informazioni che ora 
scambiamo gli uni con gli altri.  Poi porta questa pietra a casa.
 
Michael
Il lavoro da svolgere qui potrebbe essere gestito solo congiuntamente.  
Ognuno di noi era dipendente dall'altro.  Tuttavia, anche quando uno dipende 
dall'altro,  è importante che la libertà personale sia rispettata.
 
Sonja
Ho sentito una luce, una buona energia e molta gratitudine per quello che 
stavamo facendo.
Daniel
Qui veniva estratto il ferro, che veniva successivamente esportato, collegando 
così la piccola valle con il mondo.  Ferro come connessione verso l'esterno.  
Anche per me il ferro è ambiguo: da un lato è stato usato per le innovazioni, 
dall'altro per le spade. Siamo qui nel sud-est, il chakra della radice.  Qui 
possiamo sintonizzarci particolarmente bene con l'energia e trasmettere 
anche questo potere.

Nathalie
Sento quanto sia stato duro lavorare qui, lontano da tutto.  In questo posto 
sono particolarmente consapevole che siamo qui solo grazie ai nostri antenati.  
Che abbiamo tutto solo grazie ai nostri antenati.  Sento una grande gratitudine 
per tutto ciò che è stato fatto prima di noi.

Nadine
Un albero potente e molto storto al limite dell’area dove eravamo attirò la mia 
attenzione. Sembrava una transizione.  Mi sono seduta proprio lì.  Mi sentivo 
molto sicura e potevo ancora vedere tutto.
 
Christoph
Anche se si tratta solo di resti, i resti vivono ancora.  Ad un altro livello, 
come una storia, come promemoria dei nostri antenati e dei loro successi. 
I resti svolgono ancora una funzione importante e continuano ad essere 
autorizzati a farlo.
Andrea
L'energia che ho ricevuto è stata un’energia che portava in
se un senso di velocita, di sfruttamento, di prestazioni sempre più elevate,
di pressione pe run incremento di produttivà.  È importante rispettare tutti i
destini.  Perché è solo grazie ai risultati di tutti i destini che siamo oggi
dove siamo.
Sandy
Ho sentito il collegamento dell'alpe di Älggi in questa valle e di come il fiume
trasporta questa energia attraverso il Ticino. Ciò è particolarmente importante in
quanto gli abitanti del Ticino si sentono sempre un po' disconnessi dalla
Svizzera.  Grazie a questo progetto, ci stiamo legando alla terra, alla Svizzera in
un modo molto speciale.  La connessione dal cuore della Svizzera alle
frontiere nazionali si rafforza ogni volta.  Se abbiamo spostato le linee di energia in
tutte e otto le direzioni fino al confine, è fondamentale tornare all'alpe Älggi e
eseguire lì il rituale finale di questo progetto. Quindi torniamo all'origine e
chiudiamo il ciclo energetico.
Rapporto scritto da Sandy Stewart