(Città di Castello, 26 gennaio 1595 – 1679)
In un primo tempo fu forse allievo dello zio Lorenzo e poi di Giovanni Maria e Giovanni Bernardino Nanino. Fu maestro di cappella della Cappella musicale Pia Lateranense della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma dal 1626 al 1628, passando nel 1629 nella Cattedrale della città natale, dove sposò, il 30 ottobre 1631, Dorotea Giustini. Nel 1633 si trasferì a Orvieto, iscrivendosi all'Accademia degli Assorditi e dirigendo la cappella musicale del Duomo. Fu ancora a Roma l'anno successivo e nuovamente a Città di Castello, riprendendo servizio presso la cattedrale il 3 gennaio 1639.
L'anno dopo era nuovamente a Roma, dove si fermerà a lungo: maestro della cappella di Santa Maria Maggiore, con qualche interruzione, fino al 13 giugno 1677, ed ebbe il titolo di «guardiano dei maestri» nel 1663, 1666 e nel 1669 nell'Accademia di Santa Cecilia. Ormai vecchio, preferì tornare a Città di Castello, sovrintendente della Cattedrale, per morirvi alla fine del 1679.
Compositore di opere, musica corale e sacra, è considerato come uno dei principali precursori dello stile monumentale alto-barocco. Infatti pur coltivando la polifonia sacra si discostò dallo stile estremamente rigido e severo che dominava in quel periodo e che si rifaceva alle composizioni di Giovanni da Palestrina. Abbatini era invece assai attratto dai nuovi caratteri dell'opera musicale, che prevedeva un apporto espressivo alla musica più incentrato sulla drammaticità, per coinvolgere maggiormente coloro che si avvicinavano ad essa. Abbatini fu dunque influenzato dalla Seconda pratica teorizzata da Claudio Monteverdi e fu pertanto anche operista, componendo vari lavori tra cui La comica del cielo, Ione e soprattutto la prima opera lirica di argomento comico: Dal male il bene, su libretto del futuro papa Clemente IX e caratterizzata dall'uso del recitativo secco.