“A caccia dell’Albero della Vita – Un viaggio
spirituale nelle tradizioni del giardino”
di Maria Teresa De Donato e
Anneli Sinkko
Recensione di Valeria Gatti, Autrice, Blogger
“Ci riferiamo
alla Bibbia, che comprende il cosiddetto Vecchio e Nuovo Testamento e che molti
considerano essere la parola ispirata da Dio. Qualunque sia il vostro approccio
ad essa, vi invitiamo ad accettarla almeno come documento storico che può
essere usata come una mappa per trovare una direzione mentre andremo A caccia
dell’Albero della Vita”. Citazione tratta dal libro.
È stato il titolo. Non sempre succede, è vero,
anche perché non sono solita fermarmi in superficie, quando scelgo i libri che
vi propongo. Tuttavia, stavolta è stato diverso. Trovarsi davanti “A caccia
dell’Albero della Vita” ha messo in moto una curiosità che volevo saziare. Ho
iniziato, dunque, questa lettura in compagnia delle mie domande,
certa che, durante la lettura altre ne sarebbero sorte.
Ho già avuto modo, in passato, di leggere la
scrittura precisa e professionale di Maria Teresa De Donato e, invece, non ho
mai avuto modo di incontrare quella di Anneli Sinkko, ma l’idea di entrare in
questa simbiosi mi incuriosisce, ulteriormente.
Nel testo, incontro subito una particolarità.
Le pagine dei riconoscimenti, delle note e delle biografie delle autrici aprono
la lettura: un bel modo di introdurre l’opera al lettore che, a questo punto,
ha già qualche risposta in tasca. Quando leggo “Abbiamo trascorso vari mesi
in un giardino. Questo percorso è stato entusiasmante e difficile” mi
viene spontaneo annuire: è facile immaginare il contrasto di sensazioni che
l’entusiasmo e la sfida hanno generato – in egual misura, mi auguro – durante
lo studio e, forse, anche nelle fasi successive.
Entrando nel vivo dell’opera, per la quali mi
limiterò a un’osservazione generale senza svelare i tanti – tantissimi –
concetti trattati, mi torna alla mente un’altra frase che ho letto e che
riguarda la diversità di atteggiamento nei confronti della vita – e delle
domande che in essa esistono – che le autrici hanno citato: è uno spunto
molto interessante, soprattutto perché siamo davanti a un’opera generata da due
persone che, pur avendo certamente qualcosa in comune, hanno due menti, due
anime e due cuori. Ognuno ha il suo ruolo, il suo vissuto, il suo essere.
Questo messaggio mi rincuora e mi rinvigorisce, vista la moda che ci vorrebbe
sempre più standardizzati e programmati.
La lettura prosegue e le analisi diventano
fitte: le leggende, le religioni, la spiritualità, la realtà, le visioni,
l’immortalità e la vita eterna, la scienza, la specie umana e le sue origini,
le tradizioni, la linguistica e la filologia, i simboli e le allusioni, la
saggezza, la libertà di scegliere tra il Male e il Bene, i sacrifici… giusto
per citarne alcune. Mi colpisce anche lo studio svolto sull’etimologa dei
termini e l’uso dei verbi, nei testi che le autrici hanno preso in esame.
Le fonti citate sono numerose, tutte elencate
in maniera scrupolosa ed esauriente a piè pagina e in una nota finale e questo
evidenzia lo studio della materia e il rispetto nei confronti dei testi in
analisi e tutto porta alla domanda che si cela nel titolo: la ricerca
dell’Albero della Vita.
Leggere questo testo non è facile, e non è una
lettura immediata. C’è stato un impegno evidente, da parte delle autrici, di
semplificare il più possibile il tema proposto per rendere la lettura più
agevole e, certamente, più interessante. In una nota, si evince che “A caccia
dell’Albero della Vita” è la somma della “scrittura di Maria Teresa De
Donato e del materiale usato nella tesi di Master John 18-20 and the Garden Traditions:
A Literary and Theological Reading del Reverendo Anneli Sinkko”. Mentre
leggo, un altro messaggio edificante mi rincorre: lo studio può diventare un
momento di condivisione e altruismo cognitivo, pur essendo, per sua natura,
un’attività solitaria.
Non sono solita concludere i miei articoli con
citazioni tratte dal libro stesso, ma stavolta, e in considerazione delle
numerose riflessioni che hanno spinto le autrici a pubblicare, farò
un’eccezione. E sono ben due – come due sono le autrici – le citazioni che vi
propongo e che, spero, generino in voi una sana riflessione, soprattutto oggi,
in questo presente che è sempre più coperto da fitte ombre che vogliono
oscurare le nostre vite.
“… ci auguriamo che, a prescindere da
quale sia il vostro credo spirituale e/o religioso, possiate concentrarvi,
apprezzare e valutare il messaggio universale rivolto all’Umanità così come
tutte le somiglianze e comunanze presenti in tutte le religioni che possono
aiutarci a costruire insieme e ad accettare, possibilmente, di superare le
nostre differenza, i nostri contrasti e i motivi che ci separano.”
“Tuttavia, riteniamo che la libertà
creativa porti anche all’indipendenza. E a volte l’indipendenza è la libertà
dei confini. Nel creare gli esseri umani Dio ha dato loro la possibilità di
resistere o non resistere alla tentazione. Diventa una questione di scelta.”
Si ringrazia Maria Teresa De Donato per il
file lettura in omaggio.
Nota biografica delle autrici:
Dr.ssa MARIA TERESA DE DONATO
Romana di nascita, dopo aver studiato lingue
straniere e giornalismo in Italia, si è trasferita negli USA dove vive da oltre
27 anni ed ha ultimato i suoi studi giornalistici presso l’American College of
Journalism e conseguito cum laude le lauree Bachelor, Master e Dottorato di
Ricerca in Salute Olistica presso Global College of Natural Medicine,
specializzandosi in Omeopatia Classica ed in principi di Ayurveda e Medicina
Tradizionale Cinese. Un’appassionata
blogger, dal 1995 ad oggi ha collaborato con varie riviste, giornali e periodici
in qualità di giornalista freelance. Scrittrice eclettica, olistica e
multidisciplinare è anche autrice di numerose pubblicazioni, tra cui due
romanzi. I suoi libri sono disponibili su tutti i canali di distribuzione
Amazon, librerie incluse.
Dr.ssa ANNELI SINKKO (Ministro
di culto/Reverendo in pensione)
Madre e nonna di
origine finlandese, vive a Brisbane, Australia. Conosciuta anche come Talatala
dai suoi amici nelle Fiji e Auntie (Zietta) dagli Aborigeni australiani si è
formata nella Chiesa luterana, prima in Finlandia e poi in Australia, divenendo
poi Ministro di culto nella Uniting Church of Australia e, successivamente,
missionaria nelle Fiji e tra gli Aborigeni dell’Entroterra di Inala, nel
Queensland. Dopo aver studiato all’Istituto Biblico, ha proseguito i suoi
studi accademici prima al Trinity Theological College e, poi, all’Università
del Queensland dove si è laureata a pieni voti in Filosofia della
Religione. Grazie ai suoi studi, Anneli è in grado di leggere sia l’ebraico
classico sia il greco antico che, come l’aramaico, sono le lingue principali
usate nelle Sacre Scritture (Bibbia)
Pubblicato al seguente
link: https://bood.food.blog/2022/05/04/a-caccia-dellalbero-della-vita-un-viaggio-spirituale-nelle-tradizioni-del-giardino-di-maria-teresa-de-donato-e-anneli-sinkko/