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Friday, June 16, 2023

Realizzare i propri sogni ... a qualsiasi età - Intervista a Betty Bianchini - di Maria Teresa De Donato

 Realizzare i propri sogni ... a qualsiasi età

 Intervista a Betty Bianchini

 

di Maria Teresa De Donato

 

 


Amici carissimi,

oggi un’altra gradita ospite è venuta a trovarci.  La sua vita e le scelte che ha fatto  testimoniano l’importanza di continuare a coltivare i propri sogni e non demordere mai perché l’opportunità di perseguirli, nel caso fosse mancata in passato, potrà sempre presentarsi e noi, a quel punto, dovremo essere pronti a prendere “l’ultimo treno in corsa”, per così dire, non facendocela sfuggire.

Questa è stata anche l’esperienza di Betty che sono felicissima di presentarvi.

 

MTDD: Ciao Betty e benvenuta in questo mio Blog e Salotto Culturale Virtuale. 

BB: Salve a tutti. Grazie Maria Teresa dell’invito. È un piacere partecipare a questa tua intervista.

 

MTDD: Betty, perché non inizi con il presentarti raccontandoci un po’ di te?

BB: Mi chiamo Elisabetta Bianchini in arte “Betty Bianchini”. Sono italiana e vivo a 40 km dalla capitale (Roma), precisamente a Velletri, nella zona dei Castelli Romani.

La mia passione è il teatro, che ho sempre amato, infatti da ragazza avrei voluto frequentare un'Accademia Teatrale.

Questo non mi è stato permesso perchè, essendo giovanissima, avrei dovuto trasferirmi e mio padre non era d’accordo.

Il tempo è passato e, dopo sette anni di fidanzamento, mi sono sposata nel 1976 con il mio grandissimo amore Claudio.

Dal nostro matrimonio è nata Serena.

 

MTDD: Per tanti anni, quindi, ti sei dedicata ad altro. 

BB: Mi sono dedicata interamente alla famiglia, seguire e crescere mia figlia è stata la mia priorità. Devo dire che il risultato è stato ottimo, sono felice e soddisfatta della persona che è diventata.

 

MTDD: Anche essere una mamma a tempo pieno è un’impresa che richiede grande impegno. Avendo conosciuto Serena, posso solo farti i complimenti. Tu e tuo marito avete fatto un lavoro eccezionale.

Per quanto riguarda il tuo sogno, ossia recitare, nel momento meno sperato, tuttavia, l’opportunità si è presentata affinché tu realizzassi quella che da sempre era stata la tua passione.

Cos’è accaduto?

BB: Nel 1999 mio padre, malato da tempo, si è aggravato, ma prima di morire mi ha chiesto perdono per non avermi permesso di studiare recitazione.

 

MTDD: Deve essere stato un momento molto commovente per entrambi, immagino: riconoscere, in punto di morte, di aver infranto i sogni di una figlia.

BB: Lo è stato, infatti. Abbracciandolo io gli ho promesso che sarei salita su un palcoscenico e che lui sarebbe stato con me.

 

MTDD: In che modo sei riuscita a realizzare finalmente questo tuo sogno?

BB: Approfittando di una occasione e spinta da mio marito e mia figlia, che mi hanno incoraggiata a non rinunciare, mi sono presentata al direttore di un teatro della mia città, che stava preparando uno spettacolo e aveva bisogno di un’attrice. Ho fatto un provino che è andato bene.

 

MTDD: Immagino quello sia stato solo un trampolino di lancio, o sbaglio?

BB: No, non sbagli affatto. Questo è stato l'inizio del mio percorso artistico. Per migliorare la mia dizione ho frequentato un corso di teatro per qualche anno. Ho fatto tantissimi spettacoli nella mia città, in quelle vicine e nella capitale. Ho recitato con attori professionisti, interpretando testi di grandissimi autori italiani e stranieri, tra cui Luigi Pirandello, Eduardo De Filippo, James Joyce, il veliterno Achille Campanile e altri.

Nel 2010 per lo “Spettacolo Comico d'Autore”, una rassegna teatrale alla quale hanno partecipato quattro compagnie, la nostra è stata premiata per lo spettacolo più gradito dal pubblico ed io come migliore attrice non protagonista.

 

MTDD: Hai recitato solo per il Teatro o anche per il Cinema?

BB: Ho avuto due esperienze anche nel cinema, con l'attore e regista veliterno Fernando Mariani. Sono stata, infatti, unica attrice protagonista in un cortometraggio sulla violenza alle donne dal titolo “Dentro le Mura” e attrice non protagonista nel film dal titolo “Partendo da Venezia”.

Avendo da qualche anno lasciato la compagnia, mi esibisco come autonoma nell'Associazione Culturale “Sentieri Dell'Anima”, a Velletri.

A metà marzo, sempre in Associazione, sono stata unica protagonista di una storia particolarmente intensa, che mi ha gratificata molto, dal titolo “Donna Franca Florio. La Regina di Palermo”.

Questo è stato il primo spettacolo che ho fatto dopo 3 anni di blocco totale per il covid. Tutto è andato benissimo ed è stato un gran successo.

Potete immaginare la mia felicità, quella di Tiziana Gubbini, autrice del testo e Presidente dell'Associazione, e di Luigi Pisani, regista dello spettacolo e attore professionista.

La ripresa è stata fantastica e quindi, carica ancora di ADRENALINA, aspetto con gioia il prossimo lavoro.

 



MTDD: Congratulazioni, Betty, non solo per aver realizzato questo tuo sogno, ma anche per il successo che stai avendo.

BB: Grazie di cuore, Maria Teresa.

 

MTDD: Betty, prima di congedarci vorrei chiederti cosa rappresentano per te l’Arte ed il Teatro e quale consiglio vorresti dare a coloro che ci leggeranno?

BB: Poter godere dell'arte e vivere intensamente il teatro per me è ossigeno, gioia, emozione, soddisfazione e tanta felicità. Il consiglio che di solito io do alle persone di ogni età è quello di non rimanere con il rimpianto del “se avessi fatto”. Troviamo il coraggio di provare!

VIVA IL TEATRO VIVA L'ARTE!

 

MTDD: Grazie Betty per aver partecipato a questa nostra intervista. Nel caso ci fossero lettori che volessero mettersi in contatto con te o seguirti nelle tue attività come potranno farlo?

BB: Grazie a te, Maria Teresa, per l’invito. È stato un piacere essere tua ospite.

Coloro che volessero contattarmi o seguirmi potranno farlo tramite il mio canale YouTube “Betty Bianchini omaggia gliAutori”.

Grazie ancora e un forte abbraccio.




Wednesday, December 1, 2021

Dalla Russia con amore, un’artista a tutto tondo - Intervista a Natalia Simonova - di Maria Teresa De Donato

 

Dalla Russia con amore, un’artista a tutto tondo

 

Intervista a Natalia Simonova

 

di Maria Teresa De Donato



 

 

Bellezza, simpatia, grazia, intelligenza, cultura, determinazione, spontaneità ed umiltà: queste le caratteristiche con cui a mio avviso si muove nel mondo Natalia Simonova.


Dotata di grande charme e di un lieve accento straniero che ti affascina immediatamente, Natalia non può che piacerti sin dall’inizio, come persona, prima ancora che come artista.


Tante sono le cose da dire su di lei, ma, come al solito, lascio che sia lei stessa a presentarsi.

 

 




MTDD: Ciao Natalia e benvenuta in questo mio Blog e Salotto Culturale Virtuale. Sono felicissima di averti mia ospite.

 

NS: Ciao carissima Maria Teresa! Felice e grata di fare questa intervista con te.

 

 

MTDD: Natalia, prima di addentrarci nella tua attività di artista, mi farebbe piacere se tu ti presentassi al nostro pubblico di lettori raccontandoci un po’ di te, partendo proprio dalla tua infanzia ed adolescenza in Russia – un Paese immenso, affascinante, ricco di storia, di arte e di cultura, così lontano e, per molti aspetti, diverso dal nostro. 

 

NS: Sì, cara Maria Teresa, sono veramente contenta di essere nata in Russia, precisamente negli Urali, ad Ekaterinburg… La mia infanzia non è stata facile, perché stavo spesso negli ospedali… Mia mamma ha visto però in me qualcosa di speciale, di artistico, una forza espressiva… Così mi ha portato a studiare il balletto classico, sperando anche che mi rinforzasse la salute. Ricordo che non avevo tante forze, ma mi dicevo: “Ce la farai! Sei forte! Poi mi facevano male i piedi dopo le ore passate alla sbarra… ma lì ho imparato a stare dritta e sorridere sempre! Poi sono diventata la solista del teatro del balletto per i ragazzi ed ho interpretato… il ruolo che è diventato uno dei miei preferiti, il Cigno! Da lì come se aprissi le ali ho acquistato sicurezza. Dopo ho proseguito con gli studi all’Accademia d’Arte Drammatica, così mi sono appassionata anche di recitazione ed interpretazione. La disciplina e la cultura russe mi hanno creato un fondamento molto solido e pieno di sfumature…

 

 

MTDD: Vorresti parlarci della tua preparazione scolastica ed accademica? So che hai iniziato con il balletto per poi proseguire – o piuttosto dovrei dire integrarlo – con la recitazione ed il canto. 

 

NS: Con grande piacere! Come ho già detto, sono nata in Russia; ho finito la scuola e parallelamente ho studiato il metodo del Balletto Russo della famosa Vaganova. Poi mia mamma mi ha portato in Georgia, a Tbilisi, perché ha avuto il secondo matrimonio. Così mi sono laureata lì all’Accademia di Arte drammatica e circense. Da subito ho dimostrato molti talenti in varie discipline artistiche: ballo moderno, recitazione, pantomima, canto… e forse già lì ho percepito la mia versatilità e il trasformismo... Poi ho avuto anche esperienze come show girl alla TV Georgiana; ho aperto anche il teatro di Moda... prima di trasferirmi in Italia.

 

 

MTDD: Ad un certo punto della tua vita hai deciso di trasferirti in Italia. 

 

Perché hai scelto proprio l’Italia e quali sono state le principali differenze che hai notato non solo da un punto di vista ‘culturale’, ma anche da quello della formazione artistica ed accademica? Puoi farci degli esempi? 

 

NS: Nell’anno 2000 ho vinto il titolo di vice-miss Georgia nell’Universo e sarei dovuta andare a rappresentare la Georgia come candidata a Miss Universo… ma… ho ricevuto una proposta dall’Accademia Koefia di Alta Moda di Roma per fare uno stage con loro ... Roma mi è entrata nel cuore così forte, come fosse un Destino! Quindi non ho avuto nessun dubbio di venire qui…

Roma e l’Italia mi hanno dato molto. Ho imparato a vivere ogni attimo, a vivere la Bellezza, ad approfittare di varie opportunità di condivisione artistica!  Ho fatto televisione, moda, performance… così ho sentito la necessità di studiare: ho studiato con i Grandi del Teatro: Giorgio Albertazzi, Mauro Avogadro,  Melania Giglio e Daniele Salvo, e infine con Matteo Tarasco che reputo il mio Maestro.

 

 

MTDD: Cosa hai abbracciato e più ti piace della nostra ‘italianità’ e perché?

 

NS: Quando avevo 10 anni ho scritto un saggio “Amo Roma”. Dopo mi hanno cominciato a soprannominare “italianka” (l'italiana) Forse perché ero già molto italiana nei modi, gesti, estroversa, con la voglia di far festa anche nei momenti difficili, la voglia di vivere bene, abbracciando e condividendo! Amo l’Italia. Gli italiani sono un popolo geniale, pieno di vita e di inventiva, con gusti fini, con la capacità di gioire della vita e di creare amicizie, di esprimersi attraverso vari interessi… in più apprezzano i valori legati alla famiglia ed il buon cibo!

 

 

MTDD: Nel 1988, la Grande ad altrettanto amata attrice romana, Monica Vitti, in un incontro con gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia sottolineò l’importanza di imparare non solo a recitare, ma anche a cantare, a ballare e li incoraggiò anche a studiare le lingue straniere. Tu tutto questo ‘pacchetto’ di competenze già lo hai. 

 

Cosa ti ha spinto a diventare un’artista a tutto tondo? 

 

NS: Sono completamente d’accordo con la stupenda e grande Monica Vitti. L’artista è come una tavoletta di colori, come un arcobaleno, più colori usi, più aumentano le sfumature, la forza artistico-espressiva e le emozioni nell’interpretazione. Il canto, la danza, i cambi della voce, la conoscenza delle lingue … sono come i colori che aumentano la forza artistica di un Attore ed in più arricchiscono lui stesso e la sua anima.

 



 

MTDD: Nella tua biografia si legge: “Come  un pittore utilizza i colori di una tavolozza, lei ha studiato il balletto, la recitazione e il canto per poter esprimersi al meglio artisticamente. Ciò che è arte non è mai fermo, nessuno può mai dire sono arrivato/a, è sempre un percorso.” 

 

Cos’è l’Arte per Natalia Simonova? 

 

NS: L’Arte è  l’espressione personale,  unica irreperibile della bellezza universale, donata da un’artista al mondo, attraverso le vibrazioni dell’animo, la sua sensibilità, i mezzi della propria visione e le proprie sensazioni. È un  linguaggio senza il quale l’artista non riesce a sopravvivere, perché diventa una forma con cui “trasmettere l’amore, la passione e l’estro” come il messaggio personale ed unico della propria anima all’umanità.

 

 

MTDD: In Italia hai lavorato in RAI, girato la fiction “Intelligence” con Raul Bova, “Di tutti i colori ” di Max Nardari, ma anche continuato la carriera teatrale dedicandoti allo studio con mostri sacri del teatro italiano, quali Daniele Salvo, Mauro Avogadro e anche il grande Maestro Albertazzi.

 

NS: Sì, ho fatto molte esperienze artistiche e creative. Ogni persona ed ogni esperienza mi ha arricchito tanto perché mi piace imparare e mi piace migliorare sempre. Ogni maestro ha lasciato un segno sulla mia arte e  ha aiutato ad approfondire le mie capacità e le qualità. Le nostre anime sono venute qui per imparare e, soprattutto, cosa molto importante, imparare ad amare in modo incondizionato…

 

 

MTDD: In passato hai interpretato anche personaggi come Arianna di Filo di Arianna e Donna Anna di Don Giovanni diretta dal Maestro Matteo Tarasco, mentre al momento sei la protagonista di vari spettacoli, di alcuni dei quali sei anche regista, e che ti vedono interprete di grandi donne del secolo scorso, tra cui Marlene Dietrich e Judy Garland in "Lasciando un segno” e di Mata Hari nell’omonimo spettacolo. L’ultimo tuo lavoro è “Mosca, a Mosca, a Mosca..” dedicato alla moglie di Anton Cechov.

 

Parlaci di questi spettacoli, dei personaggi e persino delle protagoniste che interpreti (o hai interpretato). Cosa ti affascina di ciascuna di loro ed in che modo l’interpretare ciascun ruolo ha un effetto su di te, come donna e come attrice?

 

NS: Come ho già accennato, adoro trasformarmi nei vari personaggi. Ognuno mi dona qualcosa di speciale ed unico… Così Arianna mi ha riportato dentro me stessa e allo stato primordiale che è in me; ha fatto uscire la Donna attraverso passato, presente e futuro che con “i fili “ avvolge con l’incredibile mistero della Femminilità e l’Invisibile… Invece Olga Knipper mi colpisce per la sua voglia di riportare in vita il suo amato Cechov che sta morendo in un triste albergo di Berlino… La mia Mata Hari ricorda la sua vita, oltre ad essere considerata fatale, ma soprattutto la sua ode all’amore della sua vita prima di essere  fucilata… E poi ogni personaggio del mio spettacolo “Lasciando un segno “ esprime quella parte “non detta”, intima, toccante della propria natura, lasciando un Segno irreperibile ed unico; ogni Donna si racconta attraverso la recitazione, la danza, il canto… donando qualcosa di speciale al pubblico, ma dando anche la speranza che ognuno è un universo, ricco di sfumature…

 

 

MTDD: Il tuo essere russa influisce, a tuo avviso, sulla scelta dei ruoli e personaggi che scegli di recitare? E se sì, perché e fino a che punto?

 

NS: Un giorno sono stata davanti ad una scelta importante. Studiando la dizione, ho riflettuto  se volevo pulire del tutto il mio leggero accento russo, oppure usarlo come una mia personale particolarità e firma… Così ho deciso di creare il mio proprio Stile. L’accento russo mi ha aiutata a creare il mio stile e ad aumentare il mio fascino. Penso di aver lasciato così il sapore della mia patria, dando un tocco speciale ai personaggi; ciò non significa che non posso usare l’italiano puro quando è necessario per esprimere un determinato personaggio.

 

 

MTDD: Quali sono le opere teatrali che preferisci e c’è qualche ruolo che ti piacerebbe interpretare in futuro e che non ti è stato ancora offerto o a cui non hai ancora pensato?

 

NS: Me ne piacciono tantissimi! In particolare vorrei interpretare Anna Karenina, Lady Macbeth, Medea… Ma soprattutto mi piacerebbe interpretare dei ruoli nel cinema come protagonista guidata dai registi come Almodovar, …Nikita Mikhalkov, Luc Besson …e, in Italia,  Gabriele Muccino, Gabriele Salvatores e anche un altro regista italiano con cui ho già collaborato:  Francesco Colangelo.

 

 

MTDD: Cosa ti danno il palcoscenico ed il riconoscimento del pubblico della tua bravura, del tuo innato talento come artista?

 

NS: Sono emozioni quasi inspiegabili, immense… è un grande riconoscimento al mio percorso, il mio modo di esprimere la mia arte, i sacrifici e le ispirazioni che vengono colte, apprezzate. Fanno capire che sei sulla giusta strada. Ti arricchiscono da dentro, aumentando la voglia di creare e dare.

 

 

MTDD: Vuoi parlarci brevemente delle tue altre attività?

 

NS: L’altra forma d’espressione artistica che mi appassiona è sicuramente il canto. Ho fatto varie performance in diverse occasioni. Adesso sono in preparazione per un concerto-performance con il chitarrista di Gypsy King Francesco Grant e la pianista Marina Chiubotaru ispirandomi alla vibrazione artistica dei quadri di Marcella di Martino… L’altra bellissima esperienza è  Fuoriclasse Talent di Ivano Trau e Catiuscia Siddi nel ruolo della conduttrice ufficiale affiancata dal bravissimo Marco Senise, dove ho sentito molto il valore della condivisione e della …forza del Talento che viene valorizzato… .

 

 

MTDD: Hai progetti per il futuro di cui puoi accennarci qualcosa?

 

NS: Ho vari progetti. Riproporre il mio spettacolo “Lasciando un Segno…” diretto stavolta dal grande Matteo Tarasco; creare uno spettacolo dedicato alla Prima ballerina di Bol’shoj, Majja Michajlovna Pliseckaja, coinvolgendo l’attrice Maria Rosaria Omaggio. Affiancare come aiuto-regia Felice Maria Corticchia nel cortometraggio in oggetto che si intitola: "Chi sarà il prossimo?”; proseguire con il progetto “Al Tribeca”, dell’autore siciliano Andrea Giostra, con l’attore e autore Georgiano Gabriele Napoleone Elbano…e con una commedia di Marco Massimiani “Ypocrites”…

 

 

 

MTDD: Natalia, c’è qualcosa cui non abbiamo ancora accennato e che vorresti condividere con i nostri lettori?

 

NS: Si è avverato il mio grande sogno: sono stata sul Red Carpet al Festival di Venezia con il cortometraggio “Human’s angels” di Emanuela Del Zompo con la protagonista, Rosanna Gambone, un’attrice disabile che purtroppo è volata via… vorrei ricordarla con grande amore ed affetto…e vorrei dedicarle una canzone “Cielo” cantata in russo…


 




 

MTDD: Mi spiace molto per la morte di questa attrice e ti faccio le mie più sentite condoglianze per la perdita.

 

I lettori e le lettrici che volessero seguire le tue attività e venire a vedere uno dei tuoi spettacoli in che modo potranno rimanere aggiornati o contattarti?

 

NS: Potranno seguirmi tramite il mio sito web natalia_simonova.com, Instagram nataliasimonovaactress e FB NATALIA Simonova.

 

 


MTDD: Grazie Natalia per aver partecipato a questa intervista. Mi farà molto piacere averti ancora mia ospite in futuro.

 

NS: Grazie davvero di cuore, carissima Maria Teresa. È stato un piacere ed un onore essere intervistata da una Donna così piena di talenti, di cultura e tanta umanità e generosità d’animo. Io dico sempre quando semini l’amore, lo raccogli sempre, anche dove meno te lo aspetti.

 

Grazie di cuore.

 


Saturday, September 11, 2021

Laboratori Teatrali: Empatia, gestione delle proprie emozioni e arte comunicativa - Intervista a Rosa Genovese, Psicologa, Attrice, Autrice, Regista teatrale - di Maria Teresa De Donato

 

Laboratori Teatrali:

Empatia, gestione delle proprie emozioni e arte comunicativa

Intervista a Rosa Genovese, Psicologa, Attrice, Autrice, Regista teatrale

di Maria Teresa De Donato


 

Un’altra graditissima ospite è tornata a trovarci oggi: Rosa Genovese, Attrice, Autrice, Regista Teatrale. Dottoressa in Psicologia Clinica.

Con lei abbiamo già parlato in passato de Il Mondo dei Sogni , delle loro origini, del loro significato simbolico con cui le nostre esperienze interiori, i nostri sentimenti e i nostri pensieri vengono espressi come fossero esperienze sensoriali e dei concetti di ‘individuazione’ ed ‘incoscio collettivo’. Il tutto affrontato, quindi, da un’ottica psicologica e non esoterica.

Oggi, con Rosa, parleremo sempre di psicologia, approcciandola, però, attraverso l’attività teatrale e, quindi, la ‘finzione’ e la ‘rappresentazione scenica’.

 

 

MTDD: Ciao Rosa e benvenuta nuovamente nel mio Salotto Culturale Virtuale. È sempre un piacere averti mia ospite

RG: Grazie Maria Teresa, anche per me è un piacere incontrarti. A proposito di “finzione” posso dirti che il teatro è uno strumento potentissimo che permette di cercare, di  indagare e di interrogarsi sulla verità nelle umane vicende e tutto questo attraverso la finzione; a questo proposito cito le parole di un grande attore recentemente scomparso, Gigi Proietti che così si esprimeva: “Benvenuti a Teatro dove tutto è finto ma niente è falso”.

 

MTDD: Rosa, per chi non ti conoscesse e non avesse avuto ancora la possibilità di leggere la nostra precedente intervista, vorresti presentarti e parlarci un po’ di te, dei tuoi studi, del tuo lavoro e di quant’altro ancora vorrai condividere con i nostri lettori?

RG: Raccontarsi non sempre è semplice, anche perché la vita non scorre su binari certi e spesso ci sono interruzioni, deviazioni, brusche frenate, accelerazioni e tanto altro. Di me posso dirti che ho origini siciliane che sono nata in Africa a Tripoli in Libia precisamente e che la mia vita fin da giovanissima si è svolta e si svolge tutt’ora nella città metropolitana di Roma, capitale d’Italia. Per quello che riguarda i miei studi ho sempre avuto passione per la matematica, la filosofia  e la letteratura; in particolare le biografie mi hanno sempre avvinto. Dopo il liceo scientifico scelsi la facoltà di psicologia ma interruppi gli studi per dedicarmi a ciò che in quel momento sentivo preminente in me l’Amore per la recitazione. Ho studiato due anni nella scuola di Alessandro Fersen e due anni al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ho potuto così cimentarmi sia con la recitazione teatrale e la psicotecnica di Fersen ed incontrare importanti registi e personaggi del mondo del cinema nella scuola cinematografica più importante d’Italia. Ho avuto modo in quel periodo di stringere amicizia con giovani che ora sono affermati produttori, sceneggiatori, e operatori a tutti I livelli nel campo cinematografico. Ma è l’espressione teatrale che ha predominate in me attraverso la partecipazione a molteplici spettacoli in qualità di attrice. Nel Corso degli anni si è sviluppata in me una predisposizione alla scrittura teatrale, (diversi i miei testi rappresentati), ed anche una inclinazione all’insegnamento. Ho realizzato un metodo di didattica teatrale per bambini unita all’insegnamento dei Diritti dell’Infanzia che si è concretizzata nel testo “Pinocchio dei Diritti”.

 

MTDD: Alla tua carriera di attrice e regista teatrale e di drammaturga ne hai affiancate altre. Una di queste è quella di Psicologa Clinica.

Come sei approdata a questa scelta?

RG: Come ti accennavo dopo il liceo scelsi la facoltà di psicologia lasciando a metà gli studi per studiare recitazione; ma era rimasto in me il rammarico di non aver completato gli studi universitari così in età adulta per non avere rimpianti colmai questo vuoto laureandomi dapprima in Scienze e tecniche psicologiche nell’arco di vita con una tesi su “La Consulenza filosofica” e poi specializzandomi in Psicologia clinica con una tesi su “Caratteristiche di personalità e fenomenologia nei Disturbi del Comportamento Alimentare”. Dopo aver effettuato un tirocinio annuale e un esame di Stato mi sono potuta iscrivere all’Ordine degli psicologi del Lazio ed attualmente svolgo la libera professione come psicologa clinica.

 

Hai trovato delle comunanze tra questi due indirizzi e se sì, quali esattamente?

RG: Teatro e psicologia per me sono due facce della stessa medaglia. Se ci pensi il teatro da sempre narra delle vicende umane e la psicologia, diventata scientifica, dell’analisi del comportamento umano. Non dimentichiamo che psicologia deriva da psyché che significa anima, soffio vitale. A questo proposito ti racconto un aneddoto che mi è capitato qualche giorno fa mentre ero in vacanza in Sicilia, a Siracusa città dove mi reco ogni anno e come ogni anno utilizzo I mezzi pubblici incontrando varie persone. Una di queste con evidenti problemi psichiatrici mi ha chiesto la differenza tra lo psichiatra e lo psicologo, quando gli ho detto che psyché significa anima, soffio vitale; mi ha risposto: Allora lei è il dottore dell’Anima? Io sorridendo ho risposto: Sì! Mi piaceva questa definizione: Dottore dell’Anima!

 

MTDD: La tua passione per il teatro e per la psicologia e le tue competenze maturate in entrambi questi settori ti hanno portata alla creazione di “Laboratori Teatrali”, come tu stessa li hai definiti.

Come è maturata questa idea?

RG: Il mio percorso di vita è strettamente legato al mio sentire passione per la recitazione e interesse per la psicologia è stata un’ unione sofferta ma attualmente felice.

 

MTDD: Come Naturopata, ho una veduta olistica della Vita in generale, dell’Essere umano e della Salute in particolare. Considero quest’ultima il risultato dell’equilibrio tra corpo fisico, mente e spirito, pur essendoci anche altri fattori che contribuiscono a completare il quadro.  L’Arte può essere certamente di supporto per la conservazione ed il ripristino di Salute e Benessere.

In cosa consistono esattamente questi tuoi “Laboratori Teatrali” e quale aiuto pratico possono dare ai partecipanti?

RG: Si tratta di lezioni di dizione e recitazione individuali e di gruppo. L’aiuto che deriva ai partecipanti è quello di focalizzare l’attenzione sul proprio corpo, sulla respirazione, sull’emissione vocale e sull’intonazione. Quando si pone attenzione al corpo inevitabilemente ci si confronta anche con la propria capacità comunicativa, con le proprie emozioni e sentimenti soprattutto quelli che non si riescono ad esprimere. In realtà a partire da una lezione di tecnica di recitazione teatrale si arriva a confrontarsi con se stessi e ad approfondire la conoscenza del proprio agire e “sentire”. Si potrebbe parlare di “alfabetizzazione emozionale”. Non tutte le persone sanno dare un nome alle proprie emozioni e sentimenti. C’è un filone di pensiero molto importante che parla di “Intelligenza emotiva” messa tanto bene in evidenza da Daniel Goleman nei suoi scritti.

 

MTDD: Vorresti parlarcene brevemente?

RG: Daniel Goleman è uno psicologo statunitense venuto alla ribalta internazionale con il libro “Intelligenza emotiva”. L’autore nel 1995 mise in evidenza come l’intelligenza valutata con il classico Q.I. (Quoziente intellettivo) metteva in risalto le capacità logico razionali delle persone ma trascurava tutta un’altra parte non meno importante, ma poco valorizzata, quella delle emozioni. Chiamò questo ambito Intelligenza emotiva che consiste nella capacità di comprendere le proprie e altrui emozioni e sentimenti; nella capacità di empatia ed autocontrollo rispetto ad esempio ad emozioni come la rabbia o la paura; ma anche nella capacità di autodeteminarsi e perseverare nei propri obiettivi nonostante le frustrazioni. In breve Goleman ha dichiarato e messo in evidenza che i sentimenti contano quanto il pensiero razionale, se non di più, ricordando che le emozioni sono tendenzialmente impulsi ad agire e che quindi hanno un ruolo importantissimo nella vita e nelle decisioni delle persone. La radice della parola emozione deriva, infatti, dal verbo latino “moveo” che significa “muovere” con l’aggiunta del prefisso “e” (movimento da) ed indica che ogni emozione è appunto una tendenza ad agire. In sintesi per il benessere psicologico delle persone è necessario trovare un equilibrio tra pensiero astratto ed emozione-azione. In sostanza nei miei laboratori teatrali cerco di lavorare proprio su questo aspetto: quello dell’intelligenza emotiva.

 

MTDD: Molto interessante. Un aspetto sicuramente degno di essere approfondito. In questi tuoi corsi, per tua stessa ammissione, ti ispiri al "Principio delle proprietà emergenti”.

Vorresti spiegare ai nostri lettori di cosa si tratta e come lo applichi?

RG: “Il tutto è più della somma delle parti”. Posso farti un esempio, consideriamo una coppia di coniugi che chiameremo Maria e Giovanni, Maria ha una personalità e Giovanni un’altra con storie diverse ad un certo punto diventano “coppia”; ecco quella coppia che si forma non è più Maria o Giovanni ma è qualcosa di più e di diverso: è un “terzo” che non è semplice somma di Maria e Giovanni ma è qualcosa di più e di unico. Se Maria fosse sposata con Stefano, quella parte in più sarebbe diversa da quella nata nella coppia di Maria con Giovanni. Nei laboratori teatrali quella parte unica ed in più è data dall’ espressione artistica e da quanto il soggetto riesce ad esprimere la propria autenticità attraverso la recitazione nell’interazione con gli altri.

 

MTDD: Quali risultati – a livello di crescita, maturazione e sviluppo personale – hai potuto notare nei partecipanti ai tuoi Laboratori Teatrali?

RG: I miei laboratori che svolgo nel mio “Studio di Teatro Arte e Psicologia” mi hanno dato molte soddisfazioni. Ho visto persone incerte, timide, aprirsi e mettersi in ascolto di se stesse e degli altri Tutto ciò ha apportato benefici psico-fisici nella loro vita quotidiana. Non dimentichiamo, inoltre, che in questi laboratori l’aspetto ludico è fondamentale. Utilizzo tra le altre la tecnica del dott. Madan Kataria dello Yoga della risata e la tecnica dello scambio di ruolo. In realtà questo “spazio fisico” in cui avviene il laboratorio è uno spazio di espressione creativa e questo apporta molta libertà e gioia nei partecipanti.

 

MTDD: “Scambio di ruolo”, quindi ‘empatia’ e capacità di ‘gestire le proprie emozioni’ sono concetti fondamentali per vivere una vita sana ed equilibrata non solo con se stessi, ma anche con gli altri. Tuttavia, sembra che in realtà ci siano relativamente poche le persone in grado di metterle in pratica.

Secondo te, qual è il motivo principale di questa carenza o incapacità di ‘immedesimarsi nell’altro’?

RG: Lo scambio di ruolo aiuta proprio in questo. Ci consente, infatti, di iniziare a vedere e a  'sentire' da un’altra prospettiva una stessa situazione, ossia a metterci nei 'panni' degli altri. Questo non significa condividere le stesse idee, ma piuttosto comprendere l’altra prospettiva e dunque se la si comprende la si rispetta anche. La carenza di empatia deriva dal nostro Ego. Viviamo in una società con il culto dell’individualismo e del narcisismo. Siamo tutti più o meno egocentrici. Tutto ruota intorno all’Io. E’ come se fossimo il Centro dell’Universo, ma sappiamo da tanto ormai che l’Universo è immenso e che noi siamo solo un minuscolo puntino. Forse dovremmo rammentarlo più spesso.

 

MTDD: Dovremmo farlo certamente. Grazie Rosa, per aver accettato di nuovo il mio invito ed essere stata qui con noi oggi.

Coloro che desiderassero avere maggiori informazioni sui tuoi Laboratori Teatrali o sulle tue Consulenze Online come Psicologa in che modo possono contattarti?

RG: Grazie a te Maria Teresa per le domande che spingono a riflessioni approfondite e non banali. E’ semplice contattarmi attraverso il mio sito oppure mandando un messaggio su WhatsApp o sulla mia pagina fb per prendere un appuntamento. Recentemente a causa della pandemia ho incentivato le consulenze psicologiche on line,  sia per raggiungere persone fisicamente distanti, sia per evitare contagi del virus. Forse  non ne abbiamo parlato a sufficienza, ma oltre ai miei laboratori teatrali svolgo la libera professione come psicologa clinica. Mi occupo soprattutto di problemi esistenziali, problematiche di coppia, separazioni e divorzi soprattutto per proteggere i minori da situazioni psicologicamente invalidanti. Si sa che prevenire è meglio che curare. Il mio ambito di psicologa clinica è anche quello del counselling: una persona può contattarmi sia per una semplice consulenza sia per un percorso di chiarimento in riferimento a dubbi, scelte alle quali prima o poi tutti siamo chiamati. L'aiuto di un esperto psicologo può aiutare molto nel districare la 'matassa dei pensieri' imparando a prestare ascolto alle proprie emozioni e a mettersi in contatto con la propria interiorità per raggiungere un miglior equilibrio e benessere psico-fisico nella vita di tutti i giorni.

Il mio sito è www.rosagenovese.com  

Cell. +39 3488997582 (Wats app)

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