Fotografia Amatoriale:
A passeggio con Gerardo tra i vicoli pugliesi
Intervista a Gerardo Narcisi
di Maria Teresa De Donato, Autrice
La Fotografia è un’arte ed anche una mia grande passione. Sino ad ora non mi era capitato di parlarne in nessuna delle mie interviste.
Oggi sono felice di farlo con Gerardo Narcisi che – ci tiene a precisarlo –
non è un fotografo professionista, ma solo amatoriale.
Con Gerardo gireremo, anche se solo virtualmente, tra i vicoli di alcune
località della Valle d’Itria e nelle campagne circostanti assaporando uno stile
di vita che ha mantenuto intatto il suo antico fascino e sembra essersi fermato
nella notte dei tempi.
La Valle d’Itria, che coincide
con la parte meridionale dell'altopiano delle Murge, è nota anche come "Valle dei
Trulli" e si estende tra le province di Bari, Taranto e Brindisi
MTDD: Ciao, Gerardo, e benvenuto nel mio Salotto
Culturale Virtuale.
GN: Buongiorno
Maria Teresa, grazie per l’invito.
MTDD: Gerardo, perché non ti presenti e non ci racconti
un po’ di te?
GN: Il mio nome è Gerardo Narcisi. Sono nato
a Martina Franca il 23 aprile 1962 dove risiedo. Sono sposato e attualmente in
pensione. Ho lavorato sin da giovanissimo nel settore metalmeccanico presso
l'Azienda "BELLELI" di Taranto.
MTDD: Di professione sei stato,
quindi, tutta la vita un metalmeccanico.
Come e quando nasce il tuo
amore per la fotografia?
GN: L'attrazione per la
fotografia nasce durante il servizio militare, quando ho incontrato un
commilitone il cui padre gestiva un negozio di macchine fotografiche. È stato
lì che ho acquistato la mia prima macchina fotografica, una Nikon FM2, e da
allora la fotografia per me è diventata la grande passione.
MTDD: Cosa ti piace
fotografare più di tutto?
GN: Quello che più amo
fotografare sono la natura e i paesaggi…
MTDD: Hai mai utilizzato
la fotografia a scopi professionali?
GN: No, ma da anni sono
membro dell’Associazione Culturale Castrum
Martinae, in cui attualmente rivesto l’incarico di operatore foto e
video.
MTDD: Iniziamo, dunque, il
nostro itinerario turistico partendo proprio dalla tua città, Martina Franca,
un centro agricolo famoso per i suoi bellissimi edifici in stile barocco che
nasce come borgo nel X secolo anche se sembra che come zona sia stata già abitata
dal neolitico fino al IV secolo d.C.
Descrivici queste immagini
di Martina Franca (Taranto):
GN: Nella prima foto (A)
possiamo ammirare Piazza Roma dove si affaccia il Palazzo Ducale. Il suo centro
è arricchito dalla Fontana dei Delfini. Da detta Piazza si accede al Corso
Vittorio Emanuele, il cosiddetto “Ringo” dove i martinesi amano passeggiare
(foto B)
Le altre due foto sono di alcuni angoli
più suggestivi del centro storico e precisamente Via Toledo (foto C) e Via
Manzoni (foto D)
GN: Piazza Roma con Palazzo Ducale e Fontana dei
Delfini
Foto A), B) e C)
GN: Questa è la veduta notturna di Piazza Plebiscito dove si affaccia il palazzo dell’Università con la torre dell’orologio.
MTDD: Proseguiamo
ora con il Comune di Locorotondo, (Bari), che risale all’anno Mille ed è collegato
alla figura di San Giorgio Martire e al culto della Madonna della Catena.
Puoi descriverci queste foto?
Foto D), E) ed F)
GN: Queste foto rappresentano la
caratteristica del centro storico di Locorotondo; infatti si possono notare
scorci meravigliosi tra case e stradine imbiancate a calce, vicoli, angoli
suggestivi con scalette e balconi fioriti.
GN: Questa è un’immagine che ritrae parte del cosiddetto “lungomare” visto dal basso dove si possono notare le tipiche “cummerse”, case con i tetti spioventi.
GN: Anche questa foto mostra Locorotondo vista in lontananza in primavera con i campi fioriti.
GN: Questa foto invece ritrae Locorotondo con visuale prettamente autunnale.
MTDD:
Adesso è il turno di Ceglie Messapica (Brindisi), riconosciuta quale città d'arte e terra di gastronomia,
il cui territorio è famoso per i trulli, le masserie, gli oliveti secolari e le grotte carsiche.
Cosa puoi dirci di questa
altrettanto suggestiva cittadina?
Foto G), H) ed I)
GN: Sì, Ceglie Messapica è un
borgo medievale fra i più antichi della Puglia facente parte della Valle
D’Itria. Sorge su un rilievo collinare nella parte meridionale delle Murge. È
nota – come da te accennato – anche per le meravigliose Grotte di Montevicoli
di origini carsiche ricche di concrezioni, stalattiti e stalagmiti dalle forme
fantasiose e bizzarre.
MTDD: Il lavoro artigianale,
inclusi questi stupendi esemplari di giganteschi ‘centrini’, sembra essere
sopravvissuto in questi posti, infatti ne abbiamo degli splendidi esempi sia a
Ceglie sia a Locorotondo, come vediamo nelle foto seguenti.
Cosa puoi dirci al
riguardo?
GN: Questa è la novità del 2021. A Locorotondo il progetto è stato realizzato dall’artista Bernardo Palazzo in collaborazione con l’Associazione Luzzart. L’installazione è intitolata “Firmamento” ed è stata così commentata dall’artista: “Nei campi e nei vicoli di Puglia grandi balle di fieno si uniscono ai centrini candidi come lune piene. Il grano simbolo di fertilità nelle antiche civiltà accoglie i centrini simili a grandi Magdala, antichi disegni e sacre rappresentazioni del Cosmo. Sole e Luna si incontrano senza tempo in una installazione che vuole essere inno alla natura, alla sua bellezza e potenza divina”.
MTDD: Stupenda
iniziativa e complimenti all’Artista Bernardo Palazzo e all’Associazione
Luzzart per averla realizzata. Naturalmente quando parliamo di Puglia, non
possiamo non fare riferimento ad Alberobello (Bari), sicuramente una delle
località più conosciute e celebre
per i suoi caratteristici trulli, cittadina che dal 6 dicembre 1996 è stata nominata “Patrimonio
mondiale dell'umanità” dall'UNESCO.
A
chi non avesse mai visitato questi posti, soprattutto Alberobello, che
consiglio puoi dare?
GN: Almeno una volta nella vita vale la pena visitare la
nostra Puglia e in particolare Alberobello con i suoi bellissimi e unici
trulli, le famose costruzioni tipiche del nostro territorio fatte in pietra a
secco e rivestite in calce con il tetto a forma di cono. L’altra caratteristica dei nostri luoghi è
l’enogastronomia che bisogna esplorare.
MTTD: I trulli – lo vogliamo ricordare – sono costruzioni coniche
in pietra a secco molto antiche ed altrettanto particolari tipiche della Puglia centro-meridionale.
La mia domanda finale per te è: Che significato ha il
Trullo per un pugliese?
GN: I trulli per noi pugliesi significano “origini” poiché
erano le abitazioni dei nostri antenati e dove sono nate tutte le nostre
tradizioni.
MTDD: Grazie, Gerardo, per questa bellissima passeggiata,
per le tue foto e per averci fatto da Cicerone tra questi suggestivi vicoli e
stupendi paesaggi naturali.
È stato un piacere ospitarti.
GN: Il piacere è stato il mio.…Grazie.
Immagini: GerardoNarcisi©2021. Tutti i Diritti Riservati