Friday, May 8, 2015

Chelation Therapy

Maria Teresa De Donato, Ph.D., RND, CNC, CMH, CHom




In October 2013, with the article The Impact of Chemicals on Human Health, we started examining how chemicals and heavy metal components entering our body can harm our health. In our February and October 2014 articles, we discussed how some plants can protect us from indoor pollution, while our November 2013 article had already explained why it is so important to periodically detoxify ourselves and how we can do it effectively.

Although natural, regular, and thorough detoxification programs are instrumental in cleansing our body from different kinds of toxins which we may accumulate over time in our colon and all organs of eliminations such as the liver, kidneys, the lymphatic and circulatory systems, there are times when the presence of a hazardous amount of heavy metals in our body may require a different and more profound treatment, also known as Chelation Therapy. The word 'chelation' originates from the Greek term chele which indicates the ability of chelating agents to "claw" or "to bind" to toxins, including heavy metal components and metabolic wastes, and draw them from the body stream. Thanks to this process, once chelation therapy is administered intravenously, arterial plaques are removed, and blood flow is increased. This also facilitates – at least in some cases - the reversal of atherosclerosis and the prevention of heart attacks and strokes, along with the possibility of using this therapy as a substitute for bypass surgery and angioplasty, partially due to the elimination of calcified plaques. So far, Chelation Therapy has been considered a safe and successful methodology when used as an alternative treatment in case of metal poisoning. (Trivieri & Anderson, 2002, pp. 146-148)


Chelation therapy has proven to be beneficial in many health conditions: chest pains due to angina can be reduced or even eliminated; memory, sight, hearing, and the sense of smell and physical vigor increase; some health issues linked to atherosclerosis - such as heart attacks, strokes, a peripheral vascular disease which causes pain in the legs and can lead to gangrene and even to amputation - can be prevented; arterial blockages can be potentially stopped; and cancer mortality drops. The therapy can be beneficial also as protection from snakes, and spider venoms, improve brain activity, and kidney function, protects against iron poisoning and iron storage disease, refrains macular degeneration from advancing, and, in some cases, even improve the condition. (p. 149)


A complete detoxification program through Chelation Therapy requires the administration of EDTA (Ethylenediaminetetraacetic acid), or other chelating agents, along with vitamins, minerals, and different nutritional supplements, which may also include antioxidants, copper, zinc, and manganese. Furthermore, due to its ability to detoxify, rejuvenate and reenergize the body Chelation Therapy also promotes longevity.


EDTA is the most common ligand and chelating agent in Chelation Therapy and can be used both intravenous and orally. When applied via intravenous, the chelation agents are injected directly into the bloodstream targeting the circulatory system primarily; when taken orally, the ligand and chelation agents are digested and assimilated, benefiting all body systems and organs, including tissues and cells.


In conclusion, Chelation Therapy should always be discussed with a physician and administered by a licensed practitioner according to ACAM's (American College for Advancement in Medicine) and ABCT's (American Board of Chelation Therapy) protocols if in the USA or the proper authority in one's own country.



References:



Trivieri and Anderson (2002). Alternative Medicine – The Definitive Guide. Chelation Therapy (pp. 146-149). Berkeley, CA: Celestial Arts.



Disclaimer: The information included in this article is for educational purposes only and not intended as medical advice. Whatever your health condition, consult with your physician first. To know more about how Dr. De Donato can assist you through other sorts of detoxification programs, you can contact her at info@dedoholistic.com

La terapia chelante

Dott.ssa Maria Teresa De Donato

Naturopata Tradizionale, Consulente Olistica Nutrizione ed Erbalismo, Omeopata




Con l'articolo L'impatto dei prodotti chimici sulla salute umana dell'ottobre 2013, abbiamo iniziato ad esaminare in che modo prodotti chimici e componenti di metalli pesanti che penetrano nel nostro corpo possono danneggiare la nostra salute. Negli articoli di febbraio ed ottobre 2014, abbiamo discusso come alcune piante possono proteggerci dall'inquinamento di interni, mentre il nostro articolo di novembre 2013 aveva già spiegato perché sia così importante disintossicarsi periodicamente e come ciò possa essere effettuato in maniera efficace.

Benché programmi di disintossicazione completa, naturale e regolare, siano molto utili nel ripulire il corpo dalle diverse specie di tossine che possono accumularsi nel tempo nel nostro colon ed in tutti gli altri organi di eliminazione come fegato, reni, sistema linfatico e sistema circolatorio, a volte la presenza di un'elevata e pericolosa quantità di metalli (pesanti) all'interno del nostro corpo può richiedere un trattamento diverso e più profondo conosciuto anche come Terapia Chelante. La terapia chelante è stata considerata sino ad ora una metodologia sicura e di successo quando usata come trattamento alternativo nei casi di avvelenamento da metalli pesanti. La parola 'chelazione' deriva dal termine greco chele che indica l'abilità degli agenti chelanti di “afferrare” o “attaccarsi” a tossine, incluse componenti di metalli pesanti e rifiuti metabolici, e trascinarle via dal flusso sanguigno. Grazie a questo processo, una volta che la terapia chelante viene somministrata per via endovenosa, le placche arteriose vengono rimosse ed il flusso del sangue aumenta. Ciò facilita anche – almeno in alcuni casi – l'inversione del processo di aterosclerosi e la prevenzione di attacchi di cuore e di infarti, insieme alla possibilità di usare tale terapia quale sostitutiva all'intervento di bypass e angioplastica, almeno in parte, grazie all'eliminazione di placche calcifiche. (Trivieri e Anderson, 2002, pp. 146-148)

Molti problemi di salute hanno dimostrato di beneficiare della terapia chelante: dolori al petto dovuti ad angina possono essere ridotti o persino eliminati; memoria, vista, udito, olfatto e vigore fisico aumentano; alcuni problemi di salute legati all'aterosclerosi – quali “attacchi di cuore, infarti, malattia vascolare periferica che causa dolori alle gambe” e può portare a cancrena e persino amputazione (deglia rti) – possono essere prevenuti; blocchi arteriosi possono essere potenzialmente fermati; e la mortalità causata dal cancro può diminuire. La terapia può essere molto utile anche quale “protezione da veleni di serpenti e ragni, per migliorare l'attività celebrale e la funzionalità renale, per proteggere da avvelenamenti da ferro e malattie dovute ad accumulo di ferro, e per arrestare l'avanzamento della degenerazione maculare e, in alcuni casi, persino migliorare tale condizione.” (p. 149)

Un programma completo di detossificazione tramite la terapia chelante richiede la somministrazione di EDTA (Acido etilendiamminotetracetico), o altro agente chelante, insieme a vitamine, minerali e vari integratori alimentari e che possono includere antiossidanti, rame, zinco e manganese. Inoltre, grazie alla sua abilità di disintossicare, ringiovanire e ricaricare il corpo di nuove energie, la terapia chelante sembra essere anche in grado di promuovere longevità.

EDTA è probabilmente il legante e l'agente chelante più comune nella terapia chelante e può essere usato sia per via endovenosa sia orale. Quando la terapia è applicata per via endovenosa, gli genti chelanti vengono iniettati direttamente nel circolo ematico e si focalizzano prevalentemente sul sistema circolatorio; quando vengono presi per via orale, gli agenti leganti e chelanti vengono digeriti ed assimilati arrecando beneficio a tutti i sistemi ed organi del corpo, inclusi tessuti e cellule.

Per finire, la terapia chelante dovrebbe essere sempre discussa con il proprio medico e somministrata da un medico abilitato all'albo e legalmente autorizzato a praticarla secondo il protocollo dell'ACAM (American College for Advancement in Medicine) e dell'ABCT's (American Board of Chelation Therapy) se negli USA o dall'autorità competente in materia nel proprio Paese.


Fonti:





Trivieri and Anderson (2002). Alternative Medicine – The Definitive Guide. Chelation Therapy (pp. 146-149). Berkeley, CA: Celestial Arts.

Importante: Le informazioni contenute nel presente articolo hanno solo una funzione educativa e non devono intendersi come parere medico. Qualunque sia la vostra situazione a livello di salute, consultate prima il vostro medico. Per avere maggiori informazioni su come la Dott.ssa De Donato possa aiutarvi con programmi diversi di disintossicazione potete contattarla scrivendo a info@dedoholistic.com