Legal Thriller
Intervista a Marcella Nardi, Autrice
di Maria Teresa De Donato
Oggi con grande piacere vi presento un’amica e collega scrittrice, Marcella
Nardi, che come me vive da molti anni negli USA. Anche Marcella ha all’attivo
numerosissime pubblicazioni, tutte legate, in un modo o nell’altro, al mondo
del mistero, delle inchieste, dei polizieschi, del giallo e simili.
Oggi ci soffermeremo su uno dei generi che più l’appassionano: il Legal
Thriller.
MTDD: Ciao Marcella e benvenuta nel mio Blog e Salotto
Culturale Virtuale. È un piacere averti mia ospite.
MN: Grazie Maria Teresa, sono felice di essere “virtualmente” con te, ora.
MTDD: Marcella, perché non inizi con il presentarti?
Raccontaci un po’ di te, chi sei, quali studi hai fatto, carriera, hobby e
quant’altro vorrai condividere con il nostro pubblico di lettori.
MN: Sono nata in Veneto in un grazioso paese medievale: Castelfranco
Veneto. Ho vissuto in tante città italiane, per via del lavoro di mio padre,
prima, e poi per il mio. Papà era vicentino e mamma è pugliese. Credo di aver
preso il meglio da entrambi, o questo è quello che mi piace credere. Nel 1986
mi sono laureata in Informatica, lavorando in questo campo per 22 anni, prima
di trasferirmi qui in USA. Ho tante passioni e hobby. Amo la storia antica e medievale,
la fotografia, i viaggi, il giardinaggio, il bricolage e amo leggere a
scrivere. In realtà, ho anche altri interessi. Ma questi già bastano.
MTDD: Da dove e quando nasce il tuo amore per la
scrittura e come sei arrivata alla pubblicazione dei tuoi libri?
MN: Amo leggere e scrivere da sempre. Ai miei tempi i bambini leggevano e
vedevano in tv quasi le stesse cose dei genitori. Mia madre era una patita dei
gialli e scriveva, e scrive tuttora, poesie. Ho imparato a leggere e scrivere
prima di iniziare la scuola. Ho abbandonato subito le favole per leggere
gialli. Credo che l’amore per i gialli nasca dal fatto che stimolano la nostra
mente a scoprire tranelli e intrighi.
MTDD: Da quando hai iniziato la tua attività di
scrittrice hai ottenuto vari premi. Vorresti parlarcene spiegandoci con quale
criterio hai scelto a quali concorsi letterari partecipare?
MN: Non sono molto incline a partecipare a premi letterari. Pochi sono
quelli seri, molti, purtroppo, chiedono solo soldi e basta. I due principali,
di cui ho avuto fiducia, sono stati concorsi indetti, come ogni anno, da due
enti di alto livello. Uno è l’associazione di cultura medievale “Italia
Medievale”, che ogni anno riceve riconoscimenti dalla presidenza della
Repubblica Italiana, e l’altro è l’Associazione Italiana del Libro,
Scienza e Ricerca” (Italia mia: un premio giovane in mezzo ai
giovani (associazioneitalianadellibro.it)). Il criterio è stato quello dell’argomento e della serietà
dei due gruppi. Mi è capitato di partecipare ad altri concorsi, ma spesso è
stata solo una perdita di tempo. Nel primo di questi due importanti concorsi,
il tema era un romanzo breve ambientato nell’affascinante cornice del medioevo
italiano. Lì mi sono classificata terza. Era il 2011. Era invece il 2014 quando
vinsi l’unico e primo premio italiano con tema “Italia mia”. Si richiedeva un
romanzo breve in cui venisse messa in risalto una bella e storica città
italiana. Io trasformai in giallo la storia dantesca di Paolo e Francesca,
ambientato a Gradara. Le tre giurie (80 biblioteche italiane, una quarantina di
giurati sparsi per l’Italia e il comitato dell’Associazione Italiana del Libro),
hanno votato per la mia storia con circa l’87% dei voti. Col tempo ho vinto
altri riconoscimenti qua e là, ma di più piccola entità.
MTDD: Accenniamo un attimo ai generi in cui ti sei
cimentata e poi soffermiamoci sul Legal Thriller spiegando che cos’è
esattamente ed in che modo si distingue dalle altre categorie.
MN: Mi sono cimentata nei seguenti generi: Mystery storico; Romance;
Paranormale; Poliziesco e Legal Thriller.
Il Legal thriller mi affascina un po’ di più del poliziesco perché il detective,
solitamente un avvocato penalista, ha molta più libertà nelle indagini poiché
non deve seguire un protocollo particolare ma solo il suo istinto, facendo
comunque attenzione a non andare contro la legge. Ricordiamo il grande Perry
Mason. Nel mio caso, ho creato un avvocato di Seattle, Joe Spark, con un grande
amore per il trionfo della Giustizia, quella vera. Infatti, è un avvocato un
po’ particolare, di quelli che per che far trionfare la verità, finiscono col guadagnare
poco.
Per esseri chiari con chi ci legge, ecco la differenza tra un poliziesco e
un Legal thriller:
· Nel
poliziesco, a indagare è sempre un rappresentante dell’ordine. In Italia
potrebbero essere la Polizia o i Carabinieri. Il detective deve rispettare un
certo iter durante le indagini e deve, o dovrebbe, sempre muoversi nel pieno
rispetto della legge/regole inquisitorie.
· Nel
Legal Thriller, a indagare è un avvocato con la passione per le indagini e per
il trionfo della “vera giustizia”, non solo di quella dell’avvocato con la
miglior favella, come diceva il grande Cicerone. Quindi in un romanzo di questo
tipo, il protagonista è più “libero” nelle sue indagini.
MTDD: So che sei anche un’appassionata di Storia,
soprattutto di quella Medievale. In che modo utilizzi e includi questa tua
passione nei tuoi libri in generale e nello specifico nei Legal Thriller di cui
parleremo oggi?
MN: La mia passione per il Medioevo la uso solo per i romanzi storici. Ne
ho scritto uno e un’antologia di racconti medievali.
MTDD: Visto che
siamo in tema…e prima di entrare nel vivo delle tue pubblicazioni: Che cos’è la
giustizia per Marcella Nardi?
MN: Per me la
“giustizia” è qualcosa che va oltre le leggi che possono variare da Stato a
Stato. La giustizia dovrebbe essere sempre il trionfo della legge e degli
aspetti etici. Tutti siamo uguali, indipendentemente dal sesso, dal colore
della pelle e dal ceto socio/economico. Mi rendo conto che la risposta però sia
molto difficile e complessa, perché non abbiamo tutti la stessa mentalità.
MTDD: Nel 2019 hai
pubblicato il tuo primo Legal Thriller Morte all’Ombra dello Space Needle della serie mozzafiato
"Le indagini dell’Avvocato Joe Spark".
Come nasce l’idea di questo libro? Chi è Joe Spark? e Cosa
deve/può aspettarsi il pubblico dalla lettura di questo tuo libro?
MN: Joe Spark è un attraente avvocato di Seattle alle porte dei
cinquant’anni. Per me è stata una sfida: creare un protagonista uomo, non è
stato facile. Mi sono anche chiesta: “Marcella, se tu fossi solo una
lettrice, che tipo di uomo vorresti vedere in azione come detective?”. Non
è stata, però, solo una sfida in questi termini; è stata, soprattutto, la voglia
di sperimentare la costruzione di un nuovo carattere, una nuova personalità e
un nuovo approccio alle indagini. Joe Spark è ipocondriaco, non ama la
tecnologia, ama la buona cucina e le belle donne, ma con queste ultime ha un
rapporto difficile. È però un uomo dalla mente acuta, dotato di grandi doti
deduttive e di osservazione. Ama la giustizia, quella vera. In nome della vera
giustizia, Joe Spark non sarà mai un avvocato ricco, ma si sentirà sempre
attratto dalla scoperta di cosa si cela dietro un crimine.
In “Morte all’Ombra dello Space Needle”, il lettore parteciperà nella
ricerca dell’assassino, ma quando crederà di avere capito chi sia… ecco che dovrà
ripartire da zero. Mi piace, quando scrivo, dare piste credibili ma false per
poi avere alla fine più di un solo colpo di scena. Questo romanzo è un vero “cold
case” i cui Joe Spark aprirà un vero vaso di Pandora.
MTDD: Nel 2020 Joe Spark torna alla carica ne L’architetto dei labirinti, il tuo secondo
Legal Thriller. Parlaci di questo libro e spiegarci se e in che modo c’è stata
nel frattempo un’evoluzione del personaggio ‘Joe Spark’ rispetto a come era e a
come aveva operato in Morte all’Ombra dello Space Needle.
MN: In questo romanzo presento un Joe Spark che “osa” dichiarare il suo amore a una donna di cui si è innamorato. Lo vediamo più sicuro, pur rimanendo inalterato il suo acume nel risolvere uno strano caso che si apre con la scoperta di un triplice omicidio in una chiesa sconsacrata. Il suo “modus operandi” non cambia, mentre cambia totalmente la tipologia di trama. Vediamo un Joe Spark più sicuro nel prendere certe decisioni non facili. Purtroppo non posso fare spoiler, quindi non posso rivelare alcuni aspetti importanti, ma anche io, come scrittrice, credo di essermi evoluta nel genere Legal thriller, dopo sei romanzi polizieschi.
MTDD: Nella ricerca di trame, personaggi e contesti
storici a tuo avviso emerge più la tua italianità o il tuo esserti immersa nella
cultura americana? e Con quale criterio adatti l’ambientazione in un Paese
piuttosto che nell’altro?
MN: Credo che emerga molto il mio essere “Italiana”. Certo è che avendo
girato tanto fin da piccola e vivendo da 13 anni in USA, alcuni miei punti di
vista risentono di differenti culture. Ho vissuto i primi 13 anni della mia
vita al Nord Italia, poi fino ai 24 anni ho abitato a Taranto e, infine, gli
ultimi 22 anni di vita in Italia li ho trascorsi a Milano.
Le diverse ambientazioni risentono solo della mia conoscenza delle varie
città. La serie Legal Thriller ho preferito ambientarla a Seattle, visto che conosco
abbastanza bene la città e i dintorni.
MTDD: Marcella, è stato un grande piacere averti mia ospite
oggi e sono certa che ci rivedremo in altre occasioni per continuare a parlare
delle tue altre pubblicazioni.
Nel caso ci fossero
lettori che desiderassero acquistare i tuoi libri o semplicemente contattarti
in che modo potranno farlo?
MN: Grazie a te per la
piacevole “chiacchierata”. Di seguito alcuni miei rifermenti in rete.
Il mio sito
ufficiale: www.marcellanardi.com
La mia Pagina Autore
su Amazon: https://www.amazon.it/Marcella-Nardi/e/B01AOABPVS
Il mio gruppo
Facebook di Libri, Cultura e Curiosità: (1) Il salotto di Marcella Nardi: Cultura, Libri
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