Prevenzione, predisposizione e cura: Alcune idee fondamentali errate che devono essere chiarite
Dott.ssa Maria Teresa De Donato
Naturopata Tradizionale, Consulente Olistica Nutrizione ed Erbalismo, Omeopata
“… non è la
conoscenza scientifica che dovrebbe essere eliminata, ma il potere che
scaturisce da essa.”
(“Prefazione” di Giorgio Bert a Il Medico di Se Stesso di Noboru
Muramoto, 1993)
Durante gli ultimi decenni siamo
stati letteralmente bombardati con il termine “prevenzione”. Benché la prevenzione sia assolutamente
necessaria nel settore salute è fondamentale chiarire esattamente in cosa
consiste o dovrebbe consistere ed in cosa non è né consiste in.
Pre-venzione – dal verbo latino
“pre-venire”, significa letteralmente “venire prima” ed implica l’esercitare un
ruolo attivo nel fare tutto ciò che è in nostro potere al fine di evitare che
qualcosa di negativo ci accada. Il fatto
stesso che tutte le ricerche e le analisi cui ci sottoponiamo mirino a
verificare la presenza di un qualcosa al fine di stabilire se una condizione
clinica già esiste, è, infatti, un’indicazione che lo stesso esame non ha nulla
a che vedere con il prevenire qualcosa dall’accadere.
Tests di laboratorio, analisi del
sangue, radiografie, e qualsiasi altra ricerca inclusa nel termine “prevenzione”
come comunemente usato, non sono affatto una forma di prevenzione. Sono solo mezzi attraverso cui – da un punto
di vista allopatico – viene diagnosticato lo stato o meno di una malattia,
ossia strumenti utilizzati al fine di determinare l’esistenza o assenza di un
problema. Tests clinici ed analisi,
tuttavia, possono essere decisamente utili anche quando si ricorre alle terapie
alternative in quanto consentono al Consulente olistico della salute – naturopata, omeopata o altri – di avere maggiori informazioni a disposizione
circa la condizione attuale dell’individuo.
Malgrado sia molto importante sottoporsi ad analisi e/o a tests clinici
quando c’è un problema o quando abbiamo la sensazione e temiamo che possa
esserci qualcosa che non vada in noi, l’abusare e l’esagerare in questa pratica
a lungo andare non è raccomandabile.
Quindi, per riassumere, quando
una persona si sottopone ad esami clinici non sta utilizzando alcun sistema di
prevenzione per impedire che qualcosa (di negativo) accada. Al contrario, sta solo verificando la
presenza o meno di un problema di salute.
La vera prevenzione può essere attuata solo quando la persona fa
tutto ciò che è in suo potere al fine di evitare di incorrere in problemi di
salute, specialmente quelli presenti nella storia clinica della sua famiglia, attraverso abitudini alimentari e stili
di vita più sani ed equilibrati.
Inoltre, l’aver un “elevato rischio
di predisposizione” non significa necessariamente che la persona debba incorrere
nello stesso problema genetico presente nella sua famiglia, ma solo che ha una probabilità maggiore di un’altra la cui
genetica familiare non presenta quel particolare problema di salute. Di conseguenza, essere predisposti, o più
predisposti di, a qualcosa dovrebbe servire quale incentivo maggiore
nell’essere attivi e nel fare di tutto nel ‘prevenire quella particolare
situazione dal manifestarsi’. Ciò, come
detto in precedenza, può essere fatto in primo luogo attraverso una dieta
alimentare ed abitudini di vita più sane.
Sfortunatamente, la moderna
medicina convenzionale ha negato a lungo l’efficacia ed il bisogno di avere un
approccio olistico alla vita in generale ed alla salute in particolare, come è
stato fatto, al contrario, per millenni dai più antichi sistemi medici quali
l’Ayurveda e la Medicina Tradizionale Cinese (TMC), ma ha finito con il vedere
la ‘rimozione’ di parti del corpo e di organi come un modo per curare. La rimozione di qualcosa non ha
assolutamente nulla a che fare con i processi di trattamento e cura. Una rimozione è una rimozione, né un
trattamento né una cura. Nell’affermare ciò, non vogliamo assolutamente
screditare l’efficacia che ha e l’importanza che riveste la chirurgia, la
quale, in alcuni casi, può essere assolutamente indispensabile. Vogliamo, comunque, essere consapevoli che, almeno in
molti casi, gli interventi chirurgici possono non essere necessari e che, prima
di sottoporci ad essi, faremmo bene a raccogliere quante più informazioni
possibili. Questo può richiedere fare
delle ricerche da parte nostra e, molto probabilmente, sentire più di
un’opinione, se possibile sia nel settore allopatico che in quello olistico,
per valutare tutte le possibilità a
disposizione e fare una scelta informata sul modo migliore in cui prenderci cura
del nostro problema di salute nel
caso ne avessimo uno.
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