Life Coaching Lezione #3:
Sii co-creatore piuttosto che osservatore passivo della tua vita
Dott.ssa Maria Teresa De Donato, Life Strategist
“Qualunque cosa la mente è in grado di concepire e
credere può anche realizzare.”
(Napoleon Hill, Think and Grow Rich: A Black Choice)
“Vorrei
aver fatto…”, “Ho sempre desiderato…”, “Se solo i miei genitori avessero…”, “Se
solo potessi…”, “Se lo/a avessi sposato/a…avrei avuto...”
Quanti
di questi pensieri, dichiarazioni e lamentele hai sentito sino ad ora nella tua
vita? E quante tra queste hai usato tu
stesso/a? Naturalmente queste sono solo
domande retoriche cui ciascuno di noi dovrebbe rispondere individualmente. Tuttavia, più onesto/a sarai nel rispondere,
più comprenderai ed accetterai il fatto che tutte queste affermazioni hanno un comune
denominatore: l’attitudine di chi le pronuncia ad assumere il ruolo della
vittima.
Sì,
è vero: nella tua vita non puoi avere il controllo su ogni singola cosa,
persona e circostanza dal momento che eventi inaspettati ed imprevedibili
possono accadere, come infatti accadono, né puoi avere il controllo sul tipo di
genitori che ti hanno messo/a al mondo, cosicché tutti coloro che sono nati in
famiglie disfunzionali – e personalmente ho conosciuto molta poca gente che no
lo è – non sono, infatti, responsabili di ciò.
Tu, comunque, potresti aver raggiunto un’età, al momento, in cui
continuare a lamentarti del
passato e di ciò che ti è mancato o ti è stato o non stato fatto è del
tutto inutile. Continuare a lamentarti e
a pentirti di ciò è solo una trappola che non porta in nessun posto, ma che ti
tiene impantanato/a – consapevolmente o inconsapevolmente – nella convinzione
che sei senza speranza, condannato/a a ‘rimanere’ dove ti trovi e che nessun cambiamento
è possibile. Di conseguenza tu diventi
prigioniero dei tuoi stessi pensieri e delle tue percezioni ed ‘agisci’ come un
osservatore passivo della tua propria esistenza. Ti vedi solo in relazione ad un ruolo da
recitare, quello di madre, padre, figlio, figlia, impiegato/a o qualunque esso
sia…giorno dopo giorno.
Sei
dunque un robot, una macchina programmata per fare o non fare determinate cose,
mentre il tempo passa e tu perdi totalmente il contatto con il te stesso/a. Sei talmente perso/a che non hai più neanche
il tempo di “sentire il profumo delle rose”, tantomeno quello di ammirare la
bellezza di un’alba o di un tramonto.
Tiri i remi in barca per ciò che riguarda te stesso e la vita che
potresti e dovresti avere per poter esprimere appieno il tuo potenziale e
godere del successo e della felicità che meriti, tenendo conto dei tuoi bisogni
intellettuali, psicologici, spirituali, emotivi e fisici, i tuoi desideri, le
tue passioni ed i tuoi talenti.
Percepisci te stesso come qualcuno che non ha alcun tipo di controllo su
alcuna cosa e ti senti alla mercé di chiunque o qualunque cosa si presenti
nella tua vita. Questa sensazione ti
priva della gioia di vivere; ti vedi prevalentemente, se non esclusivamente,
come una vittima; qualunque cosa tu faccia, la fai perché senti di doverla
fare, mentre tutto ció che ti permetterebbe di essere ciò che realmente sei non
viene neanche considerato. Cerchi un
lavoro e ne accetti uno solo per guadagnarti di che vivere e pagare le
bollette, non per vivere i tuoi sogni, inseguire le tue passioni ed adempiere
la tua chiamata.
Piuttosto
interessante è il fatto che, molto spesso, essere osservatore della propria
vita ha molto poco a che fare con gli altri, ma molto a che vedere con noi
stessi, con l’assumerci, o il non assumerci, le nostre responsabilità e
nell’iniziare ad agire in maniera costruttiva verso i nostri traguardi,
cominciando con il diventare consapevoli del modo errato e malsano in cui abbiamo
continuato a pensare e a percepire la realtà e con l’edificare la fiducia in
noi stessi e la nostra autostima.
Devi
assumerti le tue responsabilità per il successo o il fallimento della tua vita:
questo implica crescere e maturare, non necessariamente in senso fisico, poiché
è molto probabile che tu abbia già raggiunto l’età adulta, ma spiritualmente,
emotivamente ed intellettualmente.
Questa è l’unica possibilità che hai di progredire nella tua vita e di diventare
sempre più una persona di successo, facendo un passo alla volta ,
consapevole che nel far ciò tu sai dove inizi, ma non dove potresti arrivare
poiché “il cielo è il limite.”
Perciò,
qualunque sia stato per te motivo di lamentela o di pentimento per cose fatte o
non fatte, fa’ tutto il possibile per iniziare ad avere un approccio positivo e
a focalizzarti su cosa fare e come girare pagina per cominciare a costruire la vita che desideri.
Maria Teresa De
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