Friday, January 13, 2017

Scambio di opinioni con Natalie - Intervista con la ex-infermiera Natalie Van Dyke-Carey -

Dr.ssa Maria Teresa De Donato
Naturopata Tradizionale, Omeopata, Life Strategist, Autore




Scambio di opinioni con Natalie

- Intervista con la ex-infermiera Natalie Van Dyke-Carey -


Coloro che seguono il mio blog già sanno che mi considero prima di tutto un’insegnante e poi una Naturopata Tradizionale che applica Omeopatia Classica e principi di Ayurveda e Medicina Tradizionale Cinese, quindi Alimentazione ed Erbalismo sia occidentali sia Orientali.  Quale Life Strategist sono anche un’appassionata motivatrice con un approccio olistico e multidisciplinare alla vita in generale e alla salute in particolare.  Benché io riconosca che sia la medicina allopatica/convenzionale/tradizionale (=occidentale) sia quella olistica/naturale possano essere di aiuto ed avere il loro posto e la propria area di applicabilità, credo fermamente che la salute debba essere sempre approcciata in maniera olistica.  Quest’ultima modalità, infatti, consentendo l’individuazione della causa ultima di sintomi e malattia, e facilitandone la rimozione, permette alla guarigione di avvenire in modo naturale.  È utile menzionare, inoltre, che la vera guarigione può aver luogo solo una volta che la causa ultima è identificata e rimossa.  Infatti, la semplice scomparsa di sintomi e malattia non dovrebbe mai essere vista di per se come prova che la guarigione sia avvenuta.  Se la causa ultima non è stata rimossa, sintomi e malattia potrebbero semplicemente essersi nascosti ad un livello più profondo.  Questo significa che la loro futura manifestazione e conseguente intensità potrebbero essere molto più evidenti ed aggressive.

È molto incoraggiante testimoniare, tuttavia, come in questi ultimi anni sia aumentato il numero di coloro che esercitano la professione medica che hanno finalmente riconosciuto i limiti della medicina allopatica e, dopo aver abbracciato l’idea di un approccio olistico, hanno anche incluso metodologie naturali, non invasive, nella loro attività.  Tra questi professionisti troviamo sia medici sia infermieri allopatici.  Oggi vorrei presentarvi un’incredibile ed amorevole donna e professionista che dopo vari anni di lavoro nel settore medico tradizionale ha abbracciato una prospettiva olistica.  Il suo nome è Natalie Van Dyke-Carey ed ha lavorato molti anni come infermiera professionale.

T: Natalie, benvenuta e grazie per aver trovato il tempo per questa intervista.

N: Grazie a te, Teresa, per avermi invitata.
  
T: Natalie, perché non inizi con il parlarci dei tuoi studi e di come e perché hai deciso di diventare infermiera?

N.: Quando avevo 15 anni, ho sviluppato un raro disordine autoimmune al sangue.  A quel punto tutti i sogni che avevo fatto ho pensato svanissero.  Volevo diventare Astronauta, ma…va bene…discorso chiuso.  A volte non siamo noi a scegliere il nostro percorso, ma credo che sia quest’ultimo a scegliere noi.  Dopo aver scoperto che questo sarebbe stato un dolore che mi sarei trascinata per il resto della mia vita, ho iniziato a studiare il corpo umano e da llora non ho mai smesso.  La mia storia in breve è andata così…

La mia prima ricerca era volta a trovare un farmaco che avrebbe distrutto questa malattia.  Al tempo non sapevo che così facendo, avrei distrutto me stessa.
Sono diventata un’Assistente in ambito medico certificata ed ho lavorato nel reparto di Gastroenterologia per 3 anni ed è stato a quel tempo che ho letto di una potenziale cura per la mia malattia.  Un potente immunosoppressore che mirava alle cellule T era ciò che cercavo.  Si trattava di un agente chemioterapico e sapevo che avrei corso dei rischi.
Mi ero appena sposata e non abbiamo aspettato per avere figli. A quel punto erano 8 anni che prendevo prednisone per lo stato di infiammazione e non miglioravo.  Durante il periodo in cui non ho lavorato per restare a casa e fare la mamma a tempo pieno, sapevo che dovevo continuare ad informarmi: così ho iniziato a frequentare un programma per Infermieri Professionali vicino casa.  In questo periodo ho provato vari farmaci immunosoppressori senza successo. Poi, nel 2007, ho avuto mia figlia ed ho iniziato a lavorare nel reparto Cardiologia di una grande azienda. Sono stata addestrata ed ho maturato esperienza nel settore Supporto Cardiaco Vitale Avanzato che per un certo periodo mi ha realmente appassionata. Amavo il mio lavoro, ma il mio corpo continuava a soffrire.

Tra il 2007 ed il 2011 non sono certa di quanti farmaci chemioterapici abbia provato per riportare le mie cellule del sangue ad uno stato di normalità.  Ogni cosa che ho provato e che ha soppresso il mio sistema immunitario ha peggiorato sempre più le condizioni del mio corpo.
Nel 2011 è accaduto il peggio. Sono stata così male da non potermi più muovere.  Il dolore era incredibile. A quel punto ho avuto una rara forma di meningite. Mentre cercavano di capire cosa mi stesse succedendo, le mie condizioni erano di gran lunga peggiorate.

I miei genitori erano con me quando ho perso conoscenza, smesso di respirare ed il battito al polso non era più percepibile.  Mio padre non sapeva cosa fare e così mi ha dato degli schiaffi in volto ed io – mi ha detto –  ho ripreso a respirare.  Alla fine del mio terzo viaggio al Pronto Soccorso in 3 giorni, mi hanno fatto una puntura lombare ed hanno scoperto che si trattava di meningite causata da fungo.

Sono sopravvissuta a 2 mesi di ospedale in cui mi sono stati iniettati potenti agenti chimici per distruggere l’infezione. Ho avuto 2 operazioni al cervello ed ora ho una deviazione permanente per il drenaggio del liquido cerebrospinale. Inutile dire che ho  imparato la lezione in maniera dura.

Dopo tutto ciò, ho capito che con la Medicina Interna avevo chiuso e così ho iniziato a fare delle ricerche più dettagliate sulla Medicina Olistica. Finalmente ho trovato la mia passione! Nel 2011 ho cominciato realmente ad approfondire il discorso legato alla guarigione olistica. Ho iniziato a leggere e ad ascoltare tutto, ogni cosa che aveva a che fare con la Guarigione Naturale.

Nel 2012 un’amica mi ha suggerito una piccolo università che offriva lauree come Consulenti Olistici e Coach nel settore olistico.  Ho imparato molto. Il programma mi ha istruito nei settori Medicina Erboristica, Nutrizione, Medicina Mente-Corpo, Riflessologia, Ipnoterapia, Aromaterapia, Visualizzazioni dirette e non dirette, Kinesiologia Specializzata, Programmazione Neo-Linguistica, Reiki (Master/Istruttore), solo per nominarne alcuni tra i miei preferiti.

Nel gennaio 2016 ho terminato con successo i programmi di Consulente Olistico della Salute e Coach laureandomi.  Dopo pochi mesi ho lasciato il mio lavoro di infermiera ed ho iniziato a lavorare sulla mia propria guarigione.

T: Come Infermiera, quale parte del tuo lavoro hai apprezzato di più e perché hai optato per il training quale Infermiera dei reparti Cardiologia e Chirurgia?

N.: Mi faceva piacere pensare di stavo salvando delle vite ed aiutando la gente a guarire, così come io stessa avevo un bisogno disperato di guarire.  Mi piaceva Cardiologia ed amavo studiare il cuore e cosa fare in uno stato di emergenza nel caso accada qualcosa.  Volevo essere in grado di salvare chiunque, ovunque, in caso di bisogno.  Medicina Interna e  Chirurgia non mi sono piaciute molto dal momento che ho visto molte persone soffrire a causa di malattie e peggiorare.  Ho trovato che più farmaci le persone usavano più si ammalavano.  Un’operazione spesso porta ad un’altra operazione e ad un’altra ancora.  Ho visto più sconfitte che progresso e non mi è piaciuto.  Mi piace essere lì per le persone, dar loro speranza e piantare il seme della conoscenza che ho guadagnato attraverso prove ed errori.

T.: Mentre lavoravi come Infermiera, avevi già iniziato a mettere in discussione “il sistema”, e se sì, cosa esattamente sentivi che doveva essere cambiato e come? Potresti farci qualche esempio?

N.: Non ho realmente iniziato a mettere in discussione “il sistema” fino a quando ho iniziato a chiedere ai dirigenti di poter curare i pazienti della notte, specialmente quelli molto malati e quelli in recupero da alcool o droghe.  Ho cercato di condividere tutte le informazioni ed i risultati positivi con membri della dirigenza insieme alle mie idee su come aiutare i pazienti a guarire mentre erano ricoverati in ospedale, ma sfortunatamente senza successo: non erano interessati a possibili alternative o metodologie da integrare a quelle convenzionali.  Deve cmbiare tutto. Ogni cosa, semplicemente ogni cosa. È un disastro totale il sistema sanitario negli USA al momento.  La Medicina Olistica deve iniziare con Madre e Bambino, e quella madre deve insegnare a quel bambino dall’inizio come aver cura della sua mente, del suo corpo e del suo spirito.  Fin quando non faremo questo a livello individuale, saremo schiavi del sistema.

T.: Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza, Natalie. Sotto molti aspetti la tua somiglia a quella della maggioranza tra noi che ha optato principalmente per un sistema olistico proprio a causa del fallimento dei trattamenti convenzionali. Ti faccio i migliori auguri per la tua salute.

N.: Grazie, Teresa. Molto gentile da parte tua.


IMPORTANTE! Il materiale di cui sopra ha solo scopo informativo e non è da intendersi quale parere medico.

Qualunque dovesse essere la vostra situazione a livello di salute, consultate prima il vostro medico. Se desiderate sapere come metodologie olistiche quali Omeopatia, Alimentazione ed Erbalismo (Ayurveda e Medicina Tradizionale Cinese) possano aiutarvi, potete contattarmi scrivendo a info@dedoholistic.com oppure holistic.coaching.dedonato@gmail.com


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