Wednesday, February 11, 2015

Superfood #1: Garlic

Superfood #1: Garlic 

by


Maria Teresa De Donato, Ph.D., RND, CNC, CMH, CHom





In recent years a new term has been coined for commercial purposes, "Super Foods," to indicate those with higher health benefits than many others and the potential to help preserve optimum health and, in case of disease, to increase the chance for healing. The first "superfood" we will examine is Allium sativum, commonly called 'garlic.'


Although a native of Central Asia known since ancient times, even in Egypt, garlic has been for a very long time one of the most used ingredients of the Mediterranean people who have been mainly employing it for both its culinary and medicinal properties. While in the Italian kitchen, for instance, garlic accompanies the most excellent variety of foods, from tomato sauce to pasta, from fish to meat, and pretty much almost all kinds of vegetables no matter how they are prepared - whether cooked, steamed, or raw - when it comes to its usage for health reasons garlic acts as a stimulant to the immune system and is described as a cancer-fighting food due to its ability to fight toxins and free radicals. In this regard, garlic not only seems to lower the risk of cancer but also to counter-fight it when the disease has already been diagnosed.


Allicin, a substance that garlic contains, enables to treat of ordinary infections caused by bacteria, yeast, and fungi, such as those commonly manifesting in the "mouth, ears, throat, stomach or on the skin," as well as in cases of "bronchitis, cystitis, colds, thrush, catarrh, … candida... [and].... vaginitis." (1)


Through the regular use of garlic, blood pressure can be lowered due to its ability to prevent fatty acid synthesis in liver cells and reduce cholesterol synthesis and, consequently, the formation of clots responsible for heart attacks, strokes, and high blood pressure. In the case of diabetes, garlic can also be very beneficial for its power to lower blood sugar levels. When it comes to homocysteine, which is a protein our body produces and that can be found in our blood, garlic also plays a significant role. The amount of homocysteine in our blood should be extremely low at any time. Improper and unhealthy nutrition can compromise its balance by fostering the accumulation of homocysteine in the blood. As a result, many diseases, such as cardiovascular, certain types of cancer, depression, and even Alzheimer can manifest. Homocysteine per se is not a bad element: the problems, however, start when a deficiency in B vitamins in our diet prevents the enzymes that turn homocysteine into glutathione and SAMe (S-adenosylmethionine) from working correctly, and rather than being converted homocysteine starts to build up in the blood. (2)


Daily consumption of a garlic clove or garlic supplements helps to control and even to lower homocysteine levels and, in turn, the risk of the insurgence of degenerative diseases such as some forms of cancer and Alzheimer's while keeping in check blood pressure and cholesterol level.


Maria Teresa De Donato©2015-2023 All Rights Reserved.


Photo: Nicola Roberto©2013-2016. All rights reserved.



References:


Balch, P. A. ((2003). Prescription for Dietary Wellness (Second Edition). Chapter Twenty. Garlic: Nature's Miracle Healer. Treating Infection. (p. 163). New York, NY: Avery/Penguin Group

  1. Holford, P. (2004). The New Optimum Nutrition Bible. (Revised and Updated Edition). Chapter 16: Homocysteine – Your Most Important Health Statistics. (pp.137-143). New York, NY: The Crossing Press








I

Superalimento #1: L'aglio

Dott.ssa Maria Teresa De Donato 

Naturopata Tradizionale, Consulente Olistica Nutrizione ed Erbalismo, Omeopata




In anni recenti, e per scopi commerciali, è stato coniato un nuovo termine, “Super Alimenti”,  al fine di indicare quelli che hanno effetti benefici sulla salute superiori ad altri e che sono potenzialmente in grado di preservare una salute ottimale e, in caso di malattia, aumentare le possibilità di guarigione.  Il primo “super alimento” che vogliamo esaminare è l'Allium sativum, più comunemente chiamato 'aglio.'

Benché originario dell'Asia Centrale e conosciuto sin dai tempi antichi anche in Egitto, l'aglio è da sempre uno degli elementi più utilizzati dai popoli mediterranei che lo hanno largamente impiegato per le sue proprietà sia culinarie che medicinali. Mentre, infatti, nella cucina italiana l'aglio accompagna la più grande varietà di cibi, dal sugo alla pasta, dal pesce alla carne e più o meno qualsiasi tipologia di ortaggio a prescindere da come sia preparato – cotto, al vapore o crudo – quando si considera il suo uso in relazione alla salute l'aglio agisce quale stimolante del sistema immunitario ed è descritto come un cibo anticancerogeno grazie alla sua abilità di combattere tossine e radicali liberi. In quest'ottica, l'aglio non solo sembra essere in grado di ridurre il rischio di cancro, ma anche di contrastarlo nel caso la malattia sia già stata diagnosticata.

L'allicina, una sostanza contenuta nell'aglio, consente di curare infezioni ordinarie causate da batteri, lievito e funghi, come quelle che si manifestano normalmente “nella bocca, nelle orecchie, nella gola, nello stomaco o sulla pelle” così come nei casi di “bronchiti, cistiti, raffreddori, mughetto [Candida albicans], espettorato,...candida... [e]....vaginiti.” (1)

Per mezzo dell'uso regolare dell'aglio la pressione sanguigna può essere abbassata grazie all'abilità che l'aglio ha di prevenire la sintesi degli acidi grassi nelle cellule epatiche e di ridurre la sintesi del colesterolo e, di conseguenza, la formazione di coaguli responsabili di infarti, ictus ed ipertensione.  In caso di diabete l'aglio può rivelarsi di altrettanto beneficio in virtù del suo potere di diminuire i livelli di zucchero nel sangue. Anche nei confronti dell'omocisteina, una proteina prodotta dal nostro corpo e che troviamo nel sangue, l'aglio esercita un ruolo fondamentale.  L'ammontare di omocisteina nel nostro sangue, infatti, dovrebbe essere sempre estremamente basso. Un'alimentazione non appropriata e non sana può compromettere tale equilibrio. Di conseguenza possono manifestarsi varie malattie quali quelle cardiovascolari, certe tipologie di cancro, depressione e persino Alzheimer. L'omocisteina non è un elemento negativo di per sé: i problemi, infatti iniziano solo quando una carenza di Vitamine B nella nostra dieta impedisce agli enzimi che trasformano l'omocisteina in glutatione e la S-adenosil-metionina (SAM-e) di funzionare regolarmente e l'omocisteina, invece di essere convertita, inizia ad accumularsi nel sangue. (2)

L'uso quotidiano di aglio fresco (uno spicchio) o utilizzato in forma di integratore alimentare aiuta a controllare e persino ad abbassare il livello di omocisteina e, di conseguenza, anche il rischio dell'insorgenza di malattie degenerative quali, appunto, alcune forme di cancro e Alzheimer e a mantenere il controllo della pressione sanguigna e del livello di colesterolo.
Importante: Il presente articolo ha solo scopo educativo e non è da intendersi quale parere medico.

Per maggiori dettagli in materia di aglio ed altri prodotti biologici potete visitare

www.dedoholistic.com e cliccare sui link in fondo alla Home page (e cercate “garlic”)



Importante: Il presente articolo ha solo scopo educativo e non è da intendersi quale parere medico.
Qualunque sia il vostro problema di salute, consultate prima il vostro medico. Per avere maggiori informazioni su come la Dr.ssa De Donato può aiutarvi, potete scriverle ad info@dedoholistic.com 

Foto: Nicola Roberto©2013-2016. Tutti i diritti riservati.

Note:

  1. Balch, P. A. ((2003). Prescription for Dietary Wellness (Second Edition). Chapter Twenty. Garlic: Nature's Miracle Healer. Treating Infection. (p. 163). New York, NY: Avery/Penguin Group
  2. Holford, P. (2004). The New Optimum Nutrition Bible. (Revised and Updated Edition). Chapter 16: Homocysteine – Your Most Important Health Statistics. (pp.137-143). New York, NY: The Crossing Press