Dott.ssa Maria Teresa De Donato,
Naturopata Tradizionale, Consulente Olistica Nutrizione ed Erbalismo, Omeopata
Malgrado l’uso diffuso dei forni
a microonde sviluppatosi negli ultimi decenni, le evidenze sembrano confermare
che essi non siano affatto sicuri a causa del
danno potenziale che possono causare alla nostra salute. Infatti, benché i forni a microonde siano comparsi
sul mercato nel 1947, già nel 1976 furono messi al bando dall’Unione Sovietica
ed il motivo di ciò può essere collegato al fatto che, malgrado essi siano
considerati utili e sicuramente un modo più veloce di preparare i pasti
rispetto ai comuni forni, la cottura con tali forni (microonde) include rischi
alla salute causati dal modo in cui essi funzionano ed il conseguente impatto che
esso ha sul cibo.
“I forni a microonde, infatti,
sono un tipo di energia elettromagnetica che contiene un megnatron, un tubo in
cui gli elettroni sono affetti dai campi magnetici ed elettrici in modo tale da
produrre una radiazione di onde lunghe pari a circa 2450 Mega Hertz (MHz) o
2.45 Giga Hertz (GHz). Questa radiazione del
fornmo a microonde interagisce con le molecole del
cibo. Tutta l’energia delle onde cambia
polarità trasformandosi da positiva in negativa ad ogni ciclo dell’onda. Nei
forni a microonde, questa polarità cambia milioni di volte al secondo. Le molecole dei cibi – specialmente quelle
dell’acqua – hanno un estremo positivo ed uno negativo esattamente come un
magnete ha una polarità nord ed una polarità sud.” (GCNM, 2008, pp. 30-37)
Nei modelli commerciali, il forno
ha una potenza di circa 1000 watts
di corrente alterna. Nel momento in cui
le onde generate dal magnetron bombardano il cibo esse provocano una rotazione
delle molecole polari alla frequenza di milioni al secondo. Questa intensa attività causa una frizione
molecolare tale da surriscaldare il cibo.
La frizione provoca anche un danno sostanziale alle molecole circostanti
che in questo modo vengono spesso strappate o deformate violentemente. Il nome di tale deformazione è “isomerismo
strutturale”. (GCNM, 2008, pp.
30-37) Inoltre, malgrado questo tipo di
cottura spesso non sia in grado di distruggere i parassiti contenuti nei cibi
(Pitchford, 2002, p. 657) – in modo particolare quelli presenti nelle carni – i
forni a microonde modificano la struttura molecolare del
cibo attraverso un processo radioattivo definito “decadimento nucleare”. (GCNM,
2008)
Secondo il giornale medico britannico
The Lancet del 9 Dicembre 1989,
cucinare con il forno a microonde non solo altera il cibo fino a causarne
“cambiamenti strutturali, funzionali ed immunologici” nel corpo, ma “trasforma
anche l’amino acido L-proline”, un amino acido non essenziale, “in D-proline”,
cioè in una tossina che ha un impatto negativo sul sistema nervoso, così come
sul fegato e sui reni. (Pitchford, 2002, p. 641)
Tra i vari studi che evidenziano
gli effetti dannosi che i forni a microonde hanno sui cibi e sulla salute ci
sono quelli condotti dal Dr. Hans Ulrich Hertel, attualmente in pensione, uno
scienziato che ha lavorato molti anni nel settore dell’alimentazione presso una
delle maggiori aziende alimentari presenti in tutto il mondo e che fu
licenziato proprio per aver messo in discussione le procedure cui venivano
sottoposti i cibi con cui essi venivano privati delle loro proprietà
nutritive. Nel 1991, il Dr. Hertel ed un
professore universitario di Losanna pubblicarono uno studio che mostrava come
il cibo cotto con il forno a microonde costituisse un pericolo maggiore per la
salute di quanto non facessero il forni normali. Un articolo apparve anche nel Numero 19 de Il Giornale Franz Weber in cui si
affermava che il consumo di cibo cotto in un forno a microonde aveva effetti
cancerogeni sul sangue. (GCNM, 2008, pp.
30-37)
Il Dr. Hertel fu il primo
scienziato a coencepire e a condurre uno studio clinico sugli effetti che le sostanze
nutritive, trasformate attraverso la cottura al forno a microonde, hanno sul
sangue e sulla fisiologia del corpo umano.
Il suo studio dimostrò l’impatto degenerativo prodotto dai forni a
microonde e quello del cibo
processato in essi. La conclusione
scientifica provò che la cottura al microonde cambiava gli elementi nutritivi
contenuti nei cibi e che tali cambiamenti si manifestavano nel sangue di coloro
che avevano partecipato alla ricerca causando un deterioramento nell’organismo
umano. Alla ricerca scientifica di
Hertel parteciparono anche il Dr.
Bernard H. Blanc dell’Istituto Tecnologico Federale Svizzero e dell’Istituto di
Biochimica. Cambiamenti significativi
scoperti negli esempi di sangue prelevato dai partecipanti prima che essi
mangiassero cibi cotti nel forno a microonde e confrontati con quelli prelevati
dopo che i cibi erano stati consumati dimostrarono una diminuzione nei valori
dell’emoglobina e del colesterolo (sia “buono” che “cattivo”) e dei linfociti,
tutto ciò ad indicare che era in atto un processo degenerativo. Il processo radiattivo che caratterizza
l’attività dei forni a microonde ha quale risultato la distruzione e
deformazione delle molecole del
cibo il cui deterioramento ha ripercussioni sulla struttura biologica della
cellula umana. Di conseguenza, studi
condotti in vari Paesi, da quando i forni a microonde furono inventati dai
Nazisti per essere usati al tempo in cui essi invasero la Russia
spingendosi fino in Siberia, hanno collegato il loro uso ai seguenti problemi
di salute:
- Formazione di cancerogeni
- Diminuzione del complesso vitaminico B, della
vitamina C, della vitamina E, di minerali essenziali e fattori lipotropi
in tutti i cibi esaminati
- Danno a molte sostanze di origine vegetale, come
alcaloidi, glucosidi, galactosidi e nitrilosidi
- Deterioramento delle nucleoproteine nelle carni
- Interferenze con bassa e alta pressione sanguigna
- Cancro
(GCNM, 2002, pp. 30-37)
Detto ciò, se avete un forno a
microonde, evitate di usarlo per la cottura del cibo – per questa avvaletevi,
invece, dei forni tradizionali – e limitate l’uso del microonde al veloce
riscaldamento delle vivande per pochi secondi ad un massimo di 1-2 minuti, a seconda del cibo. Meno il
vostro cibo resterà nel microonde più salutare sarà ciò che mangiate.
Fonti:
GCNM – Global College
of Natural Medicine (2008).
Nutritional Consultant Program (BSHH 401/NC13). Mod.01. Dietary Guidelines. Microwaves (pp. 30-37). Santa
Cruz, CA: GCNM
Pitchford, P. (2002). Healing
with Whole Foods – Asian Traditions and Modern Nutrition. (Third Edition). Part
V: Recipes and properties of vegetable foods. 52. Summary. A Foundation for Immunity and Renewal: The Traditional Sattva Plan of
Equilibrium and Essence. (p. 641). Appendix A. Parasite Purge Program (Shaw
S. and
Pitchford, P.). How Parasites Spread. (p. 657). Berkeley,
CA: North Atlantic
Books.
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