Laboratori
Teatrali:
Empatia,
gestione delle proprie emozioni e arte comunicativa
Intervista
a Rosa Genovese, Psicologa, Attrice, Autrice, Regista teatrale
di
Maria Teresa De Donato
Un’altra graditissima
ospite è tornata a trovarci oggi: Rosa Genovese, Attrice, Autrice, Regista
Teatrale. Dottoressa in Psicologia Clinica.
Con lei abbiamo già
parlato in passato de Il
Mondo dei Sogni , delle loro
origini, del loro significato simbolico con cui le nostre esperienze interiori,
i nostri sentimenti e i nostri pensieri vengono espressi come fossero
esperienze sensoriali e dei concetti di ‘individuazione’ ed ‘incoscio
collettivo’. Il tutto affrontato, quindi, da un’ottica psicologica e non
esoterica.
Oggi, con Rosa, parleremo
sempre di psicologia, approcciandola, però, attraverso l’attività teatrale e,
quindi, la ‘finzione’ e la ‘rappresentazione scenica’.
MTDD: Ciao Rosa e
benvenuta nuovamente nel mio Salotto Culturale Virtuale. È sempre un piacere
averti mia ospite
RG:
Grazie Maria Teresa, anche per me è un piacere incontrarti. A proposito di
“finzione” posso dirti che il teatro è uno strumento potentissimo che permette
di cercare, di indagare e di
interrogarsi sulla verità nelle umane vicende e tutto questo attraverso la
finzione; a questo proposito cito le parole di un grande attore recentemente
scomparso, Gigi Proietti che così si esprimeva: “Benvenuti a Teatro dove
tutto è finto ma niente è falso”.
MTDD: Rosa, per chi non
ti conoscesse e non avesse avuto ancora la possibilità di leggere la nostra
precedente intervista, vorresti presentarti e parlarci un po’ di te, dei tuoi
studi, del tuo lavoro e di quant’altro ancora vorrai condividere con i nostri
lettori?
RG:
Raccontarsi non sempre è semplice, anche perché la vita non scorre su binari
certi e spesso ci sono interruzioni, deviazioni, brusche frenate, accelerazioni
e tanto altro. Di me posso dirti che ho origini siciliane che sono nata in
Africa a Tripoli in Libia precisamente e che la mia vita fin da giovanissima si
è svolta e si svolge tutt’ora nella città metropolitana di Roma, capitale
d’Italia. Per quello che riguarda i miei studi ho sempre avuto passione per la
matematica, la filosofia e la
letteratura; in particolare le biografie mi hanno sempre avvinto. Dopo il liceo
scientifico scelsi la facoltà di psicologia ma interruppi gli studi per
dedicarmi a ciò che in quel momento sentivo preminente in me l’Amore per la
recitazione. Ho studiato due anni nella scuola di Alessandro Fersen e due anni
al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ho potuto così cimentarmi sia con la
recitazione teatrale e la psicotecnica di Fersen ed incontrare importanti
registi e personaggi del mondo del cinema nella scuola cinematografica più
importante d’Italia. Ho avuto modo in quel periodo di stringere amicizia con
giovani che ora sono affermati produttori, sceneggiatori, e operatori a tutti I
livelli nel campo cinematografico. Ma è l’espressione teatrale che ha
predominate in me attraverso la partecipazione a molteplici spettacoli in
qualità di attrice. Nel Corso degli anni si è sviluppata in me una
predisposizione alla scrittura teatrale, (diversi i miei testi rappresentati),
ed anche una inclinazione all’insegnamento. Ho realizzato un metodo di
didattica teatrale per bambini unita all’insegnamento dei Diritti dell’Infanzia
che si è concretizzata nel testo “Pinocchio dei Diritti”.
MTDD:
Alla tua carriera di attrice e regista teatrale e di drammaturga ne hai
affiancate altre. Una di queste è quella di Psicologa Clinica.
Come sei approdata a
questa scelta?
RG: Come
ti accennavo dopo il liceo scelsi la facoltà di psicologia lasciando a metà gli
studi per studiare recitazione; ma era rimasto in me il rammarico di non aver
completato gli studi universitari così in età adulta per non avere rimpianti
colmai questo vuoto laureandomi dapprima in Scienze e tecniche psicologiche
nell’arco di vita con una tesi su “La Consulenza filosofica” e poi
specializzandomi in Psicologia clinica con una tesi su “Caratteristiche di
personalità e fenomenologia nei Disturbi del Comportamento Alimentare”. Dopo
aver effettuato un tirocinio annuale e un esame di Stato mi sono potuta
iscrivere all’Ordine degli psicologi del Lazio ed attualmente svolgo la libera
professione come psicologa clinica.
Hai trovato delle
comunanze tra questi due indirizzi e se sì, quali esattamente?
RG:
Teatro e psicologia per me sono due facce della stessa medaglia. Se ci pensi il
teatro da sempre narra delle vicende umane e la psicologia, diventata
scientifica, dell’analisi del comportamento umano. Non dimentichiamo che
psicologia deriva da psyché che significa anima, soffio vitale. A questo
proposito ti racconto un aneddoto che mi è capitato qualche giorno fa mentre
ero in vacanza in Sicilia, a Siracusa città dove mi reco ogni anno e come ogni
anno utilizzo I mezzi pubblici incontrando varie persone. Una di queste con
evidenti problemi psichiatrici mi ha chiesto la differenza tra lo psichiatra e
lo psicologo, quando gli ho detto che psyché significa anima, soffio vitale; mi
ha risposto: Allora lei è il dottore dell’Anima? Io sorridendo ho risposto: Sì!
Mi piaceva questa definizione: Dottore dell’Anima!
MTDD:
La tua passione per il teatro e per la psicologia e le tue competenze maturate
in entrambi questi settori ti hanno portata alla creazione di “Laboratori
Teatrali”, come tu stessa li hai definiti.
Come è maturata questa
idea?
RG:
Il mio percorso di vita è strettamente legato al mio sentire passione per la
recitazione e interesse per la psicologia è stata un’ unione sofferta ma
attualmente felice.
MTDD: Come
Naturopata, ho una veduta olistica della Vita in generale, dell’Essere umano e
della Salute in particolare. Considero quest’ultima il risultato
dell’equilibrio tra corpo fisico, mente e spirito, pur essendoci anche altri
fattori che contribuiscono a completare il quadro. L’Arte può essere certamente di supporto per
la conservazione ed il ripristino di Salute e Benessere.
In cosa consistono
esattamente questi tuoi “Laboratori Teatrali” e quale aiuto pratico
possono dare ai partecipanti?
RG:
Si tratta di lezioni di dizione e recitazione individuali e di gruppo. L’aiuto
che deriva ai partecipanti è quello di focalizzare l’attenzione sul proprio
corpo, sulla respirazione, sull’emissione vocale e sull’intonazione. Quando si
pone attenzione al corpo inevitabilemente ci si confronta anche con la propria
capacità comunicativa, con le proprie emozioni e sentimenti soprattutto quelli
che non si riescono ad esprimere. In realtà a partire da una lezione di tecnica
di recitazione teatrale si arriva a confrontarsi con se stessi e ad
approfondire la conoscenza del proprio agire e “sentire”. Si potrebbe parlare
di “alfabetizzazione emozionale”. Non tutte le persone sanno dare un nome alle
proprie emozioni e sentimenti. C’è un filone di pensiero molto importante che
parla di “Intelligenza emotiva” messa tanto bene in evidenza da Daniel Goleman
nei suoi scritti.
MTDD:
Vorresti parlarcene brevemente?
RG: Daniel Goleman è uno psicologo statunitense venuto alla ribalta
internazionale con il libro “Intelligenza emotiva”. L’autore nel 1995 mise in
evidenza come l’intelligenza valutata con il classico Q.I. (Quoziente
intellettivo) metteva in risalto le capacità logico razionali delle persone ma
trascurava tutta un’altra parte non meno importante, ma poco valorizzata,
quella delle emozioni. Chiamò questo ambito Intelligenza emotiva
che consiste nella capacità di comprendere le proprie e altrui emozioni e
sentimenti; nella capacità di empatia ed autocontrollo rispetto ad esempio ad
emozioni come la rabbia o la paura; ma anche nella capacità di autodeteminarsi
e perseverare nei propri obiettivi nonostante le frustrazioni. In breve Goleman
ha dichiarato e messo in evidenza che i sentimenti contano quanto il pensiero
razionale, se non di più, ricordando che le emozioni sono tendenzialmente
impulsi ad agire e che quindi hanno un ruolo importantissimo nella vita e nelle
decisioni delle persone. La radice della parola emozione deriva, infatti, dal
verbo latino “moveo” che significa “muovere” con l’aggiunta del prefisso “e”
(movimento da) ed indica che ogni emozione è appunto una tendenza ad
agire. In sintesi per il benessere psicologico delle persone è necessario
trovare un equilibrio tra pensiero astratto ed emozione-azione. In sostanza nei
miei laboratori teatrali cerco di lavorare proprio su questo aspetto: quello
dell’intelligenza emotiva.
MTDD: Molto
interessante. Un aspetto sicuramente degno di essere approfondito. In questi
tuoi corsi, per tua stessa ammissione, ti ispiri al "Principio delle
proprietà emergenti”.
Vorresti spiegare ai
nostri lettori di cosa si tratta e come lo applichi?
RG: “Il
tutto è più della somma delle parti”. Posso farti un esempio, consideriamo una
coppia di coniugi che chiameremo Maria e Giovanni, Maria ha una personalità e
Giovanni un’altra con storie diverse ad un certo punto diventano “coppia”; ecco
quella coppia che si forma non è più Maria o Giovanni ma è qualcosa di più e di
diverso: è un “terzo” che non è semplice somma di Maria e Giovanni ma è
qualcosa di più e di unico. Se Maria fosse sposata con Stefano, quella parte in
più sarebbe diversa da quella nata nella coppia di Maria con Giovanni. Nei
laboratori teatrali quella parte unica ed in più è data dall’ espressione
artistica e da quanto il soggetto riesce ad esprimere la propria autenticità
attraverso la recitazione nell’interazione con gli altri.
MTDD: Quali risultati – a
livello di crescita, maturazione e sviluppo personale – hai potuto notare nei
partecipanti ai tuoi Laboratori Teatrali?
RG: I
miei laboratori che svolgo nel mio “Studio di Teatro Arte e Psicologia”
mi hanno dato molte soddisfazioni. Ho visto persone incerte, timide, aprirsi e
mettersi in ascolto di se stesse e degli altri Tutto ciò ha apportato benefici
psico-fisici nella loro vita quotidiana. Non dimentichiamo, inoltre, che in
questi laboratori l’aspetto ludico è fondamentale. Utilizzo tra le altre la
tecnica del dott. Madan Kataria dello Yoga della risata e la tecnica
dello scambio di ruolo. In realtà questo “spazio fisico” in cui avviene
il laboratorio è uno spazio di espressione creativa e questo apporta molta
libertà e gioia nei partecipanti.
MTDD:
“Scambio di ruolo”, quindi ‘empatia’ e capacità di ‘gestire le proprie
emozioni’ sono concetti fondamentali per vivere una vita sana ed equilibrata
non solo con se stessi, ma anche con gli altri. Tuttavia, sembra che in realtà
ci siano relativamente poche le persone in grado di metterle in pratica.
Secondo te, qual è il
motivo principale di questa carenza o incapacità di ‘immedesimarsi nell’altro’?
RG: Lo scambio di ruolo aiuta proprio in questo. Ci consente, infatti,
di iniziare a vedere e a 'sentire' da un’altra prospettiva una stessa
situazione, ossia a metterci nei 'panni' degli altri. Questo non significa
condividere le stesse idee, ma piuttosto comprendere l’altra prospettiva e
dunque se la si comprende la si rispetta anche. La carenza di empatia deriva
dal nostro Ego. Viviamo in una società con il culto
dell’individualismo e del narcisismo. Siamo tutti più o meno egocentrici. Tutto
ruota intorno all’Io. E’ come se fossimo il Centro
dell’Universo, ma sappiamo da tanto ormai che l’Universo è immenso e che noi
siamo solo un minuscolo puntino. Forse dovremmo rammentarlo più spesso.
MTDD: Dovremmo farlo certamente. Grazie Rosa, per aver accettato di nuovo
il mio invito ed essere stata qui con noi oggi.
Coloro che desiderassero
avere maggiori informazioni sui tuoi Laboratori Teatrali o sulle tue Consulenze
Online come Psicologa in che modo possono contattarti?
RG: Grazie a te Maria Teresa per le domande che spingono a riflessioni
approfondite e non banali. E’ semplice contattarmi attraverso il mio sito
oppure mandando un messaggio su WhatsApp o sulla mia pagina fb per prendere un
appuntamento. Recentemente a causa della pandemia ho incentivato le consulenze
psicologiche on line, sia per raggiungere persone
fisicamente distanti, sia per evitare contagi del virus. Forse non
ne abbiamo parlato a sufficienza, ma oltre ai miei laboratori teatrali svolgo
la libera professione come psicologa clinica.
Mi occupo soprattutto di problemi esistenziali, problematiche di coppia,
separazioni e divorzi soprattutto per proteggere i minori da situazioni
psicologicamente invalidanti. Si sa che prevenire è meglio che curare. Il mio
ambito di psicologa clinica è anche quello del counselling:
una persona può contattarmi sia per una semplice consulenza sia per un percorso
di chiarimento in riferimento a dubbi, scelte alle quali prima o poi tutti
siamo chiamati. L'aiuto di un esperto psicologo può aiutare molto nel
districare la 'matassa dei pensieri' imparando a prestare ascolto alle proprie
emozioni e a mettersi in contatto con la propria interiorità per raggiungere un
miglior equilibrio e benessere psico-fisico nella vita di tutti i giorni.
Il mio sito è www.rosagenovese.com
Cell. +39 3488997582
(Wats app)
https://www.facebook.com/Rosa-Genovese