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Monday, November 18, 2024
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Tuesday, November 12, 2024
Amazing Italy: Visiting Villa Badoèr with Maria Cristina Buoso - by Maria Teresa De Donato
Amazing Italy:
Visiting Villa Badoèr with
Maria Cristina Buoso
by
Maria Teresa De Donato
Dear friends, today we
continue to travel in our Amazing Italy with
our friend and colleague Maria Cristina, Author and Blogger. Maria
Cristina participated very actively, together with other colleagues and
friends, in this Column of mine, and I invite you all to read the other
articles to be inspired by the various locations that have been presented as
well as by the highly appreciated recipes that you can enjoy by visiting
especially her territory. She recently started introducing us to the Venetian
Villas, some of which were designed and built by the famous architect Andrea
Palladio.
Today, we will be considering
one in particular: Villa Badoèr.
Enjoy the reading!
MTDD: Hi Maria Cristina, and welcome again
to my Blog and Virtual Cultural Salon.
MCB: Thank you, Maria Teresa, for your invitation.
MTDD: As I just mentioned, today, you will be taking us, even if only virtually, to visit one of the Venetian Villas, specifically Villa Badoèr.
What can you tell us about this Villa?
MCB: Villa Badoèr, also known as "La Badoèra," is located in Fratta Polesine (a municipality not far from Rovigo). It was designed by the architect Andrea Palladio around 1554-1555 and commissioned by Francesco Badoèr, a descendant of an illustrious family of the Serenissima. The building and other Palladian Villas in the Veneto have been included in the list of UNESCO World Heritage Sites since 1996.
MTDD: Was there a specific reason why
this Villa was built?
MCB: Yes, there was. In that historical period, the Venetian aristocracy had begun to prefer the hinterland to encourage their investments, often derived from mercantile income. The Venetian Villas thus became a symbol of their "world." Francesco Badoèr wanted a garrison to administer the property and demonstrate his social and economic status.
MTDD: What are this Villa's main
features?
MCB: The building is located above an ancient medieval castle. The main facade recalls the harmony of Greek temples, with the triangular tympanum and the Ionic order colonnade reachable via the staircase. The barchesse arranged in a semicircle are a unique example of their kind among Palladian Villas; they have curved shapes and, together with the Tuscan-style colonnade, welcome the visitor. It should be noted that the pronaos and the main floor have frescoes with allegorical, pastoral, mythological, and sometimes grotesque scenes, which are the work of the painter Giallo Fiorentino. It is the first Villa in which the Paduan architect entirely used a pronaos with a pediment on the facade, and it is also the only one built in the Polesine area.
(Frescos of Villa Badoer by painter Giallo
Fiorentino, half of 16th century.)
Anyone wishing to have further information on this Villa may
want to visit the following sites:
http://www.villevenete.net/tutte_le_ville/villa_badoer_detta_la_badoera/
https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Badoer
https://www.beniculturalionline.it/location-1826_Villa-Badoer.php
https://www.culturaveneto.it/it/beni-culturali/ville-venete/6494af48b282ae2b52bb4885
MTDD: This Villa is also very fascinating.
Thank you, Maria Cristina, for your research and for always presenting us with
such exciting attractions from an artistic, cultural, historical, and
architectural point of view.
Let's conclude our interview today with one of your local recipes, shall we?
MCB: Of course! Today, I propose Venetian Liver.
Recipe
Venetian liver
This is a simple yet tasty typical Venetian dish, which was once for poor people, although today, it is a refined dish with different variations. Once upon a time, pork liver was mainly used, but you can also use calf or beef liver, which are more tender. For 500 gr. of liver, use 400 gr. of very finely chopped white onion and a handful of chopped parsley, too (if I remember correctly, my mother didn't use it).
Place a pan with oil and a little butter on the heat (my
mother didn't use butter either). When the oil is hot, add the chopped mixture,
brown it, and continue cooking slowly over low heat, adding a little water, and
keep the pan covered with a lid until the onion is stewed. Check the cooking to
prevent the chopped onion from burning.
Then place the floured liver slices in the pan, turn them
over, and add - if needed - a little more hot water to continue cooking until
the end; a few minutes, from 5 to 10, are enough. Taste to ensure the quantity
of salt and pepper you use is enough, then serve with mashed potatoes, polenta,
or reheated bread.
Enjoy your meal!
Meravigliosa Italia: Visitando Villa Badoèr con Maria Cristina Buoso - di Maria Teresa De Donato
Meravigliosa Italia:
Visitando Villa
Badoèr con Maria Cristina Buoso
di Maria Teresa De Donato
Amici carissimi oggi continuiamo a viaggiare nella
nostra Meravigliosa Italia con l’amica e collega Maria Cristina, Autrice e Blogger.
Maria Cristina ha partecipato molto attivamente, insieme ad altri colleghi ed
amici, a questa mia Rubrica e invito voi tutti a leggere gli altri articoli per
farvi ispirare dalle varie località che sono state presentate nonché dalle
apprezzatissime ricette che potrete gustare visitando soprattutto il suo
territorio. Di recente ha iniziato a presentarci le Ville Venete, alcune
delle quali furono progettate e realizzate dal famoso architetto Andrea
Palladio.
Oggi ne prenderemo in considerazione una in particolare: Villa
Badoèr
Auguro a voi tutti una buona lettura!
MTDD: Ciao Maria Cristina e benvenuta di nuovo in questo
mio Blog e Salotto Culturale Virtuale.
MCB: Grazie
a te, Maria Teresa, per il tuo invito.
MTDD: Come ho appena accennato, oggi ci porterai, anche se
solo virtualmente, a visitare una delle Ville Venete e precisamente Villa
Badoèr.
Cosa puoi dirci di questa Villa?
MCB: Villa Badoèr, detta “La Badoèra”, si trova a Fratta Polesine (un comune poco
distante da Rovigo); è stata progettata dall’architetto Andrea Palladio nel
1554-1555 circa su commissione di Francesco Badoèr, discendente
di un’illustre famiglia della Serenissima. L’edificio, assieme ad
altre ville palladiane del Veneto, è inserito dal 1996 nella lista
dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.
MTDD: Ci fu un
motivo specifico per cui fu fatta costruire questa Villa?
MCB: Sì. In quel periodo storico, l’aristocrazia
veneziana aveva cominciato a preferire l’entroterra per favorire i propri
investimenti, spesso derivati dai redditi mercantili. Le Ville Venete diventarono così
un simbolo di questo loro “mondo”.
Francesco Badoèr voleva un presidio
dal quale amministrare la proprietà e mostrare il suo status sociale ed
economico.
MTDD: Quali sono le caratteristiche
principali di questa Villa?
MCB: L’edificio si trova sopra un antico castello medievale.
La facciata principale richiama l’armonia dei templi greci, con il timpano
triangolare e il colonnato d’ordine ionico raggiungibile attraverso la
scalinata.
Le barchesse disposte a semicerchio
sono un esempio unico nel loro genere tra le ville palladiane, hanno
forme curve e, insieme al colonnato in stile tuscanico, accolgono il
visitatore.
Da notare che il pronao e il
piano nobile hanno affreschi con scene allegoriche, pastorali, mitologiche e a
tratti grottesche e sono opera del pittore Giallo Fiorentino.
È la prima villa in cui l'architetto
padovano utilizzò interamente un pronao con frontone in facciata, ed è
anche l'unica realizzata in territorio polesano.
(Affreschi di Villa Badoer del pittore Giallo Fiorentino, metà del XVI secolo.)
(Copyright free foto)
Chi desiderasse avere ulteriori informazioni
su questa Villa potrà farlo visitando i seguenti siti:
http://www.villevenete.net/tutte_le_ville/villa_badoer_detta_la_badoera/
https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Badoer
https://www.beniculturalionline.it/location-1826_Villa-Badoer.php
https://www.culturaveneto.it/it/beni-culturali/ville-venete/6494af48b282ae2b52bb4885
MTDD: Molto affascinante anche questa Villa. Grazie, Maria
Cristina, per le tue ricerche e per presentarci sempre attrattive così
interessanti da un punto di vista artistico, culturale, storico ed
architettonico.
Concludiamo anche oggi la nostra
intervista con una tua ricetta locale?
MCB: Certamente! Oggi vi propongo il Fegato alla Veneziana.
Ricetta
Fegato alla veneziana
Si tratta di un piatto tipico veneto
semplice e gustoso, che una volta era per i poveri e oggi è un piatto ricercato
con diverse varianti.
Una volta si usava per lo più il
fegato di maiale, ma potete usare anche quello di vitello o vitellone, entrambi
più teneri.
Per 500 gr. di fegato utilizzare 400
gr. di cipolla bianca tritata molto fine, una manciata di prezzemolo tritato
anche lui, (se non ricordo male mia
mamma non lo usava). Mettere sul fuoco un tegame con olio e
un po’ di burro (mia madre non usava neanche il burro). Quando
l’olio è caldo aggiungere il trito, farlo rosolare e continuarne lentamente
la cottura a fuoco basso, aggiungendo un po’ d’acqua e tenendo il tegame chiuso
da un coperto fino a che la cipolla non sia stufata. Controllare la cottura per
evitare che il trito con la cipolla si bruci. Mettete poi, nel tegame le
fettine di fegato infarinate, rigiratele e aggiungete – se serve ancora – un
po’ di acqua calda per continuarne la cottura fino alla fine, bastano pochi
minuti circa 5 o 10. Assaggiate per accertarvi se dovete aggiungere sale e pepe
e poi servite con purè o polenta o pane riscaldato.
Buon appetito!