Una
finestra sul mondo
Intervista
a Elio Mariotti
di
Maria Teresa De Donato
Scrivere è la passione di
molti. Ogni scrittore e autore ha, in fondo, un fine ultimo: quello di
comunicare un messaggio al lettore e di condividere esperienze, sensazioni,
sentimenti, pensieri, riflessioni e, a volte, anche lezioni di vita imparate.
Questo è anche il caso di
Aurelio (detto Elio) Mariotti, un caro amico e collega scrittore che ho il
piacere di presentarvi oggi. Per sua stessa ammissione questo suo libro è “…un diario di sogni, speranze e sentimenti,
pagine speciali come solo quelle di un diario lo possono essere…”
La storia di Elio è molto
particolare, ma lasciamo che sia lui stesso a raccontarcela
MTDD:
Ciao, Elio, e benvenuto nel mio Blog e Salotto Culturale Virtuale. Grazie per
aver accettato di partecipare a questa nostra intervista.
EM: Salve
a tutti e grazie Maria Teresa per il tuo invito.
MTDD:
Elio, mi farebbe piacere se tu ti presentassi ai nostri lettori e ci
raccontassi un po’ di te: dove sei nato, che studi hai fatto e qualsiasi altra
informazione ti senta di condividere con i nostri lettori e le nostre lettrici.
EM: Sono
Elio Mariotti, ho 42 anni e vivo in Sardegna. Mi sono diplomato al liceo
scientifico e sono sempre stato appassionato di politica e letteratura. Dall'età
di 15 anni ho lavorato nel settore alberghiero.
MTDD:
Prima di passare alla presentazione del tuo libro, vorresti parlarci di quel
giorno che ha completamente rivoluzionato la tua vita? Che giorno era e cosa è
successo esattamente?
EM: Era
il 19 dicembre 2009 quando ho avuto un grave incidente stradale dopo una serata
con amici. Rientrando a casa mi è improvvisamente crollato il mondo addosso… Mi
sono svegliato dopo tre mesi di coma nell'ospedale di Oristano, privo di
memoria e coscienza. Non sapevo neanche dove mi trovassi!
MTDD:
A quel terribile incidente cui sei miracolosamente sopravvissuto è seguito un
lungo ed intenso periodo di riabilitazione in cui non solo la tua famiglia ti è
stata vicina supportandoti in ogni modo possibile, ma anche i tuoi concittadini
hanno mostrato una straordinaria solidarietà umana e, aggiungerei, anche un
grande affetto sia per te sia per i tuoi.
Vorresti
parlarcene?
EM: Dopo
un anno di ricovero a Oristano, infatti, mi rimandarono a casa, ma con ancora
dei gravi problemi di deambulazione. Dopo aver fatto una raccolta fondi, con
l'aiuto dei miei concittadini, che oggi ringrazio, sono potuto andare a
Bratislava per tre volte in un centro di fisioterapia specializzato dove
riuscii a riprendere leggermente la camminata. Inoltre sono stato ricoverato in
altri centri di riabilitazione italiani perché il percorso da fare era
lunghissimo.
MTDD:
Durante la riabilitazione hai deciso di scrivere un libro. Perché? Cosa hai
voluto comunicare esattamente con questa tua pubblicazione e a chi, in special
modo, hai pensato di rivolgerti?
EM: Anzitutto
scrissi questo libro per ricordare. I miei problemi cognitivi all'epoca erano
talmente ampi da farmi confondere la realtà con il sogno. Mentre scrivevo mi
resi conto che poteva essere utile ad altre persone con esperienze come la mia.
Decisi allora di continuare con enfasi. Volevo comunicare al mondo che nella
vita diamo troppe cose per scontate, come camminare, muoversi, parlare, capire…
Le cose basilari. Dovremmo apprezzare di più le cose semplici. A volte ci
disperiamo per cose futili, mentre quando abbiamo questo, abbiamo già tutto.
MTDD:
Troppo spesso l’essere umano dà per scontato il dono della vita, la sua
fragilità e qualsiasi attività ad essa collegata che si ritenga ‘normale’,
‘quotidiana’ – come camminare, correre, muoversi liberamente, magari facendo
del sano esercizio fisico e, perché no, praticando uno sport. Triste a dirsi,
spesso ci si accorge del valore di tutto ciò solo quando se ne è privati.
Cosa
possiamo imparare noi tutti dalla lettura di questo tuo libro e dalla tua
personale esperienza?
EM: Volevo
proprio ribadire in questo diario che gli obiettivi si possono raggiungere solo
con la volontà, la costanza, l'impegno e perseveranza. Noi dando tanto per
scontato ci dimentichiamo dell'importanza delle cose semplici. Dovremmo avere
più coscienza della nostra fortuna e amare la vita in ogni sua forma.
MTDD:
Una
tua frase mi ha particolarmente colpito:“Questo
incidente mi ha piegato ma non spezzato le ali…”
Potresti
elaborare questo concetto?
EM: Intendevo
che questo incidente mi ha distrutto fisicamente, ma non mi ha tolto la
capacità di sognare……
MTDD: Una finestra sul mondo – pubblicato dal Gruppo
Albatros Il Filo nel febbraio 2019 – è un bellissimo e suggestivo titolo.
Come
sei approdato a questa scelta?
EM: Quando
rimasi un anno senza camminare, andavo a fumare nel bagno di casa mia. Dalla
sua finestra vedevo il mondo muoversi e mi rendevo conto che anch'io non potevo
stare fermo. Questo mi spronava a reagire. Da qui il titolo del mio libro…
MTDD:
C’è qualche altro aspetto che vorresti menzionare o altra informazione che ti
piacerebbe condividere prima di terminare questa nostra intervista e che non
abbiamo trattato?
EM:
Vorrei dire ancora che l'amore della famiglia, e non solo, può salvare. Così è
stato per me…
MTDD:
Hai progetti per il futuro?
EM: Mi
piacerebbe fare un passo avanti nella mia esistenza, riprendere vecchie
abitudini ed essere più indipendente. Ora sto terminando un mio secondo diario,
nel quale analizzo com'è andata la mia vita negli ultimi 5 anni e cosa è
cambiato da "Una finestra sul mondo"…
MTDD:
Ne sono felice. Inutile dirti che mi farà immenso piacere averti ancora come
mio graditissimo ospite non appena lo avrai pubblicato.
EM: Grazie,
sarà un onore per me ritornare a dialogare con te.
MTDD:
Grazie, Elio, per aver partecipato a questo nostro incontro, per averci
presentato questa tua bellissima pubblicazione ed aver condiviso con noi questa
tua straordinaria ed altrettanto significativa esperienza di vita.
Coloro
che desiderassero contattarti o ordinare il tuo libro come potranno farlo?
EM: Semplicissimo.
Il libro si può acquistare su Amazon, Ibs, siti Mondadori e Feltrinelli o in
libreria.