Dott.ssa Maria Teresa De Donato
Naturopata Tradizionale, Consulente Olistica Nutrizione ed Erbalismo, Omeopata
Foto: Nicola Roberto©2013-2016. Tutti i diritti riservati.
In anni recenti, e per
scopi commerciali, è stato coniato un nuovo termine,
“Super Alimenti”, al fine di indicare quelli che hanno
effetti benefici sulla salute superiori ad altri e che sono
potenzialmente in grado di preservare una salute ottimale e, in caso
di malattia, aumentare le possibilità di guarigione. Il
primo “super alimento” che vogliamo esaminare è l'Allium
sativum, più comunemente chiamato 'aglio.'
Benché originario
dell'Asia Centrale e conosciuto sin dai tempi antichi anche in
Egitto, l'aglio è da sempre uno degli elementi
più utilizzati dai popoli mediterranei che lo hanno largamente
impiegato per le sue proprietà sia culinarie che medicinali.
Mentre, infatti, nella cucina italiana l'aglio accompagna la
più grande varietà di cibi, dal sugo alla pasta, dal
pesce alla carne e più o meno qualsiasi tipologia di ortaggio a
prescindere da come sia preparato – cotto, al vapore o crudo –
quando si considera il suo uso in relazione alla salute l'aglio
agisce quale stimolante del sistema immunitario ed è descritto
come un cibo anticancerogeno grazie alla sua
abilità di combattere tossine e radicali liberi. In
quest'ottica, l'aglio non solo sembra essere in grado di ridurre il
rischio di cancro, ma anche di contrastarlo nel caso la malattia sia
già stata diagnosticata.
L'allicina, una
sostanza contenuta nell'aglio, consente di curare infezioni ordinarie
causate da batteri, lievito e funghi, come quelle che si manifestano
normalmente “nella bocca, nelle orecchie, nella gola, nello stomaco
o sulla pelle” così come nei casi di “bronchiti, cistiti,
raffreddori, mughetto [Candida albicans],
espettorato,...candida... [e]....vaginiti.” (1)
Per mezzo dell'uso
regolare dell'aglio la pressione sanguigna può essere abbassata
grazie all'abilità che l'aglio ha di prevenire la sintesi degli
acidi grassi nelle cellule epatiche e di ridurre la sintesi del
colesterolo e, di conseguenza, la formazione di coaguli responsabili
di infarti, ictus ed ipertensione. In caso di diabete l'aglio
può rivelarsi di altrettanto beneficio in virtù del suo
potere di diminuire i livelli di zucchero nel sangue. Anche nei
confronti dell'omocisteina, una proteina prodotta dal
nostro corpo e che troviamo nel sangue, l'aglio esercita un ruolo
fondamentale. L'ammontare di omocisteina nel nostro sangue,
infatti, dovrebbe essere sempre estremamente basso. Un'alimentazione
non appropriata e non sana può compromettere tale equilibrio.
Di conseguenza possono manifestarsi varie malattie quali quelle
cardiovascolari, certe tipologie di cancro, depressione e persino
Alzheimer. L'omocisteina non è un elemento negativo di per
sé: i problemi, infatti iniziano solo quando una carenza di Vitamine
B nella nostra dieta impedisce agli enzimi che trasformano
l'omocisteina in glutatione e la S-adenosil-metionina (SAM-e) di
funzionare regolarmente e l'omocisteina, invece di essere convertita,
inizia ad accumularsi nel sangue. (2)
L'uso quotidiano di aglio
fresco (uno spicchio) o utilizzato in forma di integratore alimentare
aiuta a controllare e persino ad abbassare il livello di omocisteina
e, di conseguenza, anche il rischio dell'insorgenza di malattie
degenerative quali, appunto, alcune forme di cancro e Alzheimer e a
mantenere il controllo della pressione sanguigna e del livello di
colesterolo.
Importante: Il
presente articolo ha solo scopo educativo e non è da
intendersi quale parere medico.
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Note:
- Balch, P. A. ((2003). Prescription for Dietary Wellness (Second Edition). Chapter Twenty. Garlic: Nature's Miracle Healer. Treating Infection. (p. 163). New York, NY: Avery/Penguin Group
- Holford, P. (2004). The New Optimum Nutrition Bible. (Revised and Updated Edition). Chapter 16: Homocysteine – Your Most Important Health Statistics. (pp.137-143). New York, NY: The Crossing Press
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