Friday, July 9, 2021

Spiritualità e Creatività per annunciare la Bellezza della Vita - Intervista a Salvatore Domolo - di Maria Teresa De Donato

 

Spiritualità e Creatività per annunciare la Bellezza della Vita

Intervista a Salvatore Domolo

di Maria Teresa De Donato


 

Oggi ho il piacere e l’onore di presentarvi un personaggio molto particolare: Salvatore Domolo.

Salvatore è un uomo molto umile che, se l’avessi incontrato, si sarebbe qualificato al massimo  come un Floral Designer e tutt’al più come l’autore di alcuni libri.

Leggendo attentamente la sua biografia e facendo altre ricerche in rete, ho scoperto che c’è molto di più dietro quest’uomo: una profondità di pensiero, un livello di conoscenza e di consapevolezza molto elevato ed una ricchezza interiore che, spesso e paradossalmente, sono proprio il risultato delle sofferenze vissute, delle prove superate e delle conseguenti lezioni imparate.

Tanto ci sarebbe ancora da dire su di lui, ma voglio che sia Salvatore stesso a rivelarsi rendendoci partecipi della sua Vita spirituale e non e, soprattutto, della sua straordinaria creatività.


 


MTDD: Salvatore, benvenuto su questo mio Blog e Salotto Culturale Virtuale e grazie per aver accettato di partecipare a questa intervista.

SD: Grazie Maria Teresa per avermi invitato e per la stima che nutri nei miei confronti.

 

MTDD: Io sono innamorata delle tue creazione e pitture su vetro, ma prima di arrivare a esaminare questa tua stupenda attività vorrei che tu ti presentassi ai nostri lettori iniziando a parlarci proprio della tua infanzia.

SD: Sono nato in un piccolo paese del lago d'Orta ed ho vissuto nella casa di famiglia la mia infanzia ed adolescenza, in questo luogo fiabesco ricco di stimoli naturali. L'orto domestico, il giardino e soprattutto i boschi adiacenti alla grande casa ottocentesca, hanno contribuito alla mia formazione interiore, suscitando una profonda interiorità che fin dalla mia fanciullezza si è trasformata in creatività. All'età di 8 anni, guardando un fiorista mentre allestiva l'addobbo floreale per un matrimonio, è esploso in me il desiderio di realizzare composizioni floreali. Da quel momento ogni occasione è stata buona per esprimere, con i fiori e le foglie, il mio giardino interiore.

 



MTDD: So che da giovanissimo, all’età di 14 anni sei entrato in Seminario.

Hai continuato a coltivare questa tua passione anche lì?

SD: Sì, ho continuato a coltivare questa mia passione allestendo gli addobbi floreali per le grandi occasioni. Una volta diventato prete l’ho persino potenziata facendola diventare uno strumento spirituale.

 

MTDD: Come hai vissuto i tuoi anni da sacerdote?

SD: Sono stato un prete scomodo e rivoluzionario. A 38 anni mi sono laureato in Scienze della Comunicazione, realizzando una tesi sull’antropologia del linguaggio floreale. Questa tesi mi ha permesso di sintetizzare le mie tre grandi passioni: la natura, il messaggio evangelico di libertà e l'arte floreale come strumento per annunciare la bellezza della vita.

 

MTDD: Ci sono altri settori o modi in cui hai potuto utilizzare queste tue grandi passioni ed i tuoi studi?

SD: Certamente. Gli studi intrapresi, la passione per i fiori, la mia visione libera, ricercata e sofferta nelle profondità interiori, mi hanno permesso di realizzare conferenze, incontri spirituali e semplici dialoghi sul tema fondamentale del Bosco, dell’Albero e del Fiore come archetipi fondamentali per conoscere se stessi ed entrare in solidarietà con il tutto.

 

MTDD: Molto bello, poetico ed altrettanto profondo questo tuo pensiero che rivela anche un percorso di crescita personale coronato dal raggiungimento di una maggiore Consapevolezza.

Vorresti parlarcene?

SD:  La Consapevolezza dei 2 principi etici – la conoscenza di se stessi e la solidarietà con il tutto – mi hanno consentito di liberarmi definitivamente, dopo 15 anni di ricerca interiore profonda, dal ministero sacerdotale, abbandonando la Chiesa cattolica per intraprendere un percorso mistico, completamente libero dagli schemi religiosi.

Questa nuova vita mi ha permesso, pur con grande fatica e sofferenza, di rielaborare grandi temi interiori, consentendomi così di potenziare e trasmettere la consapevolezza degli archetipi naturali (Bosco, Albero, Fiore), di arricchire la mia esperienza creativa floreale diventando Floral Designer e di aiutare le persone che incontro a ritrovare dentro se stesse il filo d'oro della loro creatività.

 

MTDD: Quali sono state le maggiori difficoltà, i più grandi ostacoli da sormontare durante questo tuo percorso?

SD: Innanzitutto la percezione di essere completamente solo mentre affrontavo la grande trasformazione interiore, prendendo le distanze dai grandi sistemi precostituiti, religiosi e sociali. Per realizzare le scelte vissute, ho dovuto prendere le distanze e anche quando dialogavo con le persone percepivo che non riuscivano a comprendere il percorso interiore così arduo.

Un'altra grande difficoltà fu separare la religione dalla spiritualità, l'essere prete dalla mia profondità interiore; ho dovuto persino arrivare ad una esperienza atea per riuscire a rimuovere tutte le macerie che si annidavano nell’inconscio, soffocando l’anima.

La difficoltà più grande è stata la liberazione dalle infinite proposte spirituali che riempiono il nostro tempo: ho letto di tutto e mi sono affidato a guru, sciamani, pratiche di ogni genere per poi comprendere che tutte queste formule sono nuove “droghe" che non permettono di ascoltare semplicemente il proprio cuore. Liberandosi di tutte queste “Arpie" che tentano di impadronirsi del libero arbitrio e dell'anima è  possibile raggiungere la semplicità della vita. Ecco, svuotarsi di tutti questi idoli è stata ed è la difficoltà più grande.

Un'altra grande difficoltà è accettare di dover sempre incominciare tutto da zero. La vita è una continua trasformazione nel presente e fondamentalmente ciò che è stato non esiste più… Non è facile avere quella enorme libertà che permette di abbandonare il passato. Probabilmente invecchiamo proprio perché non riusciamo a liberarci di questo aspetto, non riusciamo a lasciar andare le cellule ormai morte.

 

MTDD: Dove è avvenuta questa tua rinascita interiore: a casa dai tuoi in un ambiente a te familiare o altrove?

SD: No. Questa mia nuova sintesi interiore l’ho vissuta a Tenerife dove ho realizzato la stesura del mio secondo libro dal titolo provocatorio ed evocativo “in nomine patris”. In questa mia pubblicazione, scritta quasi come un fiume in piena, ho raccontato la mia vita rielaborando una profonda e sana critica alle religioni e alla concezione politico-sociale piramidale.

Grazie alla profonda esperienza maturata e con una attenta analisi, ho descritto, avendone raggiunto la piena consapevolezza, lo schema “machista” che si nasconde dietro questa asfissiante esperienza delle religioni e in modo particolare della religione cattolica.

 


MTDD: Mentre lavoravi alla stesura di questo tuo libro hai sperimentato altre tecniche per esprimere questa tua creatività in maniera ancor più piena o ti sei concentrato sulla scrittura?

SD: Mentre affrontavo la stesura di questo mio libro ho recuperato un’esperienza creativa che avevo vissuta nella giovinezza: la pittura su vetro. Tuttavia, è stato solo nel 2017, in un periodo di profonda sofferenza familiare, che ho raggiunto la piena consapevolezza che dovevo arrendermi alla vita e immergermi nella strada della creatività attraverso la pittura su vetro.

La quotidianità si è trasformata, da quel momento in poi, in totale dedizione alla pittura ed ho scoperto che questo lavoro diventava la danza con la mia Anima.

 

MTDD: Straordinaria conclusione quella a cui sei pervenuto! Vorresti elaborare questo tuo pensiero?

SD: Volentieri. Grazie a questo percorso interiore ho raggiunto la piena consapevolezza finalmente che “gli uccelli del cielo non seminano e non mietono perché Dio provvede loro il cibo” (Vangelo di Matteo – Capitolo 6, versetto 26) Questo mi ha fatto approdare ad una drastica decisione: quella di vivere nella piacevolezza della pittura senza preoccuparmi del domani…

La mia vita si è trasformata così in un giardino di delizie che mi permette di continuare a trasformarmi interiormente, mentre godo della bellezza creativa, oltre ad aver accolto il compito di portare LUCE semplicemente creando lanterne simboliche.

 

MTDD: Floral Designer, dunque, ma anche e soprattutto un Portatore di Luce. Grazie, Salvatore, per aver partecipato a questa intervista e soprattutto per aver condiviso con noi tanti punti interessanti su quello che è stato il tuo percorso di crescita e sviluppo personale ed anche di una totale rinascita interiore.

Se ci fossero dei lettori che volessero contattarti, acquistare le tue pubblicazioni o anche ordinare le tue splendide creazioni in vetro arricchite dalle tue stupende pitture in che modo potranno farlo?

Posso essere contattato tramite email: Sdomolo@hotmail.com

Oppure su Facebook e Instagram Salvatore Domolo

Oppure chiamando al 389 8811968

Grazie di Cuore Maria Teresa per questa bella conversazione. Credo che tutti noi cerchiamo una sola cosa: la Luce. Spero che queste semplici parole ci ricordino questo nostro obiettivo; siamo alberi che cercano il Sole e come avviene nel bosco, tentiamo anche noi di aiutarci a trovare il sentiero migliore per lasciarci riscaldare e illuminare dalla Luce eterna, Questa Luce ama, non giudica, non è interessata ai risultati, ma semplicemente vuole brillare attraverso ognuno di noi.

Grazie a te e a coloro che leggeranno queste parole con la speranza di trovare un raggio della loro Luce interiore.