Dott.ssa Maria Teresa De Donato
Naturopata Tradizionale, Consulente Olistica Nutrizione ed Erbalismo, Omeopata
Per
secoli il mondo occidentale ha mostrato un notevole scetticismo nei
confronti del biomagnetismo e solo in tempi relativamente recenti ha
iniziato a riconoscerne i suoi potenziali, benefici effetti sulla
salute umana. Al contrario, altre civiltà
– da quella indiana a quella cinese, da quelle del Mediterraneo
orientale a quella degli aborigeni australiani e degli indigeni
africani fino a risalire a quella degli antichi Egizi, i cui
sacerdoti usavano magneti in alcuni dei loro rituali religiosi -
tutte ne hanno fatto uso benché,
probabilmente, non ne comprendessero completamente la sua dinamica.
Malgrado
ciò, questi popoli non
dubitarono mai della loro efficacia e validità
intrinseche malgrado alcuni dei loro membri fossero medici, fisici o
ricercatori che cercavano di progredire nei loro studi in materia e
migliorare la comprensione di esso e la sua possibile ed ulteriore
applicabilità nella sfera
della salute umana. Tra questi ci furono il medico greco Galeno, che
testimoniò come il
magnetismo venisse usato per le sue proprietà
purgative già intorno al
200 a.C.; il medico persiano Ali Abbas, che lo usò
per il trattamento di spasmi e gotta; il medico svizzero Paracelso, che si avvalse di questa metodologia per curare ernia, gotta ed
ittero; ed il chirurgo francese Ambroise Paré,
che nel XVI secolo applicò
questa tecnica per curare ferite aperte e lesioni.
Benché
il magnetismo affondi le radici nel lontano passato, con i Cinesi che
usavano la bussola già
intorno all'anno 100 d.C. ed Arabi, Vichinghi ed Europei che
utilizzarono magneti durante la navigazione sin dal Medioevo, il
termine biomagnetismo è
più recente.
Quest'ultimo, infatti, si riferisce al fenomeno dei campi magnetici
prodotti da organismi viventi e alla loro interazione con il campo
magnetico terrestre ed i campi magnetici artificiali aventi intensità
pari o simile.
Durante
gli scorsi decenni, tre scienziati in particolare sono riusciti a
realizzare progressi notevoli nei campi del magnetismo e del
biomagnetismo: David Cohen, John Wikswo e Samuel Williamson. David
Cohen, dottore in fisica nucleare sperimentale, attualmente membro di
facoltà alla Harvard
Medical School, era interessato a lavorare con magneti di grandi
dimensioni. Nel 1963 ebbe l'idea di creare una stanza magneticamente
schermata per proteggere le persone dalle influenze magnetiche
esterne, così come veniva
fatto nei casi di esperimenti nucleari. Questo gli permise, in
seguito, di ottenere segnali più
chiari che gli consentirono di verificare il campo magnetico del
cuore. Proseguì le sue
ricerche per ottenere una schermata magnetica più
completa finendo, nel 1969, con il costruire una stanza schermata più
complessa al MIT (Massachusetts Institute of Technology) al tempo in
cui James Zimmerman coinventava il dispositivo superconduttore a
interferenza quantistica (SQUID), un rivelatore piuttosto sensibile
che i due usarono nella nuova camera schermata appena costruita per
verificare il segnale del cuore. I segnali, ora chiari, consentirono
a Cohen di creare alla fine la 'magna carta del biomagnetismo'. Egli
fu il primo a misurare un chiaro MEG (magnetoencephalografy). Per
questo motivo (Cohen) fu nominato il padre del MEG.
John
Wikswo, fisico biologico, ha lavorato nei settori del biomagnetismo e
dell'elettrofisica cardiaca, ossia la scienza che studia le attività
elettriche del cuore, e il magnetocardiogramma (MCG), un metodo che
permette di misurare i campi magnetici prodotti dall'attività
elettrica del cuore. Grazie all'impiego del magnetometro SQUID, nel
1980, (Wikswo) fu il primo a misurare il campo magnetico attraverso
un fascio di nervi di rana rilevandone la corrente indotta. Insieme
a Ken Swinney, Wikswo fu in grado di calcolare il campo magnetico del
nervo assone. Samuel Williamson, fisico e neuroscienziato, sviluppò
insieme ad altri l'MSI (magnetic source imaging), una tecnica che usò
per visualizzare e studiare l'attività
cerebrale, soprattutto quella legata alla vista e all'udito.
Oggi
l'uso dei magneti e di altri dispositivi nel settore medico è
ampiamente diffuso ed anche considerato uno degli strumenti più
efficaci nella diagnosi delle malattie. Gli esempi più
conosciuti sono l'MRI (magnetic resonance imaging), che ha sostituito
la diagnosi a raggi X grazie al fatto che l'MRI è
più sicura ed anche più
precisa, e il magnetoencefalogramma quale strumento atto alla
registrazione dell'attività
elettrica del cervello.
Secondo
il Dr. Wolfgang Ludwig, Direttore dell'Istituto di Biofisica di Horb
in Germania, il motivo per cui la terapia dei campi magnetici
funziona dipende dal fatto che questa “penetra l'intero corpo ed è
in grado di curare ogni suo organo senza gli effetti collaterali
[dovuti all'impiego di prodotti]
chimici.” (Trivieri & Anderson, 2002, p. 326) Ne consegue che
questo metodo può essere applicato ad un'ampia varietà di problemi
di salute che va dal “cancro alle malattie reumatiche, dalle
infezioni e infiammazioni all'insonnia e ai disturbi del sonno, dai
problemi legati alla circolazione alle fratture e al dolore e persino
allo stress ambientale.” (Trivieri & Anderson, 2002, p. 327)
La
sua efficacia – come il Dr. Zimmerman, Presidente del
Bio-Electro-Magnetics Institute di Reno, Nevada, afferma – dipende
dal fatto che “il sistema nervoso del corpo [umano]
è
regolato, in parte, da modelli variabili di correnti ioniche e campi
elettromagnetici.” Questo significa che i campi magnetici,
prodotti o da magneti o da dispositivi che generano
elettromagnetismo, penetrano il corpo andando ad impattare il
funzionamento del sistema nervoso e delle cellule attraverso la
stimolazione del metabolismo e l'aumento del livello di ossigeno
all'interno di ogni cellula. (p. 328)
Importante: Le informazioni di cui sopra hanno solo scopo educativo e non sono da intendersi come parere medico. Qualunque sia il vostro problema di salute, che abbiate o di cui siate solo preoccupati, consultate prima il vostro medico. Per qualsiasi altra informazione su come io possa aiutarvi scrivetemi a info@dedoholistic.com
Fonti:
Alternative
Medicine – The Definitive Guide. (Trivieri & Anderson, 2002, pp
326-328)
Magnet Therapy – The Gentle and Effective Way to
Balance Body Systems (Birla & Hemlin, 1999, pp. 1-13)
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