Monday, December 12, 2022

L’AUTISMO visto da una PROSPETTIVA DIVERSA - di Giovanni Tommasini e Maria Teresa De Donato - La recensione di WWWITALIA

 L’AUTISMO visto da una PROSPETTIVA DIVERSA

di Giovanni Tommasini e Maria Teresa De Donato


La recensione di WWWITALIA

 


 

L’autismo visto da una prospettiva diversa. Tutt’altro che un manuale sul disturbo del neuro sviluppo collegato ai disturbi dello spettro autistico, niente di tecnico nel libro che Giovanni Tommasini e Maria Teresa De Donato tributano al Successo di Cesare, che sottotitola la pubblicazione. Piuttosto si tratta della narrazione di un incontro, tra l’inesperto educatore e un bambino bellissimo prigioniero di una gabbia che lo relega in disparte, scritta in punta di cuore. Nella ricerca della porta per entrare nel mondo di Cesare, Giovanni metterà in gioco se stesso, il suo mondo e la sua storia, ritrovandosi a compiere un cammino nel proprio vissuto e nel valore di ciò che lo circonda. La dichiarata impreparazione dell’educatore, che poi di questa esperienza farà la sua professione e la sua vita, si rivelerà un’arma vincente nel rapporto che andrà a instaurarsi tra l’uomo e il bambino. Così come la sensibilità e il rispetto dell’unicità di Cesare saranno la chiave che il bambino userà per conquistare un po’ di libertà e una certa autonomia nelle relazioni con l’altro, codificando un linguaggio per entrare in contatto con l’esterno. Una lotta per la libertà quella che i due protagonisti di questa bella storia combattono insieme, scoprendo l’amicizia, il rispetto e l’amore.

 

Puntuali le impuntature consegnate al racconto dalla sapiente penna di Maria Teresa De Donato, con le quali la scrittrice analizza e sottolinea i passaggi salienti della narrazione, consentendo utili riflessioni al lettore.

Ho trovato il racconto intriso di una umanità fatta di semplice attesa, assordante silenzio, rispetto dei tempi dell’altro. Ne consiglio caldamente la lettura per affrontare il discorso dell’autismo da una prospettiva decisamente diversa.

 

Eleonora Davide, Giornalista, Direttore Editoriale