Saturday, May 1, 2021

Vernissage - L’intimità di un quadro - di Maria Cristina Buoso - Recensione di Maria Teresa De Donato

 

Vernissage - L’intimità di un quadro

di Maria Cristina Buoso

Recensione di Maria Teresa De Donato


 

“Leo si girò e le ordinò di entrare nel quadro con lui. Come in trance, Eva obbedì…” (Buoso, p. 9, 2021)

Con questa frase riportata nel Primo Capitolo di Vernissage – L’intimità di un quadro Maria Cristina Buoso ci catapulta, con questo suo thriller dal linguaggio scorrevole e dai ritmi veloci, nel mondo dell’Arte e, più precisamente, in quello della Pittura.

Le tinte sono forti e dalle connotazioni spiccatamente erotiche che attirano il lettore e lo intrigano dall’inizio alla fine.  Il libro, attraverso le dinamiche degli eventi e l’osservazione dei personaggi, spinge all’analisi introspettiva incoraggiando implicitamente il lettore a vivere la propria vita in armonia con la propria essenza senza sotterfugi né falsi pudori.

Che si tratti di vivere l’Amore e la Sessualità senza barriere e/o accettare il proprio orientamento sessuale senza vergogna e senza timore, l’incoraggiamento, palesemente offerto tramite la vita dei personaggi principali, tra cui per l’appunto artisti, è quello di vivere un’esistenza autentica, rispettando, manifestando e godendo appieno la propria unicità e natura senza limiti di sorta ed in piena consapevolezza.  L’Arte, nella fattispecie la Pittura, è, e se non lo è lo deve diventare, modo e mezzo per raggiungere tale obiettivo: l’espressione totale e disinibita delle proprie emozioni, delle proprie sensazioni, della propria passionalità, sessualità e del proprio erotismo.

Atteggiamenti che sfiorano il sadomaso e la perversione, il timore di manifestare nella maniera più genuina e spregiudicata possibile la propria femminilità occultandola, come sembra determinata a fare l’Ispettrice Capo di Polizia Ginevra Lorenzi, così come quella linea sottile che separa il genio dalla follia sono anche aspetti che vengono portati all’attenzione del lettore attraverso lo sviluppo di una trama che affascina, per certi aspetti persino inganna, ed infine sorprende.

Un thriller molto interessante e che consiglio – per tematiche e linguaggio – ad un pubblico adulto.