Intervista alla Dott.ssa Maria Teresa De Donato
Naturopata, Life Strategist,
Autrice
Rosa: Maria Teresa, oggi vivi negli Usa da 23 anni e hai un’attività affermata che si
può visionare nel tuo blog http://holistic-coaching-dedonato.blogspot.com/ e nel tuo sito http://www.dedoholistic.com/ quello che però vorrei mettere
in evidenza in questa intervista prima di parlare della tua professionalità e
dei tuoi progetti futuri, è proprio la donna Maria Teresa, il tuo percorso di
vita.
Tu sei nata a Roma
quali ricordi della tua infanzia porti nel tuo cuore e ti sono più cari?
Maria Teresa: Come hai detto tu,
sono nata e cresciuta a Roma, nella città eterna! Sino all’età di 5 anni ho
trascorso molto tempo con mia nonna Rosa che, con il suo colorito dialetto
napoletano, mi raccontava tante favole, spesso le inventava lì per lì, seduta
stante. Avevo anche tanto tempo per giocare da sola. Giocavo con giocattoli di
ogni tipo e con bambole, mi divertivo ad inventare delle storie piene di amore
e di avventure di tutti i tipi. Non avrei mai potuto immaginare a quell’età
che, così facendo, stavo in realtà
visualizzando e creando quello che successivamente sarebbe diventato il mio
futuro, la mia vita reale.
Quando sono nati
mia sorella e poi mio fratello continuai questi giochi fantastici con loro, i
quali si divertivano moltissimo. Sono
sempre stata attratta dall’arte in tutte le sue forme, ed infatti, all’età di
circa 8 anni, iniziai anche a scrivere un romanzo sulla scia di Piccole Donne, di Louisa May Alcott, di
cui lessi tutta la serie e di cui ero letteralmente innamorata.
Amanti, sia mio
padre sia mia madre, della cultura, dei libri, dei viaggi e delle lingue
straniere, i miei genitori mi mandarono a 7 anni a scuola di inglese, lingua
che approfondii nelle scuole superiori affiancando lo studio del francese e del
tedesco. Mi iscrissi all’Università a Roma per studiare lingue ma abbandonai
perché non era un ambiente per me stimolante.
Roma mi è rimasta
nel cuore. Pur vivendo da circa 23 anni negli USA, di cui ho abbracciato non
solo la lingua ma anche la cultura, mi sento anche molto romana, e per certi
aspetti persino napoletana. Sicuramente, e proprio grazie a nonna Rosa, conosco
molto meglio il dialetto napoletano che non quello romanesco. A volte ho dei
momenti di nostalgia, in cui mi sento “homesick”, specialmente se ascolto
canzoni italiane che amo, o quando guardo filmati o foto della splendida arte
che abbiamo come italiani e che, insieme alla nostra terra e alla nostra cucina
ci invidia il mondo intero. Poi, però, quando sono in Europa, mi mancano gli
USA. Insomma, il mio cuore da questo punto
di vista è diviso a metà.
Negli anni ho
capito che non c’è un posto perfetto,
dove ogni cosa ti soddisfa pienamente. Ogni Paese ha le sue bellezze, i suoi
punti-forza e le sue debolezze, la sua cultura, la sua organizzazione sociale,
i suoi profumi, i suoi sapori e quant’altro. La cosa più importante e saggia
per vivere serenamente all’estero da questo punto di vista è apprezzare ciò che
di bello, buono, interessante, stimolante ed edificante il posto ci offre ed
accettare la diversità, in qualunque sua forma e di qualunque tipo si tratti, anche
se non la comprendiamo perfettamente. Ma in fondo questo è un aspetto che
dovremmo fare nostro anche se non viviamo all’estero.
Rosa: Quello che capisco è che, più
che un luogo, ti porti nel cuore una relazione profonda con tua nonna fatta di
giochi, di fantasie, di racconti che poi hai condiviso con i tuoi fratelli più
piccoli oltre al fatto di aver avuto dei genitori amanti dell’arte e delle
diverse culture che ti instradarono già da piccola allo studio dell’inglese.
Ma tornando a tua
nonna e al suo dialetto che senti come radice quale eredità spirituale senti di
aver ricevuto da lei?
Maria
Teresa: Mia nonna mi ha lasciato
una grande eredità spirituale. Lei era una persona profondamente religiosa,
mentre io ritengo ci sia una sostanziale differenza tra religiosità e
spiritualità e mi definisco piuttosto una persona naturalmente incline alla
spiritualità. Lei, quale cattolica praticante ed osservante, pregava Dio
vedendolo come un Creatore ed un Padre amorevole, aspetto che era presente
anche in molte sue favole. Io, benché appassionata lettrice della Bibbia e di
testi sacri, so che questa descrizione è solo una metafora, un modo semplice
per esprimere concetti in maniera tale da farli comprendere a tutti. È più
facile concepire, immaginare e, di conseguenza amare quello che comunemente
chiamiamo Dio, come un Padre amorevole, piuttosto che come la Fonte, il Campo,
la Consapevolezza Suprema, la Coscienza Universale o
l’Energia Dinamica in perenne movimento, benché
tutti siano, comunque, riconosciuti come dotati di volontà ed intelligenza, il
che spiegherebbe, appunto, l’uso simbolico di concetti come Dio visto come
Padre.
Rosa: Tua nonna in ogni caso ti ha messo in contatto
con una dimensione “altra”, non legata alla stretta realtà.
Maria
Teresa. Si, mia nonna, con la
sua fede, le sue preghiere, il suo esempio di devozione ed il suo amore per
questo “Creatore” ha fatto sì che, sin da bambina, io comprendessi che c’erano
realtà non visibili, altrettanto o persino molto più importanti, belle,
affascinanti ed allettanti del mondo materiale/fisico che mi circondava. Questa
mia comprensione e conseguente “fede” nel mondo invisibile… mi ha accompagnata
tutta la vita… e da bambina ha anche contribuito, a mio avviso, a sviluppare e
a raffinare le mie capacità creative e percettive…
Rosa: Sei andata oltre la storia della Creazione,
rappresentata in maniera metaforica, della Bibbia ed hai attinto ad una
spiritualità potrei dire “olistica”, ad un Principio Unico che permea di sé il mondo.
Maria
Teresa: Esatto. Oggi, in modo particolare dagli ultimi decenni a questa
parte, grazie ai progressi fatti in campi quali le Neuroscienze, la Fisica
Quantistica e la Biologia Molecolare, l’uomo moderno occidentale ha finalmente
compreso realtà che gli sfuggivano, ma che sono sempre state lì, ben visibili
davanti ai suoi occhi; realtà che tutte le civiltà antiche, così come quelle
primitive/native ancora oggi esistenti, hanno sempre riconosciuto ed accettato
come indiscusse verità, malgrado probabilmente non ne capissero completamente
la piena portata, la dinamica, o le leggi ‘fisiche/biologiche’ insite in esse.
La fede, dunque, nell’esistenza e nella validità della realtà immateriale
superava, ed ha continuato a superare di gran lunga, ciò che la mera
comprensione della fisicità/materialità delle cose consentiva e ancora a volte
consenta.
Noi occidentali, negli ultimi 200 anni circa, abbiamo
rigettato importanti realtà quali la fede e la “scientificità” di realtà
immateriali, che, pur esistendo, non potevano/possono essere viste, udite… e
tantomeno “provate” attraverso la riproduzione in laboratorio… Le abbiamo
liquidate come “superstizioni”, “sciocchezze”, “fantasie prive di senso” ed
abbiamo finito con l’accettare quale “realtà” solo ciò che è visibile e
dimostrabile… In queste cose abbiamo riposto la nostra fede e le abbiamo
considerate “Vangelo”. Recenti scoperte nei campi sopracitati hanno dimostrato
finalmente scientificamente che la
realtà è soprattutto percepita come
tale. Tutto ciò che noi esseri umani percepiamo come mondo fisico/materiale…
in verità altro non è che energia che vibra ad una frequenza inferiore. TUTTO È ENERGIA. La realtà è, di fatto, molto più complessa e
pluridimensionale di quanto non riusciamo ad immaginare… Non solo, ma malgrado
l’accresciuta conoscenza e le innumerevoli scoperte fatte… noi esseri umani
dobbiamo ammettere onestamente di aver solo scalfito la punta dell’iceberg…
L’Uomo non è solo osservatore passivo della sua vita,
quindi della realtà che vive, in cui si imbatte, ma ne è, anche e soprattutto, co-creatore.
Le
visualizzazioni, presenti in tutti i riti cerimoniali – religiosi, spirituali,
persino pagani – sono da sempre veri atti creativi in cui, tramite un lavoro di
gruppo tra cellule, organi e funzioni del corpo perfettamente sintonizzati tra
loro, l’uomo, che se ne renda conto o
no, mette in atto un meccanismo a livello cellulare, in grado di influenzare
tutto il suo essere e a tutti i livelli – mentale, spirituale, emotivo,
psichico e fisico . Ciò lo porta ad agire in una determinata maniera, a
fare determinate scelte piuttosto che altre… e a creare quindi nel tempo
determinate realtà... anche se a noi questa dinamica sfugge…
Insomma, tramite le visualizzazioni, quindi la sua “fede”
(qualcosa di molto più profondo e che va ben oltre il semplice desiderio o la
speranza), si creano presupposti nonché circostanze ben precise che sfociano
poi negli eventi, nei risultati sperati, ossia visualizzati. Dagli “stregoni”
di ogni razza e cultura, ai sommi sacerdoti che officiavano riti sacri nell’antico
Egitto, nel Tempio di Salomone in Israele o ovunque fossero al mondo, tutti
conoscevano tali realtà e ne osservavano scrupolosamente i cerimoniali in
armonia con le proprie credenze e la propria cultura. Il “make-up” – per così
dire – cambiava, ma l’essenza, lo scopo, e gli intenti dei rituali erano gli
stessi.
Rosa: Tu hai detto : "stavo in realtà
visualizzando e creando quello che successivamente sarebbe diventato il mio
futuro, la mia vita reale." Cosa
intendi dire con questa frase? In che modo i tuoi giochi d’infanzia si sono
concretizzati nella tua vita adulta?
Maria
Teresa: Naturalmente da bambina
io ero ben lungi dall’avere consapevolezza di queste realtà “altre”, né mi
rendevo conto di avere una veduta olistica della Vita e del Mondo.
A questo sarei arrivata molto più tardi. Però quelle storie che inventavo e che
nascevano dal mio cuore, dal mio Io più profondo… spianavano, a mia insaputa, la strada a quello che
sarebbe stato il mio futuro.
Sin dalla più tenera età ho sentito che c’era molto di
più da conoscere, da vedere che non la mia casa, il mio giardino, il mio
quartiere… la mia città… “Sentivo” il desiderio ed il bisogno di avventure ed il mio cuore “sognava” posti e persone
diversi che avrei conosciuto e circostanze in cui mi sarei imbattuta. Alcune
storie erano anche tristi… ed i loro personaggi vivevano situazioni difficili
ed a volte piangevano e soffrivano… Ma c’era sempre un lieto fine. Forse una saggezza interna, Universale?
Forse doti innate di preveggenza ed un intuito particolarmente sviluppato? Non
saprei dire con esattezza… ma la mia vita, sino ad ora, ha seguito esattamente
il modello delle mie storie inventate da bambina… .
Rosa: Dunque hai lasciato l'Italia, il Paese delle tue
origini per essere "adottata" negli Usa e questo cambiamento
fondamentale nella tua vita è stato sostenuto dal grande Amore per tuo marito.
Hai lasciato tutto per seguirlo, origini e lavoro. Ma a quanto ho capito la
cultura americana l'hai integrata perfettamente nella tua storia di vita.
Cosa ti ha apportato stare negli USA a livello di
percorso umano e professionale?
Maria Teresa: L’America mi ha
permesso di riprendere gli studi accademici; di ottenere lauree che altrimenti
non avrei mai potuto conseguire; di approfondire conoscenze linguistiche ad un livello
tale che in Italia non mi sarebbe assolutamente stato possibile; nonché di
realizzare uno dei miei più grandi sogni: diventare scrittrice e pubblicare
miei libri. C’è stato un arricchimento, un raffinamento ed un approfondimento
culturale sotto ogni aspetto, perché un conto è andare in vacanza o per studio
in un Paese straniero per periodi più o meno brevi che in genere variano dalle
poche settimane a mesi… un altro è tuffarsi completamente nella sua cultura,
nella sua organizzazione sociale, nei suoi usi e costumi ed arrivare a vedere
“oltre” le apparenze… e a comprendere aspetti più “nascosti”: per esempio, che
la lingua, così come la sua struttura grammaticale… altro non è che lo specchio
di un tutto più ampio e a volte alquanto difficile da capire, ma che pur
sempre, proprio per la sua diversità, affascina.
Se faccio un
bilancio della mia esperienza, posso comunque dichiararmi soddisfatta in
quanto, malgrado tutto, c’è stato un arricchimento sotto molti punti di vista.
L’America, malgrado i grandi cambiamenti che vi sono accaduti da quando arrivai
qui nel lontano 1995, è ancora oggi un
Paese ricco di possibilità. Quello che mi ha sempre affascinato degli USA è
l’abbondanza di informazioni che circolano e la facilità a reperirle. Internet
ha sicuramente favorito il tutto, ma questo aspetto (l’importanza delle
informazioni ed il diritto ad averle), è considerato qui un diritto e, in
quanto tale, profondamente radicato nella mentalità e nella cultura Americana.
La burocrazia, in linea generale, è piuttosto semplificata rispetto a quella
italiana e, quindi, la stessa organizzazione sociale rispecchia una fluidità ed
una scorrevolezza che ad altri Paesi può solo sembrare utopica.
Il mio amore per i
viaggi, per le lingue e le culture straniere, per il “diverso” insomma ed il
mio essere “curiosa intellettualmente” mi hanno sicuramente favorita facendomi
vivere sin dall’inizio questo trasferimento come una grande avventura, con uno
spirito molto positivo e con altrettanto entusiasmo. Questo non significa affatto
che non abbia incontrato difficoltà, anche grandi, situazioni inaspettate,
molto dure e critiche, e che non abbia anche sofferto molto per tutto ciò che
ho vissuto e non ha funzionato così come mi aspettavo o non è avvenuto nei
modi, nei termini e nei tempi da me ipotizzati.
Rosa: Credo che da questa
intervista sia ampiamente scaturita la tua storia di vita, quelle che sono le
tue radici e l’interesse che hai, sintetizzando in pochissime parole, per ciò che va oltre le apparenze.
Quali sono le tue competenze e
come le utilizzi? Sono anche curiosa di conoscere i tuoi desideri e i tuoi
progetti nell’immediato e prossimo futuro.
Maria Teresa: Qui negli USA ho conseguito le lauree Bachelor, Master
e Dottorato in Salute Olistica, specializzandomi in Naturopatia, Alimentazione ed Erbalismo sia Occidentale
sia Orientale (incluse, quindi, anche l’Ayurveda e la Medicina Tradizionale
Cinese) e in Omeopatia Classica
Hahnemanniana. Agli studi olistici ho affiancato specializzazioni in Gestione dell’Ira, Analisi del Conflitto ed in Gestione e Negoziazione del Conflitto.
Il tutto è andato ad arricchire e a completare le mie competenze nonché la mia
attività di coaching che, iniziata più di 30 anni fa quale coaching personale e spirituale, ha finito con l’includere più o meno
tutte le aree principali della vita umana, quindi anche salute e benessere, relazioni, studio e carriera.
Scopo principale della mia attività è quello di aiutare il cliente ad
acquisire maggiore consapevolezza
a) Di come mente, corpo e spirito siano legati in maniera indissolubile, il
che implica “rivedere” e “correggere” il proprio intendimento di concetti come
sintomi, malattia, salute e guarigione (quella vera), se parliamo ad esempio
della salute;
b)
Di
come il tutto sia collegato a tutto il
resto... anche se questo concetto potrebbe sfuggirci..., ma è troppo profondo e vasto perché possa essere trattato in maniera appropriata ed esaudiente
nel corso di questa intervista;
c)
Della
propria unicità,
del proprio valore e del proprio potenziale.
Qualsiasi sia la
sfera in cui il cliente abbia bisogno di aiuto, io metto a disposizione la mia
conoscenza, professionalità e le mie competenze affinché questi
possa acquisire maggiore consapevolezza e comprensione di alcune dinamiche
fondamentali, metterle in pratica e dare una svolta alla propria vita,
“guarendo” a tutti i livelli attraverso un cambiamento che avviene
dall’interno.
La vera guarigione,
così come qualsiasi reale e costruttivo cambiamento, può avvenire
solo dall’interno e per mezzo dell’attiva partecipazione del soggetto in
questione.
Gli studi
giornalistici intrapresi sia in Italia sia negli USA ed il desiderio di
raggiungere ed aiutare un pubblico più vasto hanno fatto sì che io
intensificassi negli anni la mia attività di scrittura, dedicandole quanto più tempo
possibile. Dal 2015 ho, quindi, pubblicato vari libri trattando diverse
tematiche. Al momento sto lavorando alla stesura di altre pubblicazioni che
spero di pubblicare quanto prima. Alcuni miei lavori sono frutto di
collaborazioni con altri professionisti che svolgono attività
complementari alle mie, mentre in altri casi sono e sarò autrice unica.
Il mio desiderio è, perciò, quello di riuscire
a svolgere l’attività di
scrittrice a tempo pieno.
Coloro che
volessero dare un’occhiata alle mie pubblicazioni o anche ordinarle, possono
farlo visitando e seguendomi sulla mia Pagina di Autore Amazon https://www.amazon.com/Maria-Teresa-De-Donato-PhD/e/B019G68L8Q
Rosa: Il titolo di un tuo
libro tra tutti sintetizza bene il tuo
orientamento e le tue aspirazioni: “Conquistare l’Invisibile”.
Grazie, Maria
Teresa per averci raccontato di te.
Grazie, Rosa, per
avermi dato questa possibilità.
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