Dr.ssa Maria Teresa De Donato
Naturopata Tradizionale, Omeopata, Life Strategist, Autrice
Gruppo Aperto di Geomanzia L’Auberson (VD) 25.08.2018
Introduzione
Nei nostri articoli di dicembre 2017 (https://holistic-coaching-dedonato.blogspot.com/2017/12/relazione-del-gruppo-aperto-di.html) e luglio 2018 (https://holistic-coaching-dedonato.blogspot.com/2018/07/rapporto-gruppo-aperto-di-geomanzia.html) abbiamo avuto l'opportunità di dare un'occhiata al fantastico lavoro di un gruppo di Geomanzia i cui membri si incontrano periodicamente in Svizzera e partecipano ad escursioni nella regione alpina. Attraverso i loro rituali, cercano di purificare e guarire la Terra dalle energie negative o anche solo stagnanti, in modo che Chi/Qi o Energia Cosmica possa liberamente fluire di nuovo così come dovrebbe. Inutile dire che avere un ambiente salutare ricco di energia positiva è di grande beneficio per la salute di tutti gli esseri viventi insieme a tutto ciò che esiste.
Come abbiamo menzionato in
passato, durante il rituale vengono usati alcuni rimedi/essenze. In questo articolo, quindi, inizieremo
chiarendo alcuni aspetti e termini della procedura che non tutti potrebbero
conoscere.
Come probabilmente abbiamo letto nelle nostre relazioni precedenti, durante
ogni rituale sono state utilizzate alcune soluzioni naturali, altamente
diluite e potenziate ("dinamizzate", in omeopatia). Queste soluzioni
sono rimedi naturali impiegati sia dall’erbalismo sia dall'omeopatia.
Anche se molte persone potrebbero erroneamente credere che questi due
metodi olistici siano identici, questo non è vero. Tuttavia, e per il
momento, piuttosto che soffermarci sulla spiegazione di tutte le analogie e
differenze che caratterizzano questi due sistemi, ci concentreremo solo su
alcuni aspetti, cioè sui concetti di diluizione e di potenziamento (o
dinamizzazione) che sono, in effetti, comuni ad entrambi.
Vogliamo iniziare dicendo che
come metodologie olistiche, sia l'omeopatia sia l'erbalismo si basano sulla
teoria del vitalismo, cioè sulla
comprensione e convinzione che tutti gli esseri viventi sono animati da un
principio vitale, chiamato anche Forza Vitale, che è di fatto la stessa energia
che mantiene in vita tutti gli esseri viventi.
Poiché sono la quantità, la qualità e lo stato della Forza vitale
presenti in ogni essere vivente in un dato momento che determinano lo stato di
salute, così come la possibilità di mantenerla e/o di ripristinarla, tutti i
rimedi erboristici e omeopatici hanno lo scopo di aiutare la Forza Vitale a
rimanere il più sana
possibile. Poiché la Forza Vitale è
energia, quindi qualcosa che vibra ad una frequenza molto più alta di tutto ciò
che è materiale, inclusi quindi i nostri corpi, attraverso il processo di
diluizione (o alta diluizione) e potenziamento/dinamizzazione, i rimedi, di
qualunque natura essi siano, vengono altamente diluiti (in omeopatia, per
esempio, questo potrebbe essere eseguito usando il 90% di alcool ed il 10% di
acqua) e agitati vigorosamente in ogni fase della diluizione (in omeopatia
questo, nel caso di sostanze solubili, è anche noto come "succussione").
In tal modo si ritiene che, ad
ogni passaggio/diluizione, seguito/a da una/un conseguente
dinamizzazione/potenziamento/successione, ciascun rimedio si rafforzi a causa
del fatto che le proprietà medicinali contenute in ogni sostanza naturale nel
suo stato grezzo si risvegliano e il potere di guarigione del rimedio viene
attivato. Ciò equivale anche a dire che
più la soluzione è diluita, più il rimedio è forte, e, quindi, più potente è il
suo effetto. Detto questo, la diluizione D52 è molto più potente, quindi più efficace,
rispetto a D28, così come un rimedio omeopatico etichettato Ch 200 è molto più
forte di quelli etichettati come Ch 6, Ch 9 o anche Ch 30.
La selezione delle risorse
naturali e la conseguente preparazione di rimedi erboristici e omeopatici sono
alquanto affascinanti e complesse e molto probabilmente saranno oggetto di un
futuro articolo.
Spero che il seguente rapporto vi
piaccia e che sarete incuriositi dalla meravigliosa connessione che noi tutti
abbiamo con Madre Natura e con il nostro Pianeta mozzafiato.
Rapporto
(scritto da Sandy
Stewart)
Ci incontriamo di nuovo per lavorare sul nostro progetto: il nostro obiettivo è
disegnare linee energetiche in tutte e otto le direzioni cardinali,
partendo dal centro di gravità della Svizzera fino al confine di stato.
A nord (Koblenz, AG), a sud (Binntal, VS), a sud-est (Valle Morobbia, TI) e
a nord-ovest (Ederswiler/Pleigne, JU); questa volta veniamo diretti
verso ovest fino a L'Auberson (VD).
Il nostro punto d'incontro è un parcheggio all'ingresso di L'Auberson.
I partecipanti sono: Petra Züger, Michael Walthert, Christoph
Luginbühl, Sandy Stewart, Ursula e Stephan Meyer, Andrea e
Daniel Kormann, Sonja Schreiber, Nadine Constantin e Nathalie
Erard. Da lì guidiamo verso il Col de L'Aiguillon fino a una
diramazione forestale, dove parcheggiamo. Il cielo è grigio e piove.
Il calo di temperatura è sorprendente e siamo tutti contenti delle
giacche calde che abbiamo portato con noi. Una breve passeggiata
(circa 300 m/984 piedi) e siamo già al confine tra Svizzera e
Francia. Un muro di pietra rivestito di muschi alto circa 50 cm
(circa 20 pollici), ricoperto dalla vegetazione, segna il
confine e un cartello "Vietato entrare" avverte che l'accesso è vietato.
Non è un limite naturale – una linea immaginaria separa due Paesi.
Improvvisamente mi torna alla mente la seconda guerra mondiale:
Quante persone avranno provato ad attraversare quella linea - una linea
che poteva significare per loro vita o morte, e quanti in realtà ce
l’avranno fatta? È davvero strano, come in alcuni luoghi siano stati
disegnati i confini.
Muro di confine a sud. Muro di confine a nord.
E nel mezzo, il passaggio contrassegnato però dal segno "Vietato entrare".
È una foresta bellissima con una buona energia, caratterizzata da molti ceppi,
felci e funghi. Gli alberi devono essere
stati abbattuti qualche tempo fa perché sono ricoperti da denso muschio. Camminiamo a pochi passi dal confine a nord e
scopriamo il luogo perfetto: circa otto ceppi di alberi, un tempo possenti,
formano un cerchio e, in mezzo ad essi, c'è un altro ceppo di albero che
assomiglia ad un altare. L'energia qui è
fantastica. Possiamo letteralmente sentire che questi alberi non sono affatto
morti, ma piuttosto collegati l'uno all'altro attraverso le proprie radici, che
hanno alberi giovani nella loro cerchia e tutti comunicano tra loro. La saggezza dell'età e il dinamismo della
giovinezza si manifestano qui attraverso una piacevole armonia.
Sta ancora piovendo, ma gli
alberi giovani formano un tetto con le loro foglie, che ci protegge
abbondantemente. Dopo aver osservato il
luogo e sentito [l'energia], ci prepariamo per il rituale.
Rituale
Come sempre, idee preziose
arrivano da tutti i partecipanti, così che ci ritroviamo con un potente
rituale. Per prima cosa, abbiamo
sistemato tutti gli utensili sull'altare del
ceppo: due candele a forma di farfalla, due pietre dell'alpe di Älggi e l'acqua
potentissima di guarigione dall'alpe di Älggi. Siamo già alla potenza D52. Andrea Kormann ha riempito la soluzione D52 in
una bottiglia piccola e in una grande. Per
affrontare più livelli di consapevolezza, ha versato le porzioni inutilizzate
di D1-D51 in una bottiglia piccola e in una grande. Inoltre, sull'altare è stato aggiunto un pezzo
di corteccia, che abbiamo trovato qui e decorato con doni della natura: una
pietra, foglie rosse e verdi, un pezzo di legno, funghi e una pigna. Il tutto è completato dalla lavanda che
abbiamo portato da casa.
Come promemoria per chi non lo
ricordasse più o per chi leggesse il rapporto [di Geomanzia] per la prima volta:
Daniel Kormann ha macinato una pietra dall'alpe di Alfi, che aveva trovato
insieme ad Andrea sotto gli abeti al centro di gravità simbolico. Andrea ha aggiunto la polvere al 40% di alcool
e l'ha messa al sole. Questa prima
mescolanza ha energizzato la diluizione. Ciò significa: 1 parte di miscela di pietra e
9 parti di alcool al 25% vengono versate in una bottiglia ed agitate bene. La bottiglia viene battuta 28 volte sulla mano
o su un cuscino. Questo produce D1. Quindi
1 parte di D1 e 9 parti di alcool al 25% vengono mescolate, scosse e battute. Questo produce D2. Andrea ha continuato fino ad ottenere D52.
Ci sintonizziamo con la Terra e
l'Universo, nonché con tutte le forme attuali di energia e di esseri. Poi ci colleghiamo all'alpe di Älggi così come
a tutti i luoghi che abbiamo già visitato nell’ambito di questo progetto. Ad ogni fase della connessione, l'energia
diventa più potente. Infine, attingiamo
l'energia dall'albero di Alfi fino a questo punto, al confine occidentale. Lasciamo scorrere l'energia per un po' e poi
mettiamo le due fialette con D52 o D1-51 in un buco davanti all'altare. Ci sono anche cinque pietre dell'isola di San
Pietro che simboleggiano i cinque elementi. Collochiamo le due pietre dell'alpe Agrovi a
sinistra e a destra della buca, appoggiate al tronco d'albero e seminascoste
per metà nel terreno. La corteccia
decorata è lasciata in cima all'altare perché sentiamo che è la cosa giusta da
fare.
Formiamo nuovamente un cerchio. Successivamente, una persona lascia sempre il suo posto, camminando attorno al cerchio esterno fino a quando si trova di fronte all'altare, in modo che possa procedere dritta all'altare. Come primo passo, distribuiamo il contenuto della bottiglia grande con D52 al punto di ancoraggio. Nel secondo turno, ripetiamo la stessa procedura con la bottiglia D1-D51; l’unica differenza in questo caso è che alcuni di noi lasciano il cerchio e cospargono gli altri tronchi con il liquido.
Salutiamo questo posto e
ringraziamo tutti coloro che ci hanno supportato durante il rituale.
Sulla via del ritorno, Ursula pone due licheni di
muschio, che ha irrorato durante il rituale con l'acqua curativa potenziata,
sui due pilastri di pietra del
valico di confine.
Non lontano dal punto di ancoraggio, ci imbattiamo in questo luogo interessante:
Qualcuno ha usato rami resistenti
per estendere le radici del
tronco d'albero e, nel tempo, il muschio ha ricoperto l'intera superficie -
interessante e bella. L'atmosfera
ricorda la foresta magica di una fiaba.
Torniamo alle nostre macchine. A causa
discutiamo
Andrea chiede se potremmo essere
interessati all'incontro con Thomas Rava sulla qualità energetica dell'anno
2019 dal punto di vista de I Ching. Dato
che c'è un grande interesse, cercherà di organizzare un evento del genere
tramite una videconferenza di gruppo su Zoom a gennaio. All'inizio dell'incontro di gennaio, Andrea
mostrerà, a tutti coloro che sono interessati, come funziona il processo di
potenziamento.
Stephan menziona l'abbazia di Einsiedeln come il nostro possibile prossimo progetto. Ne discuteremo più in dettaglio nel nostro prossimo incontro e definiremo il piano annuale 2019.
Abbiamo passato una bella
giornata, abbiamo sentito/percepito molto, ma abbiamo anche riso molto.
Pictures: MichaelWahltert©2018. All Rights Reserved.
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