Dr.ssa Maria Teresa De Donato
Naturopata Tradizionale, Omeopata, Life
Strategist, Autore
Scambio di opinioni con Natalie
- Intervista con la ex-infermiera Natalie
Van Dyke-Carey -
Coloro che seguono il mio blog
già sanno che mi considero prima di tutto un’insegnante e poi una Naturopata Tradizionale
che applica Omeopatia Classica e principi di Ayurveda e Medicina Tradizionale
Cinese, quindi Alimentazione ed Erbalismo sia occidentali sia Orientali. Quale Life Strategist sono anche
un’appassionata motivatrice con un approccio olistico e multidisciplinare alla
vita in generale e alla salute in particolare.
Benché io riconosca che sia la medicina
allopatica/convenzionale/tradizionale (=occidentale) sia quella
olistica/naturale possano essere di aiuto ed avere il loro posto e la propria area
di applicabilità, credo fermamente che la salute debba essere sempre approcciata in maniera olistica. Quest’ultima modalità, infatti, consentendo
l’individuazione della causa ultima di sintomi e malattia, e facilitandone la
rimozione, permette alla guarigione di avvenire in modo naturale. È utile menzionare, inoltre, che la vera guarigione può aver luogo solo una volta
che la causa ultima è identificata e rimossa.
Infatti, la semplice scomparsa di sintomi e malattia non dovrebbe mai
essere vista di per se come prova che la guarigione sia avvenuta. Se la causa ultima non è stata rimossa,
sintomi e malattia potrebbero semplicemente essersi nascosti ad un livello più
profondo. Questo significa che la loro
futura manifestazione e conseguente intensità potrebbero essere molto più
evidenti ed aggressive.
È molto incoraggiante
testimoniare, tuttavia, come in questi ultimi anni sia aumentato il numero di
coloro che esercitano la professione medica che hanno finalmente riconosciuto i
limiti della medicina allopatica e, dopo aver abbracciato l’idea di un
approccio olistico, hanno anche incluso metodologie naturali, non invasive,
nella loro attività. Tra questi
professionisti troviamo sia medici sia infermieri allopatici. Oggi vorrei presentarvi un’incredibile ed
amorevole donna e professionista che dopo vari anni di lavoro nel settore
medico tradizionale ha abbracciato una prospettiva olistica. Il suo nome è Natalie Van Dyke-Carey ed ha
lavorato molti anni come infermiera professionale.
T: Natalie, benvenuta e grazie per aver trovato il tempo per questa
intervista.
N: Grazie a te, Teresa, per
avermi invitata.
T: Natalie, perché non inizi con il parlarci dei tuoi studi e di come e
perché hai deciso di diventare infermiera?
N.: Quando avevo 15 anni, ho sviluppato
un raro disordine autoimmune al sangue.
A quel punto tutti i sogni che avevo fatto ho pensato svanissero. Volevo diventare Astronauta, ma…va
bene…discorso chiuso. A volte non siamo
noi a scegliere il nostro percorso, ma credo che sia quest’ultimo a scegliere
noi. Dopo aver scoperto che questo
sarebbe stato un dolore che mi sarei trascinata per il resto della mia vita, ho
iniziato a studiare il corpo umano e da llora non ho mai smesso. La mia storia in breve è andata così…
La mia prima ricerca era volta
a trovare un farmaco che avrebbe distrutto questa malattia. Al tempo non sapevo che così facendo, avrei
distrutto me stessa.
Sono diventata un’Assistente in
ambito medico certificata ed ho lavorato nel reparto di Gastroenterologia per 3
anni ed è stato a quel tempo che ho letto di una potenziale cura per la mia
malattia. Un potente immunosoppressore
che mirava alle cellule T era ciò che cercavo. Si trattava di un agente chemioterapico e
sapevo che avrei corso dei rischi.
Mi ero appena sposata e non
abbiamo aspettato per avere figli. A quel punto erano 8 anni che prendevo
prednisone per lo stato di infiammazione e non miglioravo. Durante il periodo in cui non ho lavorato per
restare a casa e fare la mamma a tempo pieno, sapevo che dovevo continuare ad
informarmi: così ho iniziato a frequentare un programma per Infermieri
Professionali vicino casa. In questo
periodo ho provato vari farmaci immunosoppressori senza successo. Poi, nel
2007, ho avuto mia figlia ed ho iniziato a lavorare nel reparto Cardiologia di
una grande azienda. Sono stata addestrata ed ho maturato esperienza nel settore
Supporto Cardiaco Vitale Avanzato che per un certo periodo mi ha realmente
appassionata. Amavo il mio lavoro, ma il mio corpo continuava a soffrire.
Tra il 2007 ed il 2011 non sono
certa di quanti farmaci chemioterapici abbia provato per riportare le mie
cellule del sangue ad uno stato
di normalità. Ogni cosa che ho provato e
che ha soppresso il mio sistema immunitario ha peggiorato sempre più le
condizioni del mio corpo.
Nel 2011 è accaduto il peggio.
Sono stata così male da non potermi più muovere. Il dolore era incredibile. A quel punto ho
avuto una rara forma di meningite. Mentre cercavano di capire cosa mi stesse
succedendo, le mie condizioni erano di gran lunga peggiorate.
I miei genitori erano con me
quando ho perso conoscenza, smesso di respirare ed il battito al polso non era
più percepibile. Mio padre non sapeva
cosa fare e così mi ha dato degli schiaffi in volto ed io – mi ha detto – ho ripreso a respirare. Alla fine del
mio terzo viaggio al Pronto Soccorso in 3 giorni, mi hanno fatto una puntura
lombare ed hanno scoperto che si trattava di meningite causata da fungo.
Sono sopravvissuta a 2 mesi di
ospedale in cui mi sono stati iniettati potenti agenti chimici per distruggere
l’infezione. Ho avuto 2 operazioni al cervello ed ora ho una deviazione
permanente per il drenaggio del
liquido cerebrospinale. Inutile dire che ho imparato la lezione in maniera dura.
Dopo tutto ciò, ho capito che con
la Medicina Interna avevo chiuso e così ho iniziato a fare delle ricerche più
dettagliate sulla Medicina Olistica. Finalmente ho trovato la mia passione! Nel
2011 ho cominciato realmente ad approfondire il discorso legato alla guarigione
olistica. Ho iniziato a leggere e ad ascoltare tutto, ogni cosa che aveva a che
fare con la Guarigione Naturale.
Nel 2012 un’amica mi ha suggerito
una piccolo università che offriva lauree come Consulenti Olistici e Coach nel
settore olistico. Ho imparato molto. Il
programma mi ha istruito nei settori Medicina Erboristica, Nutrizione, Medicina
Mente-Corpo, Riflessologia, Ipnoterapia, Aromaterapia, Visualizzazioni dirette
e non dirette, Kinesiologia Specializzata, Programmazione Neo-Linguistica,
Reiki (Master/Istruttore), solo per nominarne alcuni tra i miei preferiti.
Nel gennaio 2016 ho terminato con
successo i programmi di Consulente Olistico della Salute e Coach
laureandomi. Dopo pochi mesi ho lasciato
il mio lavoro di infermiera ed ho iniziato a lavorare sulla mia propria
guarigione.
T: Come Infermiera, quale parte del tuo lavoro hai apprezzato di più e perché
hai optato per il training quale Infermiera dei reparti Cardiologia e
Chirurgia?
N.: Mi faceva piacere pensare di
stavo salvando delle vite ed aiutando la gente a guarire, così come io stessa
avevo un bisogno disperato di guarire.
Mi piaceva Cardiologia ed amavo studiare il cuore e cosa fare in uno
stato di emergenza nel caso accada qualcosa.
Volevo essere in grado di salvare chiunque, ovunque, in caso di bisogno. Medicina Interna e Chirurgia non mi sono piaciute molto dal
momento che ho visto molte persone soffrire a causa di malattie e
peggiorare. Ho trovato che più farmaci
le persone usavano più si ammalavano.
Un’operazione spesso porta ad un’altra operazione e ad un’altra
ancora. Ho visto più sconfitte che
progresso e non mi è piaciuto. Mi piace
essere lì per le persone, dar loro speranza e piantare il seme della conoscenza
che ho guadagnato attraverso prove ed errori.
T.: Mentre lavoravi come Infermiera, avevi già iniziato a mettere in discussione
“il sistema”, e se sì, cosa esattamente sentivi che doveva essere cambiato e
come? Potresti farci qualche esempio?
N.: Non ho realmente iniziato a
mettere in discussione “il sistema” fino a quando ho iniziato a chiedere ai
dirigenti di poter curare i pazienti della notte, specialmente quelli molto
malati e quelli in recupero da alcool o droghe.
Ho cercato di condividere tutte le informazioni ed i risultati positivi
con membri della dirigenza insieme alle mie idee su come aiutare i pazienti a
guarire mentre erano ricoverati in ospedale, ma sfortunatamente senza successo:
non erano interessati a possibili alternative o metodologie da integrare a
quelle convenzionali. Deve cmbiare
tutto. Ogni cosa, semplicemente ogni cosa. È un disastro totale il sistema
sanitario negli USA
al momento. La Medicina Olistica deve
iniziare con Madre e Bambino, e quella madre deve insegnare a quel bambino
dall’inizio come aver cura della sua mente, del
suo corpo e del suo spirito. Fin quando non faremo questo a livello
individuale, saremo schiavi del
sistema.
T.: Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza, Natalie. Sotto
molti aspetti la tua somiglia a quella della maggioranza tra noi che ha optato
principalmente per un sistema olistico proprio a causa del fallimento dei trattamenti convenzionali.
Ti faccio i migliori auguri per la tua salute.
N.: Grazie, Teresa. Molto gentile
da parte tua.
IMPORTANTE! Il materiale di cui sopra ha solo scopo informativo e non è da intendersi quale parere medico.
Qualunque dovesse
essere la vostra situazione a livello di salute, consultate prima il vostro
medico. Se desiderate sapere come metodologie olistiche quali Omeopatia,
Alimentazione ed Erbalismo (Ayurveda e Medicina Tradizionale Cinese) possano
aiutarvi, potete contattarmi scrivendo a info@dedoholistic.com
oppure holistic.coaching.dedonato@gmail.com
www.dedoholistic.com
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