Wednesday, December 1, 2021

Dalla Russia con amore, un’artista a tutto tondo - Intervista a Natalia Simonova - di Maria Teresa De Donato

 

Dalla Russia con amore, un’artista a tutto tondo

 

Intervista a Natalia Simonova

 

di Maria Teresa De Donato



 

 

Bellezza, simpatia, grazia, intelligenza, cultura, determinazione, spontaneità ed umiltà: queste le caratteristiche con cui a mio avviso si muove nel mondo Natalia Simonova.


Dotata di grande charme e di un lieve accento straniero che ti affascina immediatamente, Natalia non può che piacerti sin dall’inizio, come persona, prima ancora che come artista.


Tante sono le cose da dire su di lei, ma, come al solito, lascio che sia lei stessa a presentarsi.

 

 




MTDD: Ciao Natalia e benvenuta in questo mio Blog e Salotto Culturale Virtuale. Sono felicissima di averti mia ospite.

 

NS: Ciao carissima Maria Teresa! Felice e grata di fare questa intervista con te.

 

 

MTDD: Natalia, prima di addentrarci nella tua attività di artista, mi farebbe piacere se tu ti presentassi al nostro pubblico di lettori raccontandoci un po’ di te, partendo proprio dalla tua infanzia ed adolescenza in Russia – un Paese immenso, affascinante, ricco di storia, di arte e di cultura, così lontano e, per molti aspetti, diverso dal nostro. 

 

NS: Sì, cara Maria Teresa, sono veramente contenta di essere nata in Russia, precisamente negli Urali, ad Ekaterinburg… La mia infanzia non è stata facile, perché stavo spesso negli ospedali… Mia mamma ha visto però in me qualcosa di speciale, di artistico, una forza espressiva… Così mi ha portato a studiare il balletto classico, sperando anche che mi rinforzasse la salute. Ricordo che non avevo tante forze, ma mi dicevo: “Ce la farai! Sei forte! Poi mi facevano male i piedi dopo le ore passate alla sbarra… ma lì ho imparato a stare dritta e sorridere sempre! Poi sono diventata la solista del teatro del balletto per i ragazzi ed ho interpretato… il ruolo che è diventato uno dei miei preferiti, il Cigno! Da lì come se aprissi le ali ho acquistato sicurezza. Dopo ho proseguito con gli studi all’Accademia d’Arte Drammatica, così mi sono appassionata anche di recitazione ed interpretazione. La disciplina e la cultura russe mi hanno creato un fondamento molto solido e pieno di sfumature…

 

 

MTDD: Vorresti parlarci della tua preparazione scolastica ed accademica? So che hai iniziato con il balletto per poi proseguire – o piuttosto dovrei dire integrarlo – con la recitazione ed il canto. 

 

NS: Con grande piacere! Come ho già detto, sono nata in Russia; ho finito la scuola e parallelamente ho studiato il metodo del Balletto Russo della famosa Vaganova. Poi mia mamma mi ha portato in Georgia, a Tbilisi, perché ha avuto il secondo matrimonio. Così mi sono laureata lì all’Accademia di Arte drammatica e circense. Da subito ho dimostrato molti talenti in varie discipline artistiche: ballo moderno, recitazione, pantomima, canto… e forse già lì ho percepito la mia versatilità e il trasformismo... Poi ho avuto anche esperienze come show girl alla TV Georgiana; ho aperto anche il teatro di Moda... prima di trasferirmi in Italia.

 

 

MTDD: Ad un certo punto della tua vita hai deciso di trasferirti in Italia. 

 

Perché hai scelto proprio l’Italia e quali sono state le principali differenze che hai notato non solo da un punto di vista ‘culturale’, ma anche da quello della formazione artistica ed accademica? Puoi farci degli esempi? 

 

NS: Nell’anno 2000 ho vinto il titolo di vice-miss Georgia nell’Universo e sarei dovuta andare a rappresentare la Georgia come candidata a Miss Universo… ma… ho ricevuto una proposta dall’Accademia Koefia di Alta Moda di Roma per fare uno stage con loro ... Roma mi è entrata nel cuore così forte, come fosse un Destino! Quindi non ho avuto nessun dubbio di venire qui…

Roma e l’Italia mi hanno dato molto. Ho imparato a vivere ogni attimo, a vivere la Bellezza, ad approfittare di varie opportunità di condivisione artistica!  Ho fatto televisione, moda, performance… così ho sentito la necessità di studiare: ho studiato con i Grandi del Teatro: Giorgio Albertazzi, Mauro Avogadro,  Melania Giglio e Daniele Salvo, e infine con Matteo Tarasco che reputo il mio Maestro.

 

 

MTDD: Cosa hai abbracciato e più ti piace della nostra ‘italianità’ e perché?

 

NS: Quando avevo 10 anni ho scritto un saggio “Amo Roma”. Dopo mi hanno cominciato a soprannominare “italianka” (l'italiana) Forse perché ero già molto italiana nei modi, gesti, estroversa, con la voglia di far festa anche nei momenti difficili, la voglia di vivere bene, abbracciando e condividendo! Amo l’Italia. Gli italiani sono un popolo geniale, pieno di vita e di inventiva, con gusti fini, con la capacità di gioire della vita e di creare amicizie, di esprimersi attraverso vari interessi… in più apprezzano i valori legati alla famiglia ed il buon cibo!

 

 

MTDD: Nel 1988, la Grande ad altrettanto amata attrice romana, Monica Vitti, in un incontro con gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia sottolineò l’importanza di imparare non solo a recitare, ma anche a cantare, a ballare e li incoraggiò anche a studiare le lingue straniere. Tu tutto questo ‘pacchetto’ di competenze già lo hai. 

 

Cosa ti ha spinto a diventare un’artista a tutto tondo? 

 

NS: Sono completamente d’accordo con la stupenda e grande Monica Vitti. L’artista è come una tavoletta di colori, come un arcobaleno, più colori usi, più aumentano le sfumature, la forza artistico-espressiva e le emozioni nell’interpretazione. Il canto, la danza, i cambi della voce, la conoscenza delle lingue … sono come i colori che aumentano la forza artistica di un Attore ed in più arricchiscono lui stesso e la sua anima.

 



 

MTDD: Nella tua biografia si legge: “Come  un pittore utilizza i colori di una tavolozza, lei ha studiato il balletto, la recitazione e il canto per poter esprimersi al meglio artisticamente. Ciò che è arte non è mai fermo, nessuno può mai dire sono arrivato/a, è sempre un percorso.” 

 

Cos’è l’Arte per Natalia Simonova? 

 

NS: L’Arte è  l’espressione personale,  unica irreperibile della bellezza universale, donata da un’artista al mondo, attraverso le vibrazioni dell’animo, la sua sensibilità, i mezzi della propria visione e le proprie sensazioni. È un  linguaggio senza il quale l’artista non riesce a sopravvivere, perché diventa una forma con cui “trasmettere l’amore, la passione e l’estro” come il messaggio personale ed unico della propria anima all’umanità.

 

 

MTDD: In Italia hai lavorato in RAI, girato la fiction “Intelligence” con Raul Bova, “Di tutti i colori ” di Max Nardari, ma anche continuato la carriera teatrale dedicandoti allo studio con mostri sacri del teatro italiano, quali Daniele Salvo, Mauro Avogadro e anche il grande Maestro Albertazzi.

 

NS: Sì, ho fatto molte esperienze artistiche e creative. Ogni persona ed ogni esperienza mi ha arricchito tanto perché mi piace imparare e mi piace migliorare sempre. Ogni maestro ha lasciato un segno sulla mia arte e  ha aiutato ad approfondire le mie capacità e le qualità. Le nostre anime sono venute qui per imparare e, soprattutto, cosa molto importante, imparare ad amare in modo incondizionato…

 

 

MTDD: In passato hai interpretato anche personaggi come Arianna di Filo di Arianna e Donna Anna di Don Giovanni diretta dal Maestro Matteo Tarasco, mentre al momento sei la protagonista di vari spettacoli, di alcuni dei quali sei anche regista, e che ti vedono interprete di grandi donne del secolo scorso, tra cui Marlene Dietrich e Judy Garland in "Lasciando un segno” e di Mata Hari nell’omonimo spettacolo. L’ultimo tuo lavoro è “Mosca, a Mosca, a Mosca..” dedicato alla moglie di Anton Cechov.

 

Parlaci di questi spettacoli, dei personaggi e persino delle protagoniste che interpreti (o hai interpretato). Cosa ti affascina di ciascuna di loro ed in che modo l’interpretare ciascun ruolo ha un effetto su di te, come donna e come attrice?

 

NS: Come ho già accennato, adoro trasformarmi nei vari personaggi. Ognuno mi dona qualcosa di speciale ed unico… Così Arianna mi ha riportato dentro me stessa e allo stato primordiale che è in me; ha fatto uscire la Donna attraverso passato, presente e futuro che con “i fili “ avvolge con l’incredibile mistero della Femminilità e l’Invisibile… Invece Olga Knipper mi colpisce per la sua voglia di riportare in vita il suo amato Cechov che sta morendo in un triste albergo di Berlino… La mia Mata Hari ricorda la sua vita, oltre ad essere considerata fatale, ma soprattutto la sua ode all’amore della sua vita prima di essere  fucilata… E poi ogni personaggio del mio spettacolo “Lasciando un segno “ esprime quella parte “non detta”, intima, toccante della propria natura, lasciando un Segno irreperibile ed unico; ogni Donna si racconta attraverso la recitazione, la danza, il canto… donando qualcosa di speciale al pubblico, ma dando anche la speranza che ognuno è un universo, ricco di sfumature…

 

 

MTDD: Il tuo essere russa influisce, a tuo avviso, sulla scelta dei ruoli e personaggi che scegli di recitare? E se sì, perché e fino a che punto?

 

NS: Un giorno sono stata davanti ad una scelta importante. Studiando la dizione, ho riflettuto  se volevo pulire del tutto il mio leggero accento russo, oppure usarlo come una mia personale particolarità e firma… Così ho deciso di creare il mio proprio Stile. L’accento russo mi ha aiutata a creare il mio stile e ad aumentare il mio fascino. Penso di aver lasciato così il sapore della mia patria, dando un tocco speciale ai personaggi; ciò non significa che non posso usare l’italiano puro quando è necessario per esprimere un determinato personaggio.

 

 

MTDD: Quali sono le opere teatrali che preferisci e c’è qualche ruolo che ti piacerebbe interpretare in futuro e che non ti è stato ancora offerto o a cui non hai ancora pensato?

 

NS: Me ne piacciono tantissimi! In particolare vorrei interpretare Anna Karenina, Lady Macbeth, Medea… Ma soprattutto mi piacerebbe interpretare dei ruoli nel cinema come protagonista guidata dai registi come Almodovar, …Nikita Mikhalkov, Luc Besson …e, in Italia,  Gabriele Muccino, Gabriele Salvatores e anche un altro regista italiano con cui ho già collaborato:  Francesco Colangelo.

 

 

MTDD: Cosa ti danno il palcoscenico ed il riconoscimento del pubblico della tua bravura, del tuo innato talento come artista?

 

NS: Sono emozioni quasi inspiegabili, immense… è un grande riconoscimento al mio percorso, il mio modo di esprimere la mia arte, i sacrifici e le ispirazioni che vengono colte, apprezzate. Fanno capire che sei sulla giusta strada. Ti arricchiscono da dentro, aumentando la voglia di creare e dare.

 

 

MTDD: Vuoi parlarci brevemente delle tue altre attività?

 

NS: L’altra forma d’espressione artistica che mi appassiona è sicuramente il canto. Ho fatto varie performance in diverse occasioni. Adesso sono in preparazione per un concerto-performance con il chitarrista di Gypsy King Francesco Grant e la pianista Marina Chiubotaru ispirandomi alla vibrazione artistica dei quadri di Marcella di Martino… L’altra bellissima esperienza è  Fuoriclasse Talent di Ivano Trau e Catiuscia Siddi nel ruolo della conduttrice ufficiale affiancata dal bravissimo Marco Senise, dove ho sentito molto il valore della condivisione e della …forza del Talento che viene valorizzato… .

 

 

MTDD: Hai progetti per il futuro di cui puoi accennarci qualcosa?

 

NS: Ho vari progetti. Riproporre il mio spettacolo “Lasciando un Segno…” diretto stavolta dal grande Matteo Tarasco; creare uno spettacolo dedicato alla Prima ballerina di Bol’shoj, Majja Michajlovna Pliseckaja, coinvolgendo l’attrice Maria Rosaria Omaggio. Affiancare come aiuto-regia Felice Maria Corticchia nel cortometraggio in oggetto che si intitola: "Chi sarà il prossimo?”; proseguire con il progetto “Al Tribeca”, dell’autore siciliano Andrea Giostra, con l’attore e autore Georgiano Gabriele Napoleone Elbano…e con una commedia di Marco Massimiani “Ypocrites”…

 

 

 

MTDD: Natalia, c’è qualcosa cui non abbiamo ancora accennato e che vorresti condividere con i nostri lettori?

 

NS: Si è avverato il mio grande sogno: sono stata sul Red Carpet al Festival di Venezia con il cortometraggio “Human’s angels” di Emanuela Del Zompo con la protagonista, Rosanna Gambone, un’attrice disabile che purtroppo è volata via… vorrei ricordarla con grande amore ed affetto…e vorrei dedicarle una canzone “Cielo” cantata in russo…


 




 

MTDD: Mi spiace molto per la morte di questa attrice e ti faccio le mie più sentite condoglianze per la perdita.

 

I lettori e le lettrici che volessero seguire le tue attività e venire a vedere uno dei tuoi spettacoli in che modo potranno rimanere aggiornati o contattarti?

 

NS: Potranno seguirmi tramite il mio sito web natalia_simonova.com, Instagram nataliasimonovaactress e FB NATALIA Simonova.

 

 


MTDD: Grazie Natalia per aver partecipato a questa intervista. Mi farà molto piacere averti ancora mia ospite in futuro.

 

NS: Grazie davvero di cuore, carissima Maria Teresa. È stato un piacere ed un onore essere intervistata da una Donna così piena di talenti, di cultura e tanta umanità e generosità d’animo. Io dico sempre quando semini l’amore, lo raccogli sempre, anche dove meno te lo aspetti.

 

Grazie di cuore.