Meravigliosa Italia:
Visitando le Ville Palladiane con Maria Cristina Buoso
di Maria Teresa De Donato
Il nostro viaggio nella Meravigliosa Italia con
la nostra cara amica Maria
Cristina, Autrice e Blogger continua con altre perle preziose
della sua Regione: il Veneto.
Auguro a voi tutti una buona lettura!
MTDD: Ciao
Maria Cristina e bentornata in questo mio Salotto Culturale Virtuale.
MCB: Grazie
a te, Maria Teresa, per l’invito. È sempre un piacere essere tua ospite.
MTDD: Maria
Cristina, dopo aver conosciuto piuttosto bene la tua città, Rovigo, siamo
passati ad alcune aree della sua provincia ed iniziato, la volta scorsa, ad
esaminare le Ville Venete.
Riprendiamo il tour delle Ville oggi?
MCB: Sì. La volta scorsa ho parlato in generale delle Ville Venete.
Oggi voglio parlarvi un po’ di quelle di Palladio che le
progettò a metà del Cinquecento per le famiglie aristocratiche locali e
dell’alta borghesia della Repubblica veneta.
Sono considerate dei capolavori della
storia dell’arte e dell’architettura inoltre rendono prestigioso il paesaggio
in cui sono costruite. Alcune sono conosciute in tutto il mondo e sono
diventate Patrimonio dell’Unesco.
MTDD: Molto interessante! Vorresti
presentarci brevemente il loro architetto, Andrea Palladio?
MCB: Volentieri. Andrea Palladio nacque il 30 novembre 1508 a
Padova e morì il 19 agosto 1580 a Maser, in provincia di Treviso. Fu un architetto rinascimentale italiano
attivo nella Repubblica di Venezia. Nel suo lavoro fu influenzato
dall'architettura romana e greca, soprattutto da quella di Vitruvio, ingegnere
e architetto vissuto nel primo secolo a.C..
Palladio è considerato uno degli individui più influenti nella storia
dell'architettura. Sebbene progettasse chiese e palazzi, era conosciuto
soprattutto per case di campagna e ville.
MTDD: La volta scorsa avevi accennato
ad alcune Ville Venete considerate oggi Parimonio dell’Unesco. Appartengono a questa categoria che quelle di
Palladio?
MCB: Sì, infatti, la città di Vicenza, con i suoi 23 edifici
progettati dal Palladio e le 24 ville palladiane del Veneto sono elencate
dall'UNESCO come parte del patrimonio mondiale denominato Città di Vicenza e
Ville Palladiane del Veneto. Le chiese del Palladio si trovano all'interno del
patrimonio mondiale dell'UNESCO “Venezia e la sua Laguna”.
MTDD: Possiamo dire, dunque, che Palladio è stato certamente uno
dei maggiori architetti che l’Italia abbia mai avuto.
MCB: Sono d’accordo. Andrea Palladio è vissuto in un contesto
storico a lui favorevole. Era il periodo del Rinascimento. Verso la metà
del XV secolo, i nobili aristocratici scappavano dal caos della città e si
rifugiavano nella natura e per questo avevano bisogno di una residenza in cui
rilassarsi, divertirsi, coltivare le loro passioni come la caccia, la danza, la
musica e passeggiare nei giardini. Per questo avevano bisogno di una abitazione
nuova e più funzionale ai loro scopi.
MTDD: In che modo le Ville progettate
da Palladio si differenziarono da quelle costruite fino a quel momento?
MCB: Palladio abbandonò la precedente idea di
villa-castello medievale, che aveva il compito di difesa per un nuovo modello
di casa con una nuova funzione che fosse più produttiva e umanistica. Trovò
un’unione tra antico e moderno, un equilibrio tra uomo e natura dove riuscì a
integrare i vari modelli e le nuove necessità dei proprietari in una
perfetta armonia. In breve doveva conciliare le aspettative dei nobili con le
loro passioni, salute, riposo, studio e altro con il controllo e lo svolgimento
dei vari lavori agricoli che erano parte integrante di queste nuove realtà
abitative della zona.
Le caratteristiche architettoniche
delle sue creazioni si distinguono dalle altre ville per eleganza, equilibrio e
simmetria. Inoltre, gli spazi destinati al lavoro agricolo erano pratici
e in armonia con gli ambienti padronali. Le ville erano spesso
composte da un corpo centrale come residenza per i proprietari, di
solito si trovava su un unico piano con una scalinata ricca di sculture
importanti che servivano per dare sfoggio della ricchezza e nobiltà del
proprietario che intratteneva gli ospiti con cene, balli e concerti e altro.
Per approfondimenti ecco alcuni link:
https://www.arte2000.it/blog/ville-palladiane-splendide-architetture-nelle-campagne-venete/
https://www.villevenetecastelli.com/un-po-di-storia/
http://web.tiscali.it/AndreaPalladio/html/introd_ville.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Ville_palladiane
https://www2.irvv.net/it/listituto/storia.html
http://www.rivieradelbrenta.biz/ville_venete/
MTDD: Concludiamo anche ogg la nostra intervista con una
ricetta succulenta per i nostri lettori?
MCB: Assolutamente!
Oggi vi propongo Polenta e costine e salsiccia di maiale
Ricetta
Polenta e costine e salsiccia di maiale
Un’altra ricetta della memoria. Ci
sono molte versioni di questa ricetta, nella mia memoria ricordo le
costine e salsiccia fatte ai ferri o con pomodoro...
Cominciamo...
Per prima cosa preparate la polenta
sia versione normale o istantanea, a vostra scelta se farla più o meno morbida.
Mia madre la lasciava morbida perché poi sopra si appoggiava il sugo con la salsiccia
e/o costina. Il tutto era squisito...
Per le costine e le salsicce nella
versione ferri o piastra, fatele come preferite sono sicura che non
c’è bisogno che vi dica come fare perché le avrete già cucinate in questo modo.
In umido
In un tegame a bordi
alti, mettete olio di oliva e il trito di sedano, cipolla e carota.
Quando si è appassito aggiungete le parti di maiale e rosolate per
un po’; mettete pepe e un po’ di sale (che aggiusterete
meglio verso la fine per non rendere tutto troppo salato), se vi va un po’ di
paprica e/o peperoncino, una volta non erano inclusi nella ricetta, ma
adesso si usa aggiungere. Versate della passata di pomodoro e un po’ d’acqua
per la cottura a fuoco lento, controllate ogni tanto, la carne si deve staccare
dall’osso.
Buon appetito!